Splinter Cell

Splinter Cell
di
Splinter Cell

Sam è in grado di compiere un notevole numero di azioni, che in alcuni frangenti mostrano il suo lato di acrobata: sarà possibile correre, camminare, abbassarsi, arrampicarsi su pareti, scalette e tubi, scivolare sulle funi, camminare appesi sulle mani, calarsi da pareti con la fune, saltare, eseguire il doppio salto per raggiungere postazioni proibitive o eseguire l'ormai celebre spaccata in alto tra due pareti, appiattirsi per muoversi rasente alle pareti, ecc. Insomma, un repertorio di movimenti davvero impressionante, come ancora in nessun gioco avevamo potuto ammirare.

Ma come si devono affrontare le missioni? Beh, diciamo che in linea di massima lo scopo delle missioni sarà quello di infiltrarsi in vari luoghi e, senza essere scoperti portare a termine obiettivi ad alto rischio, come un fantasma che c'è ma non si vede. Il gioco si evolve in maniera tale che in parecchie occasioni non saremo troppo vincolati per quanto riguarda il modo di affrontare una situazione, ma che avremo la possibilità di elaborare una strategia nostra, che porterà più o meno i frutti sperati.

Certo la migliore delle strategie, quella che paga di più, e certamente quella più intelligente, più ragionata, che porterà a risparmiare proiettili e a prediligere il rimanere nell'ombra e l'evitare gli ostacoli, invece che sparare all'impazzata fino ad eliminare ogni forma di vita ostile che vi intralci il cammino. Per questo, le missioni, tutte caratterizzate da una difficoltà mediamente alta dovranno essere affrontate parecchie volte al fine di ottenere il massimo risultato con il minimo dispendio di energia e munizioni. Certo, come ho detto sarà possibile massacrare tutti i nemici, ma questo porterà inevitabilmente a sparatorie contro molti avversari che insieme possono avere più chance di voi e farvi fuori agevolmente. Senza contare inoltre che se un nemico vi scopre, la prima cosa che farà, sarà quella di dare l'allarme e chiamare rinforzi. In alcune missioni inoltre sarà richiesto espressamente di non far suonare nessun allarme che altrimenti porrebbe fine anzitempo a tutta la missione.

0

Per seguire il metodo più efficace nell'affrontare le situazioni le cose da ricordare sono queste:
I nemici hanno un campo visivo limitato a una certa distanza e a zone luminose e quindi, movendoci nell'ombra avremo un vantaggio enorme;
Cercare di eliminare le fonti di illuminazione, sparando alle varie luci o spegnendole mediante gli interruttori cosicché i nemici brancoleranno letteralmente nel buio e voi ne trarrete vantaggio specie se con il visore notturno in funzione.
I nemici hanno inoltre un senso dell'udito molto sviluppato e ogni minimo rumore li allarmerà. Per evitare di suscitare sospetto è sempre meglio camminare accucciati, molto lentamente, facendo attenzione anche ai pavimenti con sensori acustici, oltre che alle superfici rumorose per natura come le tavole di legno e le superfici di metallo;
Quando proprio non potremo fare a meno di usare la violenza bisognerà cercare di non dare la possibilità di replica, per cui stordire con una bella botta alle spalle o sparare un colpo alla testa è sicuramente la strategia migliore.
Studiare perfettamente tutti i tragitti che le varie guardie fanno al fine di conoscerne meglio i movimenti e poterli prendere di sorpresa nel momento migliore.
Quando i nemici stanno in gruppo e non è possibile eluderli è bene cercare di dividerli, specie attirandone uno in un posto buio e lontano dagli altri, per stenderlo e nasconderne celermente il corpo.

213
Splinter Cell
9

Voto

Redazione

0jpg

Splinter Cell

Per Splinter Cell il termine capolavoro è d'obbligo: l'ultima fatica Ubisoft risulta infatti un gioco curato sotto ogni aspetto, completo e profondo. La realizzazione tecnica è di primissimo livello, ma è anche accompagnata da un gameplay e da una longevità incredibili. Il gioco offre poi un ottimo studio dei nemici e un level design di grande profondità. Che altro dire? Oltre che sarà possibile scaricare livelli aggiuntivi, non c'è altro da dichiarare se non che Tom Clancy's Splinter Cell è una di quelle Killer Application che non dovrebbe mai mancare in una ludoteca che si rispetti. Peraltro non ci rimane che chiudere con una frase di "Blow" e augurare a SC: "che tu possa avere il vento in poppa, che il sole ti risplenda in viso e che il vento del destino ti porti in alto a danzare con le stelle"... stavolta almeno l'ambizione dei programmatori non ha superato di gran lunga il loro talento.
Con MGS2 Kojima si era presentato come un grande regista, quasi un discepolo di John Woo: ma il suo talento era apprezzabile nei filmati, in numero elevatissimo, o in alcune inquadrature spettacolari: fine. In game, tutto ciò non era ravvisabile, o almeno lo era poco, come se troppa importanza fosse affidata alle cut scene. Un'opera quasi figlia delle nuove tendenze videoludiche, dove il mostrare viene quasi prima del giocare. Anche in Sprinter Cell ritroviamo il fascino di queste pellicole, pellicole dove l'azione è portata a livelli artistici, ma possiamo assaporare quest'atmosfera "in game", non in intermezzi dove non è possibile interagire. Ogni livello infatti è disegnato alla perfezione, creato con un mentalità alla Ian Fleming, per intenderci, e ogni singolo passaggio di gioco trasuda perfezione, con chicche fantastiche e idee davvero interessanti. Ma non solo, c'è stile: c'è stile nei movimenti del personaggio, nelle metodologie attuabili per superare un determinato pezzo, nella struttura dei livelli, e stile quando ci si ferma ad ammirare il superbo lavoro svolto dai programmatori.

Iscriviti alla Newsletter

Resta aggiornato sul mondo Gamesurf: anteprime, recensioni, prove e tanto altro.

ISCRIVITI