Space Race

di Andrea Bonino

Techno-color? La grafica ci ha guadagnato
Questo piccolo grande accorgimento ha sviluppato una grafica (mai nessuno finora aveva utilizzato una simile tecnica per un videogioco) piacevole, viva e colorata, fusa con una sensazione di realismo e d'immedesimazione elevati. That's all folks? No, non è tutto qui. Purtroppo per la Infogrames la scenografia poligonale che caratterizza i personaggi è curatissima e pressoché perfetta, però la trama è troppo banale, scontata e priva di colpi di scena eclatanti. Tutto ciò fa perdere presto interesse nei confronti del gioco.

Trama e modalità di gioco
"Warner World, anno 2000 e qualcosa. Foghorn (il pollo per intenderci) e Lola Bunny (la sexy coniglietta di Space Jam) stanno per dare il via alle prime corse spaziali della storia. Protagonisti di numerosi tornei e mirabolanti evoluzioni a bordo di scooter volanti, saranno il furbo Bugs Bunny, lo sbadato Wile Coyote, l'indomabile Yosemite Sam, l'inarrestabile Taz e tanti altri da scoprire strada facendo (e non sarà troppo difficile). Tutti i corridori gireranno l'intero sistema solare per un totale di sette mondi con altrettanti mini-tornei, per la definitiva cifra di 21 livelli di gioco. Si sfideranno agguerritamente lungo improbabili città sospese, attraverso altrettanto inverosimili percorsi, uno contro uno, uno contro tutti, sfidando il tempo e sfidando le spietate leggi dei duelli: le armi. Il tutto a coronamento di una cinquantina di corse pazze (senza contare le sfide speciali nascoste). Tutto ciò, come già ricordato prima, manca di mordente, di "cattiveria", di agonismo. Sembrerà di essere a passeggio con il gamepad. Le sfide, questa volta (ma a forza di inventare giochi del genere prima o poi si sbaglia) non sono brillanti ed esplosive come in altri giochi antagonisti. Persino i replay e le armi non sono all'altezza. Non solo i primi non sono personalizzabili (la visuale della telecamera sarà univocamente decisa dal motore grafico: in prima persona), ma non rendono oltretutto giustizia ad un gioco di corse "automobilistiche". Si poteva fare sicuramente meglio ma, evidentemente, gli sforzi per affinare la grafica e l'incalzante arrivo della data di uscita prestabilita (motivi di sponsor come in tutte le "pratiche" in qualsiasi campo) hanno fatto scemare l'attenzione agli altri particolari. Un vero crimine se si considera quanti giochi inutili già ci sarebbero sulla nuova console. Perché crearne altri? Le armi poi, sono a dir poco "normali", scontate. C'era da aspettarsi queste tipologie di armi in un gioco simile. Le classiche gag della Acme Inc.: la buca "disegnata" per terra risulterà essere una fossa vera e propria; la solita nuvoletta di Fantozzi (già vista in "Crash team" e nelle "Corse Pazze" di Dastardly e Muttley); il solito pianoforte o la solita incudine che cade dal cielo (con la valida alternativa di un elefante volante rosa pesante qualche tonnellata) con conseguenti uccellini o stelline sulla testa del malcapitato. Tutto ciò condito con il consueto turbo "frega-tutti" (accumulabile grazie a speciali scatolette di "spinaci" sparse per il mondo) e qualche arma leggermente nuova: qualche pistola laser, qualche quadrifoglio portafortuna che ci renderà immuni al perseverare dei nostri avversari. Senza contare l'incredibile struttura dei livelli. Molto spesso, anziché finire normalmente fuori pista allo sbagliare di una sola curva, cadremo nel vuoto complicandoci la vita. Ci sembra di ritornare all'incubo vissuto con il gioco di Hanna e Barbera quando, sbagliando una curva o colpiti dagli avversari, si rimaneva incastrati nei poligoni sconnessi del gioco per parecchi secondi, fino al congedo del pilota per anzianità del giocatore. Va bene che ogni gioco ha la sua modalità particolare, però non sembra essere lineare con il resto del gioco. Per intenderci: è come se in Resident Evil non si trovassero molte armi in giro e ci costringessero ad andare avanti con il solo ausilio dei pugni contro ragni giganti. Non sarebbe in linea con il titolo. Per finire la non completa interattività con gli sfondi. Poca cosa eh?

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