Special Forces: Team X
di
Sonny Ubertini
Special Forces: Team X si presenta fin da subito come un TPS arcade dall'aria spensierata e allievo della filosofia degli ultimi anni, che si presta a uno stile veloce e diretto. Superata la consapevolezza che ci troveremo tra le mani la sola componente multiplayer, particolarmente familiare sarà il titolo una volta impugnato il mouse: prendendo qua e là dai titoli più gettonati, l'impronta TPS coi ripari sarà contornata da quella frenesia che piuttosto ci aspetteremmo in un FPS. I ragazzi di Zombie Studios hanno predisposto un gameplay semplice e non particolarmente arduo da padroneggiare, dove al solito mira e spara ci saranno ripari e, occasionalmente, delle azioni stealth che potranno togliere una qualche minima soddisfazione. Le modalità presenti attualmente sono 5, dove troveremo classici come Death Match o Dominio, in partite da 8vs8.
Sia prima che dopo ogni match, al giocatore sarà permessa la personalizzazione del proprio personaggio (più uno di scorta), a cui si potranno modificare sia l'abbigliamento che l'armamentario. Inizialmente la quantità di oggetti disponibili sarà infima, richiedendo livelli sempre più alti per essere utilizzati: durante le partite, infatti, il personaggio accumulerà esperienza, la cui provenienza dipenderà sia dalle semplici uccisioni che da particolari azioni e gioco di squadra. Con l'avanzare dei livelli sarà possibile, quindi, una maggiore prospettiva dell'inventario, opportunamente diviso tra armi primarie, secondarie, speciali e gli odiati/amati perks, con fanalino di coda per l'estetica. La catalogazione é piuttosto confusa, dove troveremo un intero set di fucili -pompa, precisione o automatici- nella stessa categoria, che senza trattenersi indica anche al giocatore l'arma che può essere considerata la migliore della sua sezione -nel caso delle primarie, un cecchino Bolt Action sbloccabile al livello 40- e andando quasi a togliere il piacere della personalizzazione, perché ironicamente il fucile sopracitato é effettivamente una delle armi più devastanti del gioco. Discorso oltretutto utile per far notare come il feeling delle armi meriti una messa appunto e in diversi casi necessiti di operazioni di depotenziamento, specialmente la gittata dei fucili a pompa.
Per il resto saranno presenti oggetti speciali come granate stordenti o cani da combattimento -piuttosto fastidiosi- e perks come un migliore recupero dell'energia o maggiore visione sulle mine, mentre la personalizzazione estetica si limiterà al vestiario e a qualche skin per il volto. Fino a questo punto il gioco non sarebbe niente di diverso dalla moltitudine di titoli simili che invadono il mercato, se non fosse che i produttori hanno inserito quelle piccole ma particolarmente azzeccate idee originali. Durante la votazione della mappa su cui giocare, noteremo fin da subito che essa sarà divisa in 3 sezioni. Queste sezioni potranno essere votate, ma allo stesso tempo combinate. Per dare l'idea: la parte centrale può essere un gigantesco magazzino abbandonato quando la pista di una discarica aperta, al giocatore decidere se votarlo con le altre due parti -a loro volta switchabili- che potrebbero consistere in una casa diroccata e la sezione di un bosco. Questo crea sin da subito molte possibilità di gioco e, cosa più importante, un minore effetto di camping vista la morfologia in costante cambiamento. Le combinazioni si riveleranno a decine -si potrebbe azzardare anche alle centinaia- e il divertimento maggiore, se associato anche alla seconda idea azzeccata degli sviluppatori: le armi uniche. Che sia dopo un certo numero di uccisioni o di conquiste, in particolari punti della mappa si apriranno delle casse contenenti delle armi speciali, dalle motoseghe alle minigun, il tutto a vantaggio del caos di sangue e morte che si scateneranno durante le partite.
A conti fatti il pregio di Team X é l'essere divertente, in modo genuino e accattivante. Proprio per questo é un grandissimo peccato notare come i produttori non abbiano saputo contrapporre una qualità altrettanto valida. Diversi bug e difetti di motore rendono alcune partite a tratti irritanti. L'utilizzo dell'Unreal Engine 3 é piuttosto limitato, presentando scenari statici e personaggi legnosi. Sembra proprio in considerazione di questi difetti che i produttori abbiano aggiunto il famoso Cell Shading per rendere più apprezzabile lo stile, cosa che é in parte riuscita con una realizzazione più accattivante, ma comunque minata di texture slavate e a volte assenti. Proprio da questo motore pare nascano i difetti maggiori, dove spesso il personaggio si incastra con lo scenario o inizia a scattare penosamente per diversi secondi invece di eseguire movimenti normali, senza contare che é presente un'ottimizzazione piuttosto indecente tra rallentamenti e pesantezze hardware che dall'Unreal Engine non ci si aspetterebbe.
Se il tutto fosse limitato al semplice aspetto estetico, sarebbe un altro conto, ma purtroppo la cosa va a minare il gameplay stesso, il che é un grandissimo peccato che va a disturbare la parte migliore del gioco, ovvero il già citato divertimento genuino. A chiudere la parentesi tecnica ci pensa un sonoro piuttosto anonimo e a tratti frettoloso, con un paio di temi musicali e degli effetti delle armi tutto sommato evitabili. Fa dispiacere anche far notare come l'esperienza si riveli piuttosto limitata per via dei pochi oggetti disponibili, perché nonostante il prezzo competitivo, la quantità di sbloccabili é ben poca e arriva a causare più danni che altro, sempre ritornando al discorso delle armi squilibrate.
