Spintires MudRunner
Immaginate la fredda e inospitale tundra siberiana, caratterizzata dai suoi alberi, le sterpaglie, gli acquitrini e le zone paludose, aree in cui l’uomo ha cercato di ritagliarsi il suo spazio costruendo baite in legno, strade sterrate e segherie.
Qui l’economia è mossa prevalentemente dalla trasformazione del legno, che si rivela abbondante e disponibile e che ora si trova ammassato in mucchi di tronchi dislocati nelle diverse aree della mappa in attesa di qualcuno che lo porti a destinazione nelle segherie, compito che ovviamente spetterà a voi. Starà quindi a voi salire sul mezzo pesante più adatto alla situazione, avviare il motore, recarvi al luogo di raccolta, utilizzare la gru per caricare sul cassone del vostro camion il prezioso materiale legnoso, quindi ripartire e portarlo laddove i tronchi vengono trasformati in semilavorati pronti ad essere trasformati in prodotti finali.
Quanto raccontato è il succo della campagna single player di questo Spintires MudRunner (SMR da qui in avanti), un titolo che si discosta dai simulatori di guida per dirigersi invece verso una più impegnativa simulazione di fuoristrada. Ma non fatevi ingannare: SMR è molto più di quanto appena raccontato.
Mezzi pesanti russi
Come accennato, vi ritroverete a vagare per le mappe disponibili, in cui potrete vagare indisturbati da un punto all’altro, anche se è sempre raccomandabile proseguire lungo le stradine sterrate.
All’inizio di ogni missione potrete scegliere uno tra tre veicoli del garage (tra cui camion, fuoristrada, mezzi articolati eccetera, tutti sprovvisti di licenza ufficiale e tutti dall’aspetto che ricorda i mezzi sovietici degli anni ’80), che potrete equipaggiare con un una serie di rimorchi, ciascuno con proprie caratteristiche di peso, capacità di carico eccetera.
Una volta che vi sarete messi al volante percepirete immediatamente la difficoltà a procedere: anche seguendo le stradine vi imbatterete ben presto in aree dove il fango diventa il protagonista rendendovi impossibile il procedere. Il gioco fa un gran lavoro nel ricreare la cedevolezza delle aree fangose, dove il vostro passaggio sarà visibile con un solco aggiuntivo, ma ve ne accorgerete soprattutto per quanto il vostro mezzo sprofonderà sotto il suo peso, specialmente se le ruote cominceranno a perdere aderenza. Slittare provocherà un ulteriore sprofondamento, quindi una manovra in più può facilmente fare la differenza tra il conseguimento dell’obiettivo e l’impantanamento totale.
Un altro dettaglio splendidamente ricreato è l’attaccamento della melma sugli pneumatici, i quali ricopriranno il battistrada diminuendone così l’aderenza, effetto visibile con la visuale esterna. Al fine di migliorare la situazione dovrete quindi passare con le ruote in pozze d’acqua, utili per lavare un po’ le vostre gomme.
Tecniche avanzate
Per fortuna quasi tutti i veicoli sono equipaggiati con trazione integrale e blocco del differenziale, caratteristiche che dovranno essere utilizzate con intelligenza in quanto la prima porta a un maggior consumo di gasolio, la seconda potrebbe provocare danni alla trasmissione se utilizzato su superfici non cedevoli.
Per venire fuori dalle zone fangose potrete anche sterzare ripetutamente da fermi, oppure utilizzare il freno a mano per consentirvi di accelerare e rilasciare il freno di colpo sfruttando lo scatto del motore su di giri.
Come ultima spiaggia avrete modo di impiegare il verricello, il quale però ha bisogno di alberi nelle vicinanze a cui agganciarlo, e vi accorgerete come gli arbusti meno resistenti cederanno sotto l’azione del gancio, lasciandovi in difficoltà.
Quanto descritto rappresenta il cuore del gameplay di questo SMR, che vi imporrà inoltre di tenere sott’occhio il livello di carburante e quello del danno, per non rischiare di finire la vostra giornata in panne totali. In tale caso solo l’intervento di un’autocisterna oppure un camion equipaggiato con attrezzi per riparare i guasti meccanici potrà togliervi d’impiccio.
Di tanto in tanto incontrerete altri veicoli abbandonati, che potrete utilizzare per i vostri scopi e, se li porterete al garage, li renderete quindi disponibili successivamente.
Capiterà infine di raggiungere i punti di raccolta per scoprire di avere caricato il rimorchio sbagliato, cosa che vi regalerà notevole frustrazione e vi farà percepire l’importanza di una scelta oculata.
Tecnicamente parlando
Il gioco non è tuttavia solo viaggiare da un punto raccolta a una segheria: a donare maggiore varietà ci pensano le sfide, nove missioni specifiche che vi impegneranno non solo a portare a destinazione un rimorchio, ma anche completare obiettivi secondari come evitare di attraversare un determinato ponte, guidare con la visuale interna oppure con il cambio manuale (e in SMR dovrete mimare il movimento della leva del cambio con lo stick destro).
Graficamente il gioco si presenta discretamente, con l’ottima implementazione del fango appiccicato sugli pneumatici, l’acqua che turbina attorno ad esse quando attraversate un rigagnolo, le fumate nere all’avviamento, gli effetti particellari e l’alternanza del giorno e della notte, anche se le ombre non sono rappresentate. Peccato invece per le ambientazioni un po’ troppo brulle e omogenee, l’assenza di effetti meteo dinamici, così come un livello di dettaglio non eccezionale, il tutto minato da sporadici cali di frame rate.
Un altro punto negativo è la telecamera esterna, troppo demandata al giocatore e davvero poco gestibile. Nemmeno la visuale interna riuscirà a risollevare le sorti della telecamera, in quanto priva degli specchietti e, comunque, caratterizzata da un cruscotto troppo stilizzato.
Chiudiamo col sonoro, in cui il rumore dei motori diesel sono i protagonisti, anche se a volte si sente anche quello delle turbine che avrebbe bisogno di affinamenti durante i cambi marcia, e il multiplayer online, che vi consentirà di vagare per le steppe russe insieme a tre vostri amici.
Voto
Redazione