Spider-Man: The Movie
di
DA UN GRANDE POTERE DERIVANO GRANDI RESPONSABILITA'
C'era una volta... "Un re!" direte voi. No, non era un re e nemmeno un ciocco di legno: era un ragnetto vagamente radioattivo che un giorno decise di mordere un giovane reporter di nome Peter Parker. Anziché morire sul colpo per l'effetto combinato del veleno e delle scorie radioattive, il giovane Parker fu così furbo che decise di assimilare i poteri da aracnide, e avendo così sviluppato una forza e una destrezza prodigiose, unitamente alla capacità di camminare sui muri e di produrre ragnatele, cominciò a sbarcare il lunario combattendo in tornei al limite della legalità. Un giorno, però, si disse: "Hey, ho dei superpoteri! Perché non metterli al servizio della comunità in modo da combattere gli altri seimila cattivoni mutanti che sfruttano le loro peculiarità per trarne profitto?" Fu così che si cucì una calzamaglia rossoblu, ci disegnò sopra una ragnatela e cominciò la sua missione a spasso sui tetti. Era nato SpiderMan!
E dopo la favola, il film. E dopo il film, il gioco. "E dopo il gioco?" Beh, a quel punto tutti a letto!!!
QUESTO RAGNO L'HO GIA' VISTO...
Spiderman the Movie è un gioco principalmente arcade in cui si inseriscono elementi di beat'm'up e di puzzle. Per i non esperti di "videogiochese" dirò che lo scopo è quello di condurre l'arcinoto Uomo Ragno attraverso numerosi livelli (di difficoltà e complessità crescente) contando principalmente sulle sue doti atletiche e i suoi superpoteri per superare i vari ostacoli, ma non disdegnando volta per volta di affrontare a suon di pungi i cattivoni di turno e mettendo a prova la pazienza e l'intelligenza in determinate situazioni che richiedano un minimo di ragionamento in più.
I vari livelli sono legati tra loro da un filo logico che in alcuni punti si rifà fedelmente alla trama del Film, mentre in molti altri diverge arbitrariamente: giusto per fare un esempio, se nel film l'unico cattivo è Goblin, nel gioco non lo vedrete in azione se non prima di aver sconfitto Shocker e Vulture, nonché aver affrontato un ambiguo Scorpion (personaggi che nel Film non compaiono).
A dir la verità, poco tempo fa noi abbiamo già visto in giro un gioco su SpiderMan: precisamente ad Ottobre 2001 ne uscì uno che si rifaceva alle avventure "classiche" (ossia a fumetti) dell'Uomo Ragno. Questo nuovo SM-tM è stato sicuramente realizzato prendendo come struttura portante lo scheletro del gioco precedente, ma fortunatamente non si tratta di una semplice "revisione", perché tantissimi elementi (soprattutto i più carenti) sono stati rivisti e migliorati. Veniamo pertanto a sviscerare questa nuova fatica della Activision.
A SPASSO PER I GRATTACIELI
Il sistema di controllo di Spidey è piuttosto complesso, anche se il fatto che le mosse principali si limitino poi a trequattro fa si che si riesca ad entrare piuttosto in fretta nel vivo del gioco, lasciando ai livelli più avanzati la cura di "affinare" il proprio controllo.
Spidey può saltare agilmente e combattere a suon di pungi e calci, o tramite combinazioni di queste mosse. Grazie alla sua natura mutante, il nostro eroe è naturalmente i grado di camminare su soffitti e pareti (non sa nuotare, ma per lui l'acqua non è letale fintanto che può toccare il fondo), oltre a poter produrre una duttile ma resistente ragnatela dai molteplici utilizzi: potrà infatti avvalersene come arma sia aggressiva (scagliandola contro i nemici per danneggiarli o immobilizzarli) sia difensiva (usandola per creare uno scudo immobile intorno a se), utilizzarla come liana per saltare da un palazzo all'altro o usarla come "filo guida" per spostarsi velocemente da una parete all'altra.