Spy Toy
di
Paolo Mulas
L'Eye Toy è certamente una delle periferiche più apprezzate di questa generazione, ma tranne lo sperimentale Antigrav, tutti i titoli compatibili con la suddetta telecamera sono stati fino ad ora limitati a raccolte di minigiochi dai risultati non sempre soddisfacenti. Questa volta, lo studio londinese di Sony (già responsabile della serie Play) prova a fare le cose in grande con Spy Toy, un titolo che vorrebbe unire le potenzialità della videocamera con atmosfere degne di un'avventura spionistica. La modalità principale, ci vedrà impegnati nei panni di un novello agente segreto della Sia (Strategic intelligence agency), appena arruolato per sventare la minaccia criminale del folle di turno, estremamente smanioso di conquistare il mondo. Una trama decisamente modesta e banale che altro non è che un mero collante per unire le varie missioni.
Proprio queste ultime sono in realtà costituite da alcuni semplici minigiochi che dovrebbero emulare alcune delle situazioni tipiche che deve affrontare una spia. Dovremo per esempio ricostruire l'identikit dei vari ricercati (al fine di poterli confrontare con quelli presenti nel database) selezionando la parti facciali corrispondenti, oppure recuperare dei codici di sicurezza manipolando e facendo roteare una sorta di cubo e fermandone il movimento in modo da poter visualizzare la faccia contrassegnata dal simbolo corretto. In quasi tutti i minigiochi inoltre vi sono dei limiti di tempo e in caso d'errore scatteranno delle penalità da scontare appunto sotto forma di "taglio" dei secondi. Come la maggior parte dei giochi compatibili con Eye Toy, dovremo fare a meno del joypad come sistema di controllo a favore dell'utilizzo del nostro corpo, principalmente in questo caso degli arti superiori. Questa scelta appare azzeccata soprattutto in alcuni mini game, primo fra tutti il paracadutismo: in questa prova grazie ad un preciso e coordinato movimento delle braccia, saremo in grado di controllare la direzione e la velocità della caduta, in modo da atterrare "dolcemente" sull'obbiettivo prefissato. Se nelle prime sessioni di gioco l'esperienza con Spy Toy si fa sicuramente apprezzare per i già citati spunti originali, già dopo poco tempo iniziano ad emergere gli evidenti limiti del prodotto.
Innanzi tutto la difficoltà delle prove in questioni è davvero eccessivamente ridotta ed ha come unica giustificazione il fatto che si tratti di un prodotto destinato ad i giocatori più piccoli, ciò non toglie però che vi siano alcuni passaggi frustranti; fallite in un minigioco e sarete costretti a ricominciare dal principio l'intera missione. Un altro grave difetto è da imputarsi all'esiguo numero di missioni disponibili e soprattutto ai pochi minigame presenti che si ripresenteranno più volte nel corso dell'avventura. Ad ovviare alla brevità dell'avventura in singolo non può intervenire purtroppo nemmeno la modalità multigiocatore, da sempre una delle una delle chiavi vincenti dei titoli per Eye Toy, che in questo titolo è inspiegabilmente assente.
Spy Toy è comunque dotato d'alcune caratteristiche secondarie tutto sommato interessanti; per esempio per accedere al proprio profilo salvato sarà necessario farsi riconoscere dalla telecamera e digitare il personale codice segreto (ciò impedirà dunque l'accesso ai nostri dati da parte d'altre persone), si potranno registrare brevi filmati, ed inoltre si potrà attivare una sorta di modalità sicurezza che sarà in grado di rilevare (e di filmare) eventuali "intrusi" che entreranno nel raggio d'azione della videocamera. Ci chiediamo solamente quanto persone abbiano la possibilità di lasciare accesa senza giocare la propria console.
Passando ad analizzare il gioco nei suoi aspetti tecnici, bisogna ancora una volta ripetere il solito discorso relativo ad i prodotti Eye Toy, dove la quasi totalità dello schermo è occupata dalla riproduzione del giocatore; comunque le varie schermate sono piuttosto leggibili e la risoluzione dell'immagine è piuttosto elevata. Discorso più o meno analogo per il sonoro, tutto il gioco è interamente doppiato anche in italiano, mentre le musiche sono purtroppo piuttosto