Indubbiamente la flessibilità del sistema di gioco é uno dei punti di forza di Spirou, così come lo sono i bonus disseminati nei vari livelli che, pur non avendo collocazioni particolarmente astruse, sono piacevoli da scovare come contorno all'azione vera e propria. Nulla da eccepire neanche sulla varietà delle ambientazioni che passano da fabbriche abbandonate agli incubi di Spirou dove tutto assume connotati alquanto "strambi". In un periodo in cui la produzione di giochi del genere non é esattamente sterminata, titoli come Spirou si rivelano una vera boccata d'aria fresca alla stregua dell'eccellente Rayman. Per quanto il titolo di miglior gioco di piattaforme resti alla saga di Super Mario/Wario Land, il paragone tra i due titoli é quantomeno attuale e, se Rayman esce vincitore sotto il punto di vista della cosmesi grafica, Spirou riesce quasi a strappare un pareggio sul fronte della giocabilità. In un certo senso potremmo definire Spirou un piccolo grande gioco che, pur non essendo un capolavoro assoluto, é superiore alla maggior parte del pattume che infesta il portatile Nintendo negli ultimi tempi. Come si suol dire non c'è plattform senza bonus
La Ubi Soft ha colpito nel segno facendo uscire uno dei titoli più interessanti degli ultimi mesi. Spirou possiede sia stile che tecnica e non difetta neanche dal punto di vista della giocabilità risultando così vincente praticamente sotto tutti i punti di vista. Per quanto il personaggio sia poco conosciuto in Italia il gioco possiede sufficiente carisma per farsi apprezzare indipendentemente dalla licenza da cui è tratto. Peccato che non per tutti i tie in sia così...
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