SPACE INVADERS
di
Redazione Gamesurf
La grossa novità introdotta in questa versione di Space Invaders é la gran varietà di power-up che si potranno raccogliere, al fine di aumentare le vostre capacità distruttive. Ogni bonus sarà ottenuto abbattendo una nave madre che passa nell'estremità superiore dello schermo e che lascerà cadere la relativa icona: potenziamento per il laser, sparo a tridente, scarica elettrica, colpi paralizzanti, sparo perforante, la classica "smart bomb" per lo sterminio totale, e ancora shuriken per dividere in due parti i nemici, bolla per intrappolare i nemici, shuttle raid per avere un momentaneo supporto da una nave amica e raffica h, per colpi che colpiscono anche in orizzontale
Le vostre avventure passeranno da un pianeta all'altro attraversando tutto il sistema solare, e ogni nuovo mondo introdurrà una peculiare forma nemica dagli attacchi sempre nuovi; senza il bisogno di elencare e descriverne le singole caratteristiche, é sufficiente confermare la stessa varietà che distingue il sistema dei bonus, e che prende ugualmente a piene mani da tutta la "letteratura" storica e classica dello shoot'em up. Esistono in totale 10 pianeti diversi, ed ognuno al suo interno avrà 15 livelli. Il totale é di facile conteggio, e dà una buona idea di quanto il gioco sia lungo e vasto. Se poi si aggiunge che sono presenti anche i boss di fine di livello, mastodontici e cattivissimi, é facile intuire come tutto il lavoro di programmazione sia stato accuratamente sviluppato
Qualcuno potrebbe obiettare che, dopotutto, si tratta pur sempre di una meccanica di gioco datata e ripetitiva, e che quindi l'acquisto, nonostante la buona volontà e tutte le novità, non sarebbe giustificato. Siamo di fronte, tuttavia, al classico gioco dal quale, per un motivo o per un altro, abbattendo ogni teoria sul progresso tecnologico e videoludico, non ci si separerebbe mai, e di fronte al quale sarebbe facile (posso testimoniare in prima persona) passare una nottata intera, implorando per l'ultima fatidica partita. E' la vittoria della giocabilità più nuda, pulita e consistente perché é quella che costruisce il gioco intero. Per il piccolo grande Game Boy Color, compagno di mille viaggi e di mille peripezie, nessun altro gioco potrebbe costituire miglior connubio.
Le vostre avventure passeranno da un pianeta all'altro attraversando tutto il sistema solare, e ogni nuovo mondo introdurrà una peculiare forma nemica dagli attacchi sempre nuovi; senza il bisogno di elencare e descriverne le singole caratteristiche, é sufficiente confermare la stessa varietà che distingue il sistema dei bonus, e che prende ugualmente a piene mani da tutta la "letteratura" storica e classica dello shoot'em up. Esistono in totale 10 pianeti diversi, ed ognuno al suo interno avrà 15 livelli. Il totale é di facile conteggio, e dà una buona idea di quanto il gioco sia lungo e vasto. Se poi si aggiunge che sono presenti anche i boss di fine di livello, mastodontici e cattivissimi, é facile intuire come tutto il lavoro di programmazione sia stato accuratamente sviluppato
Qualcuno potrebbe obiettare che, dopotutto, si tratta pur sempre di una meccanica di gioco datata e ripetitiva, e che quindi l'acquisto, nonostante la buona volontà e tutte le novità, non sarebbe giustificato. Siamo di fronte, tuttavia, al classico gioco dal quale, per un motivo o per un altro, abbattendo ogni teoria sul progresso tecnologico e videoludico, non ci si separerebbe mai, e di fronte al quale sarebbe facile (posso testimoniare in prima persona) passare una nottata intera, implorando per l'ultima fatidica partita. E' la vittoria della giocabilità più nuda, pulita e consistente perché é quella che costruisce il gioco intero. Per il piccolo grande Game Boy Color, compagno di mille viaggi e di mille peripezie, nessun altro gioco potrebbe costituire miglior connubio.
SPACE INVADERS
SPACE INVADERS
Un'emozione indescrivibile cattura l'utente fin dalla prima schermata di gioco, e la fatidica domanda si pone immediatamente: può uno schema tanto "preistorico" divertire ancora? Con somma soddisfazione, Space Invaders mantiene tutto il suo fascino, e si adatta perfettamente alla filosofia di gioco di cui il Game Boy Color rimane il suo ultimo interprete. L'immediatezza dei controlli e di tutto il gameplay gioca soltanto a favore, e la sfida è aumentata dalla ragguardevole lunghezza dei livelli; la longevità può godere fieramente anche della difficoltà elevata propria dei giochi di un tempo, senza avere a disposizione i crediti infiniti che, in fondo, hanno reso i titoli odierni davvero troppo semplici.
Dedicato a chi vuole divertirsi senza problemi, a chi fa del suo Game Boy il suo inseparabile compagno di viaggio, a chi ama un buon, vecchio videogioco.
Dedicato a chi vuole divertirsi senza problemi, a chi fa del suo Game Boy il suo inseparabile compagno di viaggio, a chi ama un buon, vecchio videogioco.