Spy Hunter
di
GUIDA SPERICOLATA
Il sistema di controllo utilizzato in Spy Hunter é molto lineare ma abbastanza completo. Il tasto Croce serve per accelerare, e supporta le peculiarità analogiche del Dual Shock 2 per regolare l'intensità della pressione. Il pulsante Quadrato serve invece per frenare: non é stato implementato invece il freno a mano, vista la natura arcade del gioco. Con il tasto Cerchio si utilizzano eventuali dispositivi speciali dell'Intercettore, come i sistemi di segnalazione laser satellitare (utili per lo svolgimento di molte missioni). Le armi montate sul mezzo sono divise in due categorie: quelle offensive, che vengono selezionate tramite il tasto L1 e attivate tramite R1 (mitragliatrici, missili e così via) e quelle difensive (olio, cortine fumogene) selezionabili con L2 e attivabili tramite R2. Ciascuna arma é fornita di un numero limitato di munizioni (compresa la mitragliatrice, che in origine presentava colpi infiniti) che andrà amministrato con cautela nel corso delle missioni. Una pressione sullo stick L3 attiva il puntamento automatico di alcuni armamenti, mentre il pulsante Triangolo accende o spenge lo specchietto retrovisore digitale (utilizzabile anche in modalità automatica, piuttosto pratica)
I comandi rispondono molto bene agli input del giocatore e basterà solamente qualche minuto di pratica per acquisire sufficiente familiarità col mezzo. L'unico difetto riscontrato in questo sistema di controllo riguarda l'implementazione del Turbo, attuabile tramite una rapida doppia pressione del tasto Croce: capiterà infatti di tanto in tanto di attivare questa opzione inavvertitamente, magari mentre si cerca di regolare la velocità dell'Intercettore tramite piccoli aggiustamenti sul tasto. Un altro aspetto leggermente discutibile riguarda il controllo della retromarcia, legato alla leva analogica da usare (premuta verso il basso) in coppia con l'acceleratore, anziché basato sul tasto del freno (come in Grand Theft Auto III, per esempio), che rimane inizialmente scomodo e poco intuitivo, ma si tratta di problemi largamente marginali. Coloro che non gradiscono la configurazione analogica dei comandi possono comunque dilettarsi con il caro vecchio pad digitale, sebbene in questo caso il puntamento delle armi debba venire effettuato tramite la pressione verso l'alto dello stesso pad che risulta leggermente più scomoda
Il sistema di controllo utilizzato in Spy Hunter é molto lineare ma abbastanza completo. Il tasto Croce serve per accelerare, e supporta le peculiarità analogiche del Dual Shock 2 per regolare l'intensità della pressione. Il pulsante Quadrato serve invece per frenare: non é stato implementato invece il freno a mano, vista la natura arcade del gioco. Con il tasto Cerchio si utilizzano eventuali dispositivi speciali dell'Intercettore, come i sistemi di segnalazione laser satellitare (utili per lo svolgimento di molte missioni). Le armi montate sul mezzo sono divise in due categorie: quelle offensive, che vengono selezionate tramite il tasto L1 e attivate tramite R1 (mitragliatrici, missili e così via) e quelle difensive (olio, cortine fumogene) selezionabili con L2 e attivabili tramite R2. Ciascuna arma é fornita di un numero limitato di munizioni (compresa la mitragliatrice, che in origine presentava colpi infiniti) che andrà amministrato con cautela nel corso delle missioni. Una pressione sullo stick L3 attiva il puntamento automatico di alcuni armamenti, mentre il pulsante Triangolo accende o spenge lo specchietto retrovisore digitale (utilizzabile anche in modalità automatica, piuttosto pratica)
I comandi rispondono molto bene agli input del giocatore e basterà solamente qualche minuto di pratica per acquisire sufficiente familiarità col mezzo. L'unico difetto riscontrato in questo sistema di controllo riguarda l'implementazione del Turbo, attuabile tramite una rapida doppia pressione del tasto Croce: capiterà infatti di tanto in tanto di attivare questa opzione inavvertitamente, magari mentre si cerca di regolare la velocità dell'Intercettore tramite piccoli aggiustamenti sul tasto. Un altro aspetto leggermente discutibile riguarda il controllo della retromarcia, legato alla leva analogica da usare (premuta verso il basso) in coppia con l'acceleratore, anziché basato sul tasto del freno (come in Grand Theft Auto III, per esempio), che rimane inizialmente scomodo e poco intuitivo, ma si tratta di problemi largamente marginali. Coloro che non gradiscono la configurazione analogica dei comandi possono comunque dilettarsi con il caro vecchio pad digitale, sebbene in questo caso il puntamento delle armi debba venire effettuato tramite la pressione verso l'alto dello stesso pad che risulta leggermente più scomoda