Spirit of Speed
di
Dimenticate la pianificazione della gara, con soste pre-programmate e impostazioni da appassionati che condivano Monaco Gran Prix 2. Qui l'importante é sedersi nell'abitacolo, accendere il motore e guidare alla bell'e meglio per arrivare al traguardo. Il controllo del mezzo sarà semplice, intuitivo e notevolmente arcade: leggero controsenso per la cura manifestata nella realizzazione di un prodotto, per cosi' dire, di nicchia, vista la realtà che riproduce. Mostro un leggero disappunto sulla configurazione del controller, mancando nel settaggio la regolazione della sensibilità, piuttosto elevata (risultando il veicolo incontrollabile), a meno che non giochiate con la tastiera o con un volante e pedaliera (scelta ideale). Qualche ora di apprendistato é sufficiente per guadagnarsi il ruolo di campione indiscusso del '37, vista la facilità di controllo del mezzo, l'impossibilità di distruggere i veicoli e la velocità con cui si rimbalza, in caso di escursioni fuori pista, sulle protezioni laterali. Il livello di difficoltà é ben calibrato: se nei livelli più accessibili arrivare nelle posizioni di testa sarà facile come bere un bicchier d'acqua, una volta aumentata la difficoltà dovremo recuperare le posizioni che perderemo in partenza, in una sorta di corsa ad inseguimento
Dal punto di vista grafico Spirit of Speed si sa far valere: la cosmesi risulta pulita, priva di poligoni sgranati o eccessivi bad clipping, a patto però che abbiate una configurazione hardware di tutto rispetto. In caso di normalissimi PC, dotati magari di ancor valide Voodoo 2 e RAM nella norma (64 direi), il frame rate non risulta affatto invidiabile, mostrando una fluidità barcollante nei tracciati più complessi dal punto di vista strutturale. Le diverse visuali di gioco selezionabili riusciranno ad appagare il giocatore, soprattutto nel caso in cui utilizziate quella interna al veicolo, dotata di un cruscotto essenziale, ma ben fatto, dotato dei tipici strumenti a lancette propri dei primi anni del '900. Gli effetti sonori sono ben superiori alla qualità media del prodotto: il classico "sglang" dell'innesto rudimentale delle marce impreziosisce il gioco e contribuisce a riprodurre, più o meno fedelmente, l'atmosfera
Dal punto di vista grafico Spirit of Speed si sa far valere: la cosmesi risulta pulita, priva di poligoni sgranati o eccessivi bad clipping, a patto però che abbiate una configurazione hardware di tutto rispetto. In caso di normalissimi PC, dotati magari di ancor valide Voodoo 2 e RAM nella norma (64 direi), il frame rate non risulta affatto invidiabile, mostrando una fluidità barcollante nei tracciati più complessi dal punto di vista strutturale. Le diverse visuali di gioco selezionabili riusciranno ad appagare il giocatore, soprattutto nel caso in cui utilizziate quella interna al veicolo, dotata di un cruscotto essenziale, ma ben fatto, dotato dei tipici strumenti a lancette propri dei primi anni del '900. Gli effetti sonori sono ben superiori alla qualità media del prodotto: il classico "sglang" dell'innesto rudimentale delle marce impreziosisce il gioco e contribuisce a riprodurre, più o meno fedelmente, l'atmosfera