Sia prima che dopo ogni match, al giocatore sarà permessa la personalizzazione del proprio personaggio (più uno di scorta), a cui si potranno modificare sia l'abbigliamento che l'armamentario. Inizialmente la quantità di oggetti disponibili sarà infima, richiedendo livelli sempre più alti per essere utilizzati: durante le partite, infatti, il personaggio accumulerà esperienza, la cui provenienza dipenderà sia dalle semplici uccisioni che da particolari azioni e gioco di squadra. Con l'avanzare dei livelli sarà possibile, quindi, una maggiore prospettiva dell'inventario, opportunamente diviso tra armi primarie, secondarie, speciali e gli odiati/amati perks, con fanalino di coda per l'estetica. La catalogazione é piuttosto confusa, dove troveremo un intero set di fucili -pompa, precisione o automatici- nella stessa categoria, che senza trattenersi indica anche al giocatore l'arma che può essere considerata la migliore della sua sezione -nel caso delle primarie, un cecchino Bolt Action sbloccabile al livello 40- e andando quasi a togliere il piacere della personalizzazione, perché ironicamente il fucile sopracitato é effettivamente una delle armi più devastanti del gioco. Discorso oltretutto utile per far notare come il feeling delle armi meriti una messa appunto e in diversi casi necessiti di operazioni di depotenziamento, specialmente la gittata dei fucili a pompa.
Per il resto saranno presenti oggetti speciali come granate stordenti o cani da combattimento -piuttosto fastidiosi- e perks come un migliore recupero dell'energia o maggiore visione sulle mine, mentre la personalizzazione estetica si limiterà al vestiario e a qualche skin per il volto. Fino a questo punto il gioco non sarebbe niente di diverso dalla moltitudine di titoli simili che invadono il mercato, se non fosse che i produttori hanno inserito quelle piccole ma particolarmente azzeccate idee originali. Durante la votazione della mappa su cui giocare, noteremo fin da subito che essa sarà divisa in 3 sezioni. Queste sezioni potranno essere votate, ma allo stesso tempo combinate. Per dare l'idea: la parte centrale può essere un gigantesco magazzino abbandonato quando la pista di una discarica aperta, al giocatore decidere se votarlo con le altre due parti -a loro volta switchabili- che potrebbero consistere in una casa diroccata e la sezione di un bosco. Questo crea sin da subito molte possibilità di gioco e, cosa più importante, un minore effetto di camping vista la morfologia in costante cambiamento. Le combinazioni si riveleranno a decine -si potrebbe azzardare anche alle centinaia- e il divertimento maggiore, se associato anche alla seconda idea azzeccata degli sviluppatori: le armi uniche. Che sia dopo un certo numero di uccisioni o di conquiste, in particolari punti della mappa si apriranno delle casse contenenti delle armi speciali, dalle motoseghe alle minigun, il tutto a vantaggio del caos di sangue e morte che si scateneranno durante le partite.
A conti fatti il pregio di Team X é l'essere divertente, in modo genuino e accattivante. Proprio per questo é un grandissimo peccato notare come i produttori non abbiano saputo contrapporre una qualità altrettanto valida. Diversi bug e difetti di motore rendono alcune partite a tratti irritanti. L'utilizzo dell'Unreal Engine 3 é piuttosto limitato, presentando scenari statici e personaggi legnosi. Sembra proprio in considerazione di questi difetti che i produttori abbiano aggiunto il famoso Cell Shading per rendere più apprezzabile lo stile, cosa che é in parte riuscita con una realizzazione più accattivante, ma comunque minata di texture slavate e a volte assenti. Proprio da questo motore pare nascano i difetti maggiori, dove spesso il personaggio si incastra con lo scenario o inizia a scattare penosamente per diversi secondi invece di eseguire movimenti normali, senza contare che é presente un'ottimizzazione piuttosto indecente tra rallentamenti e pesantezze hardware che dall'Unreal Engine non ci si aspetterebbe.
Se il tutto fosse limitato al semplice aspetto estetico, sarebbe un altro conto, ma purtroppo la cosa va a minare il gameplay stesso, il che é un grandissimo peccato che va a disturbare la parte migliore del gioco, ovvero il già citato divertimento genuino. A chiudere la parentesi tecnica ci pensa un sonoro piuttosto anonimo e a tratti frettoloso, con un paio di temi musicali e degli effetti delle armi tutto sommato evitabili. Fa dispiacere anche far notare come l'esperienza si riveli piuttosto limitata per via dei pochi oggetti disponibili, perché nonostante il prezzo competitivo, la quantità di sbloccabili é ben poca e arriva a causare più danni che altro, sempre ritornando al discorso delle armi squilibrate.
Special Forces: Team X
6
Voto
Redazione
Special Forces: Team X
Arriva a essere quasi difficile scrivere di un titolo simile. Molto ancorato allo stile che va in voga da anni a questa parte, abbiamo un titolo che provocherà molti deja vu agli occhi dei giocatori -probabilmente lo stesso effetto provocato da questa recensione-, ma allo stesso tempo c'é un titolo divertente e spassoso che purtroppo é minato dalla realizzazione complessiva a tratti svogliata. Sembra quasi spontaneo premiare titoli più conosciuti e meno innovativi, ma simili lavori ricordano quanto un budget maggiore -e altrettante aspettative- rimangano una strada più sicura per gli acquirenti. Per chi avesse voglia comunque di dargli una possibilità, il titolo costa solo 11 euro, ma vanta già da poco tempo dei server vuoti e -cosa raccapricciante- una versione PC non all'altezza di quella console.