Spectrobes

Spectrobes
Esplorare il mondo alla ricerca di esseri appartenenti a razze misteriose. Allevare le creature per destare portentose capacità sopite, processo che le tramuta in temibili mostri da combattimento. Servirsene in battaglia, impartendo comandi elementari che si traducono in attacchi letali. Poche righe che delineano i tratti fondamentali di un genere che ha nei Pokemon la sua più famosa espressione. Chiaramente anche Spectrobes si riconosce in queste parole e il mondo sopra citato è qui un sistema di pianeti. L'esplorazione è effettuata da Rallen, giovane membro della polizia spaziale, a bordo di un'astronave. Il futuristico mezzo di trasporto è la locazione principale dell'intero gioco: oltre a fare da postazione di salvataggio, vi è ospitato il laboratorio, sito dedicato all'allevamento. Le creature sono gli Spectrobes, vissuti nella preistoria ma rinvenibili sotto forma di fossili. Vale la pena accennare anche ai nemici, elemento non menzionato nel preludio: i Krawl, divoratori di galassie dalle sembianze abominevoli.

Lo Spectrobe alle spalle di Rallen si rivelerà utile per trovare fossili e minerali.
Lo Spectrobe alle spalle di Rallen si rivelerà utile per trovare fossili e minerali.
Ecco la schermata principale del laboratorio.
Ecco la schermata principale del laboratorio.
Con la voce si riporta in vita un fossile di Spectrobe.
Con la voce si riporta in vita un fossile di Spectrobe.

Fin dalle prime battute si familiarizzerà con la perlustrazione del territorio, per scovare i preziosi reperti. Fra essi figurano i minerali, fonte di nutrimento per la bestiale progenie. Le operazioni di estrazione sono affidate al touch screen. Attraverso il pennino si possono impugnare una moltitudine di attrezzi volti a rimuovere i sedimenti circostanti l'oggetto bramato, prestando attenzione a non rovinarlo (pena una eventuale perdita di qualità se non addirittura la distruzione, che equivale al fallimento). E' perfino implementato il microfono, strumento alternativo o semplice getto d'aria per l'asportazione dei detriti superficiali (soffiando come se si volesse togliere la polvere dallo schermo). La pratica di scavo risulta carina e approfitta a dovere delle potenzialità interattive del DS. Purtroppo, trattandosi di una attività compiuta di continuo, soffre pesantemente di ripetitività. Individuare la locazione dei fossili è impresa fin troppo facile, in quanto essi si concentrano generalmente lungo i bordi degli ambienti di gioco e, nell'ipotesi di una seconda visita, si "rigenerano" conservando le medesime posizioni.

I reperti così ottenuti vengono utilizzati nel laboratorio. Qui si riportano in vita i cuccioli di Spectrobes, mediante comando vocale (a tal fine, basterà mantenere un certo tono per tre secondi). Poi si passa all'incubatrice, dove le creature progrediscono in un habitat preparato ad hoc, consumando pasti a base di minerali per accrescere i parametri. Anche queste fasi, così come l'approvvigionamento dei fossili, prestano attenzione alle capacità del DS in modo abbastanza originale; anch'esse pagano però la reiterazione eccessiva nel corso della partita. Gli Spectrobes evoluti vengono impiegati nei combattimenti. Per avviare uno scontro è sufficiente incappare in un vortice oscuro, portatore di Krawl. Le ostilità avranno luogo all'interno di tale turbinio. Pertanto, il teatro del conflitto è di forma circolare. Rallen schiera due mostri sul campo ai propri lati.

Una panoramica dell'incubatrice, con tanto di statistiche.
Una panoramica dell'incubatrice, con tanto di statistiche.
La schermata di estrazione mineraria.
La schermata di estrazione mineraria.
I cubi forniscono le più svariate informazioni sugli Spectrobes.
I cubi forniscono le più svariate informazioni sugli Spectrobes.

Altri quattro costituiscono una riserva, le cui caratteristiche influenzano però la forza dei "titolari" (è dunque buon accorgimento assortire nel migliore dei modi la panchina). L'azione si svolge spostando il trio (allineato) con le frecce. Rallen può attaccare o servirsi di oggetti; è però piuttosto debole rispetto al nemico. La parte del leone la fanno i due "amici" (così sono indicati sullo schermo) alle sue estremità: con i dorsali L&R si ordina loro un colpo semplice, uno speciale (previo caricamento di una barra) o una devastante combo (come sopra). L'andamento dei match è piuttosto limitato, segnato dalla scarsa intelligenza degli oppositori e dalla pochezza delle mosse mostrate. La quasi totalità dei combattimenti si può vincere correndo a zonzo in attesa di riempire la barra della combo, quindi scatenando una batosta imparabile sugli antagonisti, incapaci di controbattere perché incapaci di puntare un bersaglio in movimento.

Nonostante la buona volontà dimostrata, esplorazione, allevamento e battaglia non convincono. Altre perplessità si riscontrano negli elementi di contorno, come le locazioni piuttosto scarne (navigabili senza l'ausilio di una mappa) e una caratterizzazione di personaggi e storia in stile anime che si trascina con grande banalità, fatta di situazioni trite e sviluppi ampiamente prevedibili, forse indirizzata solo ad un pubblico di giovanissimi. L'ombra gettata sul sistema di gioco è un vero peccato, alla luce delle modalità accessorie che Spectrobes può vantare. In primis un multiplayer che spazia dall'uno contro uno al torneo per sedici partecipanti. Poi il download di contenuti inediti per mezzo della Wi-Fi Connection. L'offerta di intrattenimento si estende perfino alle carte (una piccola frazione di mazzo, quattro unità per la precisione, è compresa nella confezione). Esse vanno accostate allo schemo inferiore e presentano sette fori. Premendo col pennino i punti del touch screen corrispondenti ai buchini, si trasporteranno nella virtualità i mostri raffigurati sulle carte.
L'aspetto grafico è indubbiamente positivo, in un 3D fluido con modelli dettagliati e colorazione vivace. Promozione tirata per le ambientazioni, causa la monotonia. Le musiche invece patiscono un anonimato che non conferisce all'esperienza sonora l'immersività che meriterebbe. In conclusione, Spectrobes sfoggia sensibilità interattiva e possibilità addizionali di gameplay notevoli, che suscitano rammarico perché coniugati a componenti approssimativi, in una unione dall'amaro sapore di occasione mancata.

Una fase della battaglia. La combo sta per abbattersi sui malcapitati.
Una fase della battaglia. La combo sta per abbattersi sui malcapitati.
Lo schermo superiore è utile per scorgere in anticipo i seccatori, dentro al vortice.
Lo schermo superiore è utile per scorgere in anticipo i seccatori, dentro al vortice.
Un Samukabu virtuale...
Un Samukabu virtuale...
Spectrobes
6

Voto

Redazione

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Spectrobes

Un titolo strano, questo Spectrobes. Non perché sia difficoltoso inquadrarlo, per quanto mescoli Pokemon, action RPG e cartoni giapponesi. Strano perché reca con sé le premesse per qualcosa di interessante, sebbene la manifesta anima fanciullesca lo possa far sembrare banale. Eppure quanto di buono messo in mostra svanisce nella disarmate sessione di combattimento, vale a dire il fulcro verso il quale gli altri elementi di gioco convergono, come si trattasse di una confezione più attraente del contenuto.

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