Splinter Cell
Un'altra cosa che mi ha infastidito è il fatto che il gioco non faccia distinzione, per quanto concerne la velocità di puntamento, tra le situazioni di relativa calma e i combattimenti veri e propri, col risultato che cambiare bersaglio una volta che si è scoperti diventa veramente troppo, troppo, troppo lento ed angoscioso: va bene che siamo di fronte ad un Stealth Game e non ad un FPS, ma tutta questa carenza di dinamismo durante i combattimenti è veramente eccessiva!
Infine, ho notato in certe situazioni una pignoleria, o forse un'imprecisione, piuttosto marcata, cosicché a volte si viene scoperti senza capire il perché, e a volte, ricaricando parti già superate, si scopre di non riuscire più a fare qualcosa che si è già fatto; è comunque probabile che anche questo problema sia relativo al porting...
Con questo non intendo dire che il gioco sia ingiocabile, anzi: è comunque un'esperienza molto appagante, ma mettetevi in testa che la difficoltà potrebbe superare le aspettative anche solo per questi motivi.
Per quanto concerne la longevità, c'è da dire che i livelli sono parecchi e molto lunghi, tanto da essere tutti suddivisi su diverse mappe, con salvataggi consentiti solo tra una mappa e l'altra; nelle mappe più grandi saranno inoltre presenti dei checkpoint intermedi da cui potrete ricominciare in caso di game over, ma non essendo veri e propri salvataggi ne perderete l'attivazione qualora doveste interrompere definitivamente la partita.
La trama si evolve durante le missione e nei filmati tra le stesse, ed anche se manca della continuità assoluta propria di altri giochi di questo tipo (MGS in primis) è comunque molto ben articolata e si evolve splendidamente, prendendo per mano il giocatore e trascinandolo lungamente attraverso gli irresistibili risvolti della vicenda internazionale che si dipana nell'autunno del 2004 (azz... questa sembra quasi una frase alla Sovrano :-D).
La presenza di due livelli di difficoltà, infine, permette di rivivere l'esperienza con maggior tensione anche dopo aver terminato la lunga vicenda, fornendo un'ottima spinta per rigiocare.
CONCLUSIONI
Splinter Cell è un gran gioco, e anche se su PS2 risente un po' del porting in una consolle che, ahimè, sono costretto a riconoscere in questo caso inferiore alla X verde della Microsoft, mantiene inalterato il suo splendore. Se siete appassionati dei giochi di questo genere non potete assolutamente perdervelo, ma mettetevi in testa che non è un'alternativa al capolavoro di Kojima, ma bensì un altro capolavoro da affiancargli.
Infine, ho notato in certe situazioni una pignoleria, o forse un'imprecisione, piuttosto marcata, cosicché a volte si viene scoperti senza capire il perché, e a volte, ricaricando parti già superate, si scopre di non riuscire più a fare qualcosa che si è già fatto; è comunque probabile che anche questo problema sia relativo al porting...
Con questo non intendo dire che il gioco sia ingiocabile, anzi: è comunque un'esperienza molto appagante, ma mettetevi in testa che la difficoltà potrebbe superare le aspettative anche solo per questi motivi.
Per quanto concerne la longevità, c'è da dire che i livelli sono parecchi e molto lunghi, tanto da essere tutti suddivisi su diverse mappe, con salvataggi consentiti solo tra una mappa e l'altra; nelle mappe più grandi saranno inoltre presenti dei checkpoint intermedi da cui potrete ricominciare in caso di game over, ma non essendo veri e propri salvataggi ne perderete l'attivazione qualora doveste interrompere definitivamente la partita.
La trama si evolve durante le missione e nei filmati tra le stesse, ed anche se manca della continuità assoluta propria di altri giochi di questo tipo (MGS in primis) è comunque molto ben articolata e si evolve splendidamente, prendendo per mano il giocatore e trascinandolo lungamente attraverso gli irresistibili risvolti della vicenda internazionale che si dipana nell'autunno del 2004 (azz... questa sembra quasi una frase alla Sovrano :-D).
La presenza di due livelli di difficoltà, infine, permette di rivivere l'esperienza con maggior tensione anche dopo aver terminato la lunga vicenda, fornendo un'ottima spinta per rigiocare.
CONCLUSIONI
Splinter Cell è un gran gioco, e anche se su PS2 risente un po' del porting in una consolle che, ahimè, sono costretto a riconoscere in questo caso inferiore alla X verde della Microsoft, mantiene inalterato il suo splendore. Se siete appassionati dei giochi di questo genere non potete assolutamente perdervelo, ma mettetevi in testa che non è un'alternativa al capolavoro di Kojima, ma bensì un altro capolavoro da affiancargli.
Splinter Cell
8
Voto
Redazione
Splinter Cell
Splinter Cell è indubbiamente un gran gioco, un capolavoro come non se ne vedono tutti i giorni, estremamente curato sotto tantissimi aspetti e con una trama approfondita e ampiamente sviluppata, anche se strutturata in eventi separati e non immediatamente consecutivi. È un vero peccato che la versione PS2 risenta un po' di problemi dovuti alla conversione, così come certe scelte di gameplaying sono un po' opinabili, ma il lavoro compiuto dagli sviluppatori è comunque encomiabile.