Spartan Total Warrior

Spartan Total Warrior
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Pensando al panorama dei picchiaduro strategici, ci viene da domandarci come mai, questo genere concepito su misura per l'entertainment casalingo non abbia conosciuto fortuna maggiore. Avanzando una rapida analisi infatti, salta subito all'occhio che il numero dei titoli del genere presenti sul mercato, rimane abbastanza esiguo, e, se mettiamo da parte i titoli prodotti dalla coreana KOEI, notiamo che fino ad oggi, nessuna casa videoludica di grande rilievo ha mai spostato la sua attenzione verso questo peculiare genere di strategici. Fino ad oggi appunto, dal momento che il colosso giapponese Sega-Sammy, in collaborazione con il team di sviluppo inglese "The Creative Assembly"(acquisito recentemente dalla grande S), si è messo in gioco, dando alla luce il suo picchiaduro strategico ambientato nell'antichità classica: Spartan Total Warrior. Il titolo, presentato per la prima volta all'E3 del Maggio scorso, suscitò fin da subito la curiosità e l'interesse della critica specializzata, ed oggi, ad una distanza di quasi cinque mesi da tale evento, noi di Gamesurf siamo pronti a "toccare con mano" i frutti di questo lungo lavoro.


Alla Guerraaa!

300 a.c., Sparta è sotto assedio, ai suoi soldati è legato il destino dell'intera Grecia. L'esercito dell'impero romano comandato da Tiberio avanza implacabile sul suolo ellenico, conquistando interi territori e città, con l'intento di espandere i propri confini e porro la penisola sotto il controllo del sacro impero. Questo è l'intreccio da cui Spartan prende vita, o meglio su cui è stata incentrata l'intera vicenda, che, dal canto suo appare completamente sballata dal punto di vista cronologico, dal momento che l'intera trama che caratterizza questo nuovo titolo prodotto dalla grande S, fa praticamente carne di porco di tutti i riferimenti storici reali, proponendoci una "rivisitazione virtuale" del periodo storico in questione. L'esercito romano e spartano infatti, a quanto pare non si sono mai scontrati sul campo di battaglia, e l'imperatore Tiberio, per l'appunto, regnò dal 14 al 37 d.c.. Questa nuova visione storica, ideata dall'esperto team di sviluppo The Creative Assembly, se da una parte farà storcere il naso ai più puristi, dall'altra potrebbe giocare la sua carta vincente, stuzzicando la curiosità e la fantasia del giocatore,e puntando sul "mai visto prima", dal momento che sia la battaglia tra romani e spartani, così come la visione sanguinaria dell'imperatore Tiberio, ad un primo impatto rendono il tutto più interessante in quanto lontano dalle canoniche lezioni ascoltate (si fa per dire)sui banchi di scuola.

Ma veniamo subito ai fatti.Come già accennato il precedenza, la vicenda vuole Sparta come ultimo baluardo a difesa dell'intera magna grecia, e noi, nei panni di un anonimo guerriero chiamato solamente "spartano", daremo manforte all'esercito ellenico e sotto la protezione del dio della guerra Ares saremo richiamati a saziare la sua voglia di vendetta. Alla luce di tutto ciò, Spartan si identifica come un picchiaduro strategico solido, ben curato, che si discosta leggermente dalla struttura già vista nei suoi predecessori del genere come Dinasty warriors, che, di strategico, parlandoci chiaro, aveva ben poco. La primissima sessione di gioco ad esempio, ci vedrà protagonisti all'interno delle mura della città, impegnati a respingere una pesante offensiva romana, che, muniti solamente di scudo e spada dovremo decimare, ovviamente con l'aiuto dei nostri compagni, i vari soldati e centurioni di turno che proveranno a prendere il controllo delle mura, e per riuscire nell'intento, dovremo completare alcuni obbiettivi prettamente tattici che ci verranno suggeriti dal gioco, come eliminare i centurioni, o piazzare delle bombe sulle torri d'assalto romane, pena la prematura sconfitta di Sparta. Questa meccanica di gioco "per obiettivi", unita ad una gestione egregiamente curata del protagonista, si identifica come uno dei punti di forza di questo tiolo, e per intenderci, avremo dalla nostra parte un sistema di power up delle armi molto simile a quello di un action adventure come Ominmusha, e ciò ricoprirà un ruolo di fondamentale importanza durante l'avanzamento del gioco, dal momento che alla fine di ogni battaglia, ci verranno consegnati dei punti, che potremo utilizzare per incrementare i danni o aumentare la nostra difesa, rendendo il nostro alter ego, passo dopo passo, sempre più forte.


Come è già stato menzionato in precedenza, i ragazzi della Creative Assembly hanno cercato di plasmare una meccanica di gioco che impedisse al giocatore di limitarsi a schiacciare pulsanti a caso nel bel mezzo della rissa, avremo a disposizione infatti vari tipi di attacco e combo, che risulteranno a volte anche spettacolari, ad esempio, con un fendente ben mirato potremo letteralmente decapitare il malcapitato di turno, o ancora, un colpo di scudo ci permetterà di buttare a terra l'avversario per poterlo trafiggere senza pietà. Questo sistema di gioco messo a punto per l'occasione, così come la sua natura strategica, non riusciranno a trasmetterci comunque, quella sana dose di libertà d'azione sul campo di battaglia a cui si alludeva all'E3, rendendo il titolo della Sega alla lunga ripetitivo, dal momento che tutti i 14 livelli in cui si articola il gioco, ci vedranno a dover completare "obbligatoriamente" gli obbiettivi imposti dal sistema di gioco, Ed inoltre, avanzando nel corso della storia sarà quasi impossibile non ritrovarci nella situazione di dover ripeterne più volte una parte, fatto, questo, che graverà pesantemente sul livello di frustrazione del giocatore, andando a pesare sul livello del gameplay e sulla durata media del titolo.
In ultimo, ricordiamo la presenza di un'anonima modalità arena, in cui, completamente soli,armati di spada e scudo, affronteremo orde di romani all'interno di una sorta di colosseo, che prima saranno venti, poi il doppio e poi aumenteranno esponenzialmente livello dopo livello, rendendo arduo compito il completamento di suddetta modalità, che comunque, sente la mancanza del supporto per multigiocatore, e anche alla luce di ciò, non contribuisce ad incrementare il livello della longevità, che rimane su livelli sufficienti.

Spartan Total Warrior
7

Voto

Redazione

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Spartan Total Warrior

Questo nuovo titolo, prodotto dai ragazzi della software house inglese "The Creative Assembly" per la prima volta alla corte della grande S, nonostante tutto, si attesta sicuramente come uno dei migliori esponenti del genere dei cosiddetti picchiaduro a sfondo strategico, e seppur non vantando di una realizzazione tecnica eccellente, saprà regalarci sicuramente diverse ore di sano divertimento facendoci rivivere una rivisitata antichità classica.

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