Spider-Man
di
"Da un grande potere deriva una grande responsabilità". Questa semplice massima, che ritroviamo di volta in volta su quasi ogni numero della testata originale, può essere facilmente applicata anche al team che si é sobbarcato il compito di traghettare il buon vecchio Spidey dal mondo dei comics al nuovo universo dei giochi tridimensionali. I ragazzi della Neversoft, creatori di Apocalypse e di Tony Hawk's Pro Skater, avevano il grande potere, dato dalla licenza ufficiale e dai finanziamenti Activision, di creare un videogioco dall'altissimo potenziale e, allo stesso tempo, la grandissima responsabilità di far dimenticare tutto ciò che era stato fatto precedentemente in campo videoludico con protagonista l'Uomo Ragno. Difficile a dirsi fino a qualche tempo fa, e imitando gli stessi super eroi, gli sviluppatori sono riusciti nell'impresa, portando su PlayStation la migliore interpretazione mai vista del fumetto creato nel lontano 1962 da Stan Lee e Steve Ditko
DAGLI SKATEBOARD AI SUPEREROI
Spider Man si propone, sin dalle prime battute, come un compendio di tutto ciò che costituisce l'avventura tipica dell'arrampicamuri, quella che un fan troverebbe aprendo l'ultimo numero del suo fumetto preferito. E l'avventura tipica dell'Uomo Ragno non può che aprirsi con il nostro simpatico Spidey intento a sventare una rapina in banca, salvando gli immancabili ostaggi e sconfiggendo i consueti criminali. Da questa semplicissima, quasi banale, apertura, hanno inizio le vicissitudini digitali di Peter Parker, che nel gioco Activision si troverà ad attraversare sei "storie" (con tanto di apposite copertine che ne preannunciano l'inizio) ambientate nella città a lui più cara: New York. Rappresentare la Grande Mela in tutto il suo caos e la sua complessità sarebbe stato un compito arduo anche per i talentuosi ragazzi della Neversoft, che hanno optato per una ingegnosa soluzione stilistica, servita ad alleggerire il lavoro svolto dall'anziana PlayStation senza snaturare troppo il fumetto originale
DAGLI SKATEBOARD AI SUPEREROI
Spider Man si propone, sin dalle prime battute, come un compendio di tutto ciò che costituisce l'avventura tipica dell'arrampicamuri, quella che un fan troverebbe aprendo l'ultimo numero del suo fumetto preferito. E l'avventura tipica dell'Uomo Ragno non può che aprirsi con il nostro simpatico Spidey intento a sventare una rapina in banca, salvando gli immancabili ostaggi e sconfiggendo i consueti criminali. Da questa semplicissima, quasi banale, apertura, hanno inizio le vicissitudini digitali di Peter Parker, che nel gioco Activision si troverà ad attraversare sei "storie" (con tanto di apposite copertine che ne preannunciano l'inizio) ambientate nella città a lui più cara: New York. Rappresentare la Grande Mela in tutto il suo caos e la sua complessità sarebbe stato un compito arduo anche per i talentuosi ragazzi della Neversoft, che hanno optato per una ingegnosa soluzione stilistica, servita ad alleggerire il lavoro svolto dall'anziana PlayStation senza snaturare troppo il fumetto originale