Splinter Cell

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Splinter Cell

Splinter cell, su X box ha dato una grande scossa alle vendite della console di casa Microsoft soprattutto in occidente, diventando ben presto million seller. Dopo qualche mese di ritardo da attribuire al rapporto di esclusività temporale a favore del colosso di Redmond, Sam Fisher si addentra furtivamente anche sul Gamecube.


Il 10 marzo 2004 la CIA ha contattato gli ufficiali della NSA (National Security Agency), per comunicare la scomparsa di due agenti federali, impegnati in Georgia per monitorare la preoccupante scarsità di informazioni giunte dalla ex repubblica sovietica. Temendo per la vita dei due uomini, la Third Echelon (branca segreta della NSA) richiama il suo agente più esperto in questo genere di operazioni : Sam Fisher.
Per chi non lo sapesse Splinter Cell, fa parte di quel filone reso popolare qualche anno addietro da Metal Gear Solid, ossia lo stealth game. Il giocatore dovrà infatti muoversi con la massima discrezione, rapidità e furtività, lasciando da parte per una volta le furiose quanto inutili sparatorie con i conseguenti spargimenti di sangue.

Mangia pane e gazzella?

Ciò che impressiona fin dal tutorial, è l'impressionante numero azioni di cui disposizione Fisher : oltre a quelle più comuni quali saltare ed accovacciarsi, sarà infatti in grado di arrampicarsi su scale e tubi, appendersi su sporgenze, scivolare lungo i cavi con il solo ausilio delle braccia, rotolare, muoversi ed atterrare dopo un salto silenziosamente, nascondersi, sbirciare da dietro, effettuare un salto aiutandosi con un muro per andare più in alto, o in caso di due pareti molto vicine stare sospeso in spaccata.
A queste doti, derivanti dalla sua grande preparazione atletica, Fisher sarà dotato come ogni buon agente segreto delle armi più duttili e avveniristiche, oltre che di una sfilza di gadgets di ogni tipo.



Oltre alla classica ed indispensabile pistola Sc, l'armamentario comprende anche granate, mine a muro e l'incredibile fucile automatico sc- 20K. Incredibile perché oltre ad essere un arma molto precisa ed affidabile, supporta innumerevoli alternative al "fuoco comune". È in grado, infatti, di sparare granate fumogene (che faranno svenire chiunque inali quei gas), proiettili di gomma ed elettrici (non letali quindi), microcamera adesiva e telecamera con azione diversiva.
La microcamera adesiva una volta lanciata, invierà le immagini all'opsat di Sam (una sorta di palmare che ci mette in collegamento con gli altri uomini di Third Echelon che ci daranno importanti consigli ed istruzioni riguardo alla missione), l'ideale quindi per evitare le spiacevoli sorprese del "dietro l'angolo" e per conoscere l'esatta ubicazione delle guardie nemiche.
La telecamera con azione diversiva invece utilizza lo stesso meccanismo della microcamera, ma con più funzioni.
Dopo averla lanciata, infatti, potremo tramite il tasto x, farle emettere dei particolari suoni con i quali attirare le guardie, ed una volta nei pressi della camera, potremo con il tasto y, rilasciare dei gas per stordirle.
Ma gli oggetti a nostra disposizione non terminano certo qua: tramite il tasto z potremo utilizzare il comodo visore notturno/termico, in grado di aiutarci anche nelle condizioni visive più difficili oltre che indispensabile per mostrarci alcune cose invisibili ad occhio nudo (alcuni tipi di allarme per esempio), ed inoltre, jammer (in grado di disturbare le telecamere), microfoni e kit di scasso.

Forse era soltanto un'ombra

Gli obbiettivi nelle varie missioni saranno molteplici: spesso dovremo preoccuparci di recuperare informazioni compromettenti su vari enti governativi e militari, in altri casi dovremo intercettare telefonate, liberare ostaggi, od eliminare qualche personaggio scomodo.
Naturalmente la caratteristica di base fondamentale sarà una: muoversi nell'ombra. Ed in tal senso un ruolo fondamentale sarà ricoperto dalla presenza dell'indicatore di visibilità; la linea tutta a sinistra ci indicherà la nostra completa invisibilità, d'altro canto se spostato tutto verso destra, significherà che saremo totalmente allo scoperto.

Splinter Cell
8.5

Voto

Redazione

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Splinter Cell

Splinter Cell, dopo un piccolo ritardo a causa dell'esclusiva temporale tra il suddetto gioco e la Microsoft
approda anche su Gamecube con risultati più che discreti, coprendo così un settore importante come quello degli stealth game, che era ancora vacante.
La giocabilità è rimasta per fortuna immutata, e rivela un attentissimo lavoro da parte degli sviluppatori per ricreare un gioco realistico e profondo sotto tutti gli aspetti. Controllare Sam Fisher è davvero un piacere, per l'elevatissimo numero di mosse a suo disposizione, e per l'armamentario da vera spia professionista.
Le missioni si susseguono veloci, caratterizzate da un buon ritmo e da una trama che cerca e riesce a far mantenere sempre un interesse piuttosto alto nel giocatore, spingendolo a proseguire nel gioco.
L'unica pecca è nella realizzazione grafica che pur buona, poteva certamente sfruttare meglio l'hardware Gamecube, ma se è il prezzo da pagare per poter vantare anche nella softeca del Gamecube un gioco di questo calibro, per una volta si può chiudere un occhio.

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