Spelunky

di Massimiliano Pacchiano
La genesi di Spelunky é piuttosto singolare, e dimostra che é possibile avere successo dal nulla grazie a talento e passione. Infatti lo sviluppatore indipendente Derek Yu, già artefice di alcune piccole gemme come Eternal Daughter, voleva fare un omaggio ad un vecchio classico per gli 8bit, ovvero Spelunker della Broderbund. Prese gli elementi base di questo platform ante-literam con protagonista uno speleologo intento a cercare tesori in una grotta infestata, ed introdusse meccaniche tipiche dei roguelike, una formula di gioco più snella e palesi citazioni da Indiana Jones (non a caso il risultato di tale mix richiamava alla mente anche lo storico Rick Dangerous). Il gioco venne reso pubblico gratuitamente a fine 2008, ed il successo fu tale che alcuni anni dopo Microsoft volle pubblicarlo anche su Live Arcade in versione arricchita e migliorata. Ed ora, a circa un anno da quest'ultima edizione, il gioco sbarca anche su Ps3 con tutte le migliorìe già presenti su 360.



Spelunky é fondamentalmente un platform dove ci aggireremo col nostro piccolo esploratore in misteriose caverne, alla ricerca di tesori, oggetti e soprattutto di uscite che ci condurranno ai livelli successivi. Detto così non sembra nulla di eccezionale, ma l'impianto di gioco é qualcosa di veramente appassionante: ogni partita é diversa, in quanto i livelli sono generati casualmente (e non a blocchi sempre uguali come il vecchio Indiana Jones and His Desktop Adventures), ed é necessario stare sempre molto attenti ad ogni mossa, evitando nemici, trabocchetti e cadute rovinose, in quanto abbiamo pochi punti-vita a disposizione ed una volta terminati il gioco finisce. Insomma la cosiddetta “permadeath”, che oggi fa tanto scalpore ma che era lo standard in tutti i videogiochi fino agli anni '90.

Lo scopo é teoricamente quello di avanzare verso le uscite dei livelli, ma in pratica sarà anche necessario tentare di accumulare quante più ricchezze per poter così sbloccare dei “warp”. In parole povere, finito ogni gruppo di livelli potremo pagare un minatore per scavarci un passaggio, il quale ci permetterà di cominciare una partita dai livelli più avanzati, avvicinandoci sempre più alla meta. Se però non avremo accumulato abbastanza ricchezze, il minatore prezzolato non apparirà. Ma non é tutto qui: i livelli oltre che casuali sono anche dinamici, infatti lungo la nostra avventura potremmo utilizzare alcune bombe per distruggere blocchi di fondale e cambiare la morfologia del livello, e così facendo affioreranno anche oro e gemme nascoste. Infine abbiamo a disposizione delle corde per arrampicarci, e tutta una serie di gadget dai poteri speciali che potremo trovare o acquistare negli appositi negozi (sacrificando quindi il nostro bottino).

Nemici e ambienti cambiano sensibilmente avanzando nei successivi “mondi”: se inizialmente avremo a che fare sono con animali (generalmente velenosi) e qualche strano individuo, già dallo stage 5 in poi troveremo altri elementi come laghetti, colonne letali e ranocchioni che renderanno le cose molto più impegnative e ci costringeranno ad essere sempre più cauti. Tra nemici e trabocchetti non mancheranno le statuine d'oro tanto care a Indiana Jones, che una volta prelevate faranno crollare enormi massi rotolanti, e addirittura avremo delle belle ragazze da salvare, che se condotte sane e salve all'uscita ci ricompenseranno con un bel bacio (il quale ci regala una vita bonus). I meno eroici potranno anche decidere di sacrificare la bella di turno in uno degli altari aztechi, se presente nel livello, in modo da ottenere un gadget bonus a caso. In generale il gioco ci dà la libera scelta di tirare dritto verso l'uscita o di correre più rischi ma arraffare più ricchezze ed oggetti, una meccanica “risk for reward” che unita alla struttura random dei livelli rende il gioco estremamente appassionante e vario.



Spelunky quindi é un titolo di indubbio valore ludico, ma alla luce del suo cugino freeware (gratuito) su Pc, questa riedizione vale il prezzo che costa? Dipende. Innanzitutto vediamo le differenze tra l'edizione originale e questo “remake” in HD. La cosa che salta più all'occhio é la grafica: realizzata in stile cartoon, ben animata ed estremamente piacevole. Su Pc invece il tutto era estremamente minimale, con grafica in stile 8bit che ostentava i pixel in maniera simile al classico Cave Story. Certamente la nuova edizione é più dettagliata, ma sta al gusto del singolo giocatore decidere quale dei due approcci preferire: personalmente trovo più affascinante l'estetica “retrogaming” della vecchia versione, ma ancora, é una questione di gusti ed é innegabile che questa incarnazione su console sia enormemente più curata.

Per il sonoro vale lo stesso discorso, in passato avevamo musiche semplici ma accattivanti in stile chiptune, stavolta abbiamo una colonna sonora più articolata ma forse più anonima. Anche in questo caso il gusto personale va a decretare il vincitore (che ancora una volta nel mio caso é la vecchia versione). Per quanto riguarda comandi, nemici, oggetti e sistema strutturale dei livelli, tutto é rimasto identico, a testimoniare la bontà del progetto originale. Le vere aggiunte dell'edizione HD sono l'ottima possibilità di affrontare il gioco in compagnia (fino a 4 giocatori in co-op locale), la modalità multiplayer competitiva (simpatica, una via di mezzo tra Smash Bros e Bomberman) ed un estensivo tutorial di 3 livelli. Come tocco finale saremo accompagnati da un “diario” nel quale verranno accumulate le descrizioni e le immagini di tutti gli oggetti ed i nemici che incontreremo avanzando, cosa che in passato era affidata solo alla memoria e alla sperimentazione del singolo giocatore.

Riguardo il tutorial, l'impressione é che nonostante ora sia stato esteso a ben 3 livelli, sembri pensato per essere “a prova di idiota”, dal momento che ora spiega persino cose superflue come l'utilizzo delle scale. Vengono illustrati anche aspetti del gioco che nell'originale il giocatore aveva il piacere di scoprire da solo, ad esempio come salvare le fanciulle, cosa facilissima da fare e che quindi non necessita un tutorial, ma che qui viene inutilmente “spoilerata”prima dell'inizio. Al contrario il tutorial si dimentica di illustrare mosse più complesse ma fondamentali per giocare come si deve, ovvero il wall-cling (rimanere aggrappati ad un bordo prima di calarsi, per evitare di subire danni all'impatto) o ancora la mossa che consente di calare una corda da una sporgenza.

Da ultimo segnaliamo che l'acquisto del gioco avviene in crossbuy, quindi vi portate a casa sia la versione Ps3 che quella PsVita (praticamente identiche) ad un prezzo unico. Questo é un ulteriore punto a favore per chi ha a disposizione entrambe le piattaforme, ed essendo il titolo molto rigiocabile ed adatto a brevi sessioni non é affatto male avere la possibilità di giocarci sia in casa che fuori. Rimane la questione “Spelunky HD a pagamento vs. Spelunky Retro gratis”: sta a voi decidere quale delle due edizioni fa al caso vostro. Ad ogni modo, anche se come noi preferite la vecchia edizione “retro-style”, potreste fare comunque un pensiero all'acquisto della versione HD anche solo come obolo per premiare il lavoro di Derek Yu e del suo team. O al limite gli pagate una pizza via PayPollo, facendo attenzione a mettere “amico” nella causale per non dare le commissioni a quei fetentoni.