Spy Hunter
di
TECNOLOGIE SEGRETE
Gli sviluppatori di Midway sembrano entrati in buona sintonia col monolito nero di Sony e la buona realizzazione tecnica di Spy Hunter lo dimostra. Ferma restando la distanza notevole tra la grafica di questo videogame e quella di Gran Turismo 3: A-Spec (punto di riferimento obbligato per i vari racing game), non si può fare a meno di apprezzare una resa visiva pulita e abbastanza fluida, priva di evidenti difetti grafici (salvo forse qualche problema con gli oggetti che compaiono all'orizzonte). Ottima é la definizione grafica dei percorsi nel gioco, molto vari tra loro e ottimamente caratterizzati sia nell'ambientazione sia nel gran numero di oggetti presenti. La definizione delle texture lascia di tanto in tanto adito a qualche dubbio, ma in generale anche questo aspetto riesce a convincere il giocatore del buon lavoro svolto dai programmatori, le cui maggiori colpe sono legate ad alcuni brevi e sporadici rallentamenti che avvengono in situazioni particolarmente affollate del gioco. Nelle sezioni in cui é presente dell'acqua si lasciano ammirare delle ottime trasparenze e soprattutto alcuni splendidi riflessi della zona circostante, tutti implementati senza riscontri negativi sul frame rate (di media ancorato sui 30 fotogrammi al secondo). Sempre in relazione all'acqua nel gioco é possibile apprezzare una simulazione in tempo reale delle onde lasciate dai vari natanti, abbastanza realistica e gradevole (con tanto di ripercussioni fisiche sulla stabilità del proprio mezzo), ulteriore conferma della cura riposta nella grafica del gioco. Peccato per una certa spigolosità di alcune vetture e per la scarsa qualità di certe esplosioni, che potevano essere realizzate in maniera più convincente. Molto buono é il sonoro di SpyHunter, composto da musiche di chiara ispirazione "Bondiana" (che in effetti calzano a pennello) e condito da un gran numero di discreti effetti sonori
DEFINITIVAMENTE
Insomma, il lavoro che si cela dietro questo remake di Spy Hunter é di buona qualità e ha portato alla nascita di un videogame di elevato valore che si integra bene nella lineup attuale di giochi per PlayStation 2. Ciononostante, Spy Hunter non é un gioco per tutti, ma é chiaramente dedicato ad una precisa fascia di videogiocatori: coloro, cioé, che ancora apprezzano uno schema di gioco così lineare e spensierato, senza cercare necessariamente una trama impegnativa o una simulazione realistica. In altre parole, giocatori che accettano di portare in casa un videogame che avrebbe probabilmente trovato spazio in sala giochi, data la sua natura chiaramente arcade e il suo stile di gioco apparentemente obsoleto. Persone che si sono divertite molto con giochi come Hydro Thunder e che magari hanno sul proprio curriculum videoludico titoli come Road Blasters. Per tutti costoro si tratta di un gioco da acquistare senza troppi ripensamenti, nonostante il numero di missioni relativamente basso (quattordici più alcune aggiunte da sbloccare), poiché tenderebbero probabilmente a giocarlo più e più volte, come avrebbero fatto in sala giochi. Tutti gli altri farebbero invece bene a pensare bene prima di spendere i soldi, ed eventualmente dovrebbero prima provare il gioco. La longevità di Spy Hunter appare dunque molto soggettiva, ma é comunque attestabile su livelli discreti grazie a missioni abbastanza impegnative (specie dalla nona in poi) e a obbiettivi secondari (come la raccolta degli odiosi Sat-Com, dispositivi nascosti in locazioni difficilmente raggiungibili nei percorsi), specie se paragonata alla scandalosa brevità di molti videogame comparsi ultimamente sul mercato di PlayStation 2. Menzione finale per la modalità multiplayer del gioco, che permette a due giocatori di sfidarsi a bordo di altrettanti Intercettori: un'aggiunta che diverte poco e che é anche afflitta da un notevole calo di prestazioni del motore grafico, e come tale poco significativa. Spazio al commento dunque per un giudizio finale su questo gradito ma controverso ritorno di Spy Hunter sulle scene.
Gli sviluppatori di Midway sembrano entrati in buona sintonia col monolito nero di Sony e la buona realizzazione tecnica di Spy Hunter lo dimostra. Ferma restando la distanza notevole tra la grafica di questo videogame e quella di Gran Turismo 3: A-Spec (punto di riferimento obbligato per i vari racing game), non si può fare a meno di apprezzare una resa visiva pulita e abbastanza fluida, priva di evidenti difetti grafici (salvo forse qualche problema con gli oggetti che compaiono all'orizzonte). Ottima é la definizione grafica dei percorsi nel gioco, molto vari tra loro e ottimamente caratterizzati sia nell'ambientazione sia nel gran numero di oggetti presenti. La definizione delle texture lascia di tanto in tanto adito a qualche dubbio, ma in generale anche questo aspetto riesce a convincere il giocatore del buon lavoro svolto dai programmatori, le cui maggiori colpe sono legate ad alcuni brevi e sporadici rallentamenti che avvengono in situazioni particolarmente affollate del gioco. Nelle sezioni in cui é presente dell'acqua si lasciano ammirare delle ottime trasparenze e soprattutto alcuni splendidi riflessi della zona circostante, tutti implementati senza riscontri negativi sul frame rate (di media ancorato sui 30 fotogrammi al secondo). Sempre in relazione all'acqua nel gioco é possibile apprezzare una simulazione in tempo reale delle onde lasciate dai vari natanti, abbastanza realistica e gradevole (con tanto di ripercussioni fisiche sulla stabilità del proprio mezzo), ulteriore conferma della cura riposta nella grafica del gioco. Peccato per una certa spigolosità di alcune vetture e per la scarsa qualità di certe esplosioni, che potevano essere realizzate in maniera più convincente. Molto buono é il sonoro di SpyHunter, composto da musiche di chiara ispirazione "Bondiana" (che in effetti calzano a pennello) e condito da un gran numero di discreti effetti sonori
DEFINITIVAMENTE
Insomma, il lavoro che si cela dietro questo remake di Spy Hunter é di buona qualità e ha portato alla nascita di un videogame di elevato valore che si integra bene nella lineup attuale di giochi per PlayStation 2. Ciononostante, Spy Hunter non é un gioco per tutti, ma é chiaramente dedicato ad una precisa fascia di videogiocatori: coloro, cioé, che ancora apprezzano uno schema di gioco così lineare e spensierato, senza cercare necessariamente una trama impegnativa o una simulazione realistica. In altre parole, giocatori che accettano di portare in casa un videogame che avrebbe probabilmente trovato spazio in sala giochi, data la sua natura chiaramente arcade e il suo stile di gioco apparentemente obsoleto. Persone che si sono divertite molto con giochi come Hydro Thunder e che magari hanno sul proprio curriculum videoludico titoli come Road Blasters. Per tutti costoro si tratta di un gioco da acquistare senza troppi ripensamenti, nonostante il numero di missioni relativamente basso (quattordici più alcune aggiunte da sbloccare), poiché tenderebbero probabilmente a giocarlo più e più volte, come avrebbero fatto in sala giochi. Tutti gli altri farebbero invece bene a pensare bene prima di spendere i soldi, ed eventualmente dovrebbero prima provare il gioco. La longevità di Spy Hunter appare dunque molto soggettiva, ma é comunque attestabile su livelli discreti grazie a missioni abbastanza impegnative (specie dalla nona in poi) e a obbiettivi secondari (come la raccolta degli odiosi Sat-Com, dispositivi nascosti in locazioni difficilmente raggiungibili nei percorsi), specie se paragonata alla scandalosa brevità di molti videogame comparsi ultimamente sul mercato di PlayStation 2. Menzione finale per la modalità multiplayer del gioco, che permette a due giocatori di sfidarsi a bordo di altrettanti Intercettori: un'aggiunta che diverte poco e che é anche afflitta da un notevole calo di prestazioni del motore grafico, e come tale poco significativa. Spazio al commento dunque per un giudizio finale su questo gradito ma controverso ritorno di Spy Hunter sulle scene.