Spider-Man

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Un'altra cosa che limita il divertimento è la scarsissima libertà concessa al giocatore, la quale sfocia il più delle volte in percorsi lineari ed azioni quasi "precalcolate" da compiere sequenzialmente, pena la perdita di una vita: i livelli infatti sono sì vari, colorati e ben disegnati, ma anche brevissimi e in alcuni di essi si avanza "a poco a poco", procedendo per tentativi, un po' come accadeva nei vecchi laser-game (chi si ricorda di Dragon's Lair o di Space Ace?); la scoperta di nuove aree si traduce in genere nella rapida perdita di una vita, e in questo modo l'emozione per la scoperta viene sopraffatta dalla frustrazione del dover rigiocare il livello dall'inizio.
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"I loghi degli autori vengono presentati, come di consueto, all'inizio del gioco: peccato per lo spixellamento così evidente!"

C'è da dire che, proprio perché i livelli sono brevissimi, si ritorna abbastanza velocemente laddove si era caduti, ma è il modo in cui si muore a lasciare l'amaro in bocca.
I nemici "comuni" hanno un'intelligenza artificiale non troppo evoluta e il più delle volte si limitano a venirci incontro per riempirci di botte: per eliminarli in genere non sono necessarie tecniche particolari ma basta pigiare furiosamente il pulsante "CALCIO" o "PUGNO" del joystick-joypad (le combo infatti si contano sulla punta delle dita: niente a che vedere con il campionario di mosse presente in Oni); per i cattivoni di fine livello invece basta conoscere le giuste azioni da compiere e poi sarà un gioco da ragazzi, praticamente come accade in molti sparatutto e picchiaduro del passato e del presente (mi viene in mente un certo R-Type). Ottima l'opzione di "targeting automatico", per cui risulta abbastanza semplice individuare ed attaccare i cattivoni di turno.
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"Sparsi nei livelli si possono trovare alcuni "bonus" molto particolari: si tratta di fumetti "storici" dei supereroi Marvel"

Una caratteristica innovativa riguarda la possibilità di raccogliere e scaraventare degli oggetti, ma, tranne rare eccezioni, essa non si rivela essenziale per il proseguo del gioco: in pratica è l'ennesima "feature" originale dell'engine a non trovare una degna collocazione all'interno dell'avventura. Continuando con gli aspetti "discutibili", non si può non parlare di longevità: Spiderman, per un giocatore di media bravura, è veramente troppo breve! Il livello di difficoltà più elevato equivale a circa una settimana-una settimana e mezza di gioco, e non so quanti PC-isti vogliano spendere un centinaio di bigliettoni per un software da riporre nel cassetto dopo così poco tempo, a meno che non si tratti di super-mega-fan dei personaggi Marvel, naturalmente. Peccato poi per la mancanza di multiplayer: chissà, forse avrebbe aiutato a dimenticare certi "difettucci" nella giocabilità...
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Insomma, per concludere ribadisco il pizzico di delusione per quello che poteva essere un "must" tra gli arcade per PC e che invece, così com'è, passerà inosservato alla maggioranza dei videogiocatori. Sono il primo a dire che su PC c'è assoluto bisogno di arcade semplici ed immediati, come se ne vedono a tonnellate su console, ed ho applaudito sonoramente l'arrivo di Tony Hawk 2 (tra l'altro degli stessi autori di Spider-Man), The House of The Dead 2, Oni e pochi altri, ma Spider-Man poteva e doveva essere curato maggiormente. A questo punto non ci resta che aspettare la prossima incarnazione dell'Uomo Ragno, sperando di non dover aspettare altri dieci anni...
A meno che non dormiate con il poster dell'Uomo-Ragno sopra il letto, provate accuratamente una demo prima di aprire il vostro bravo portafoglio.

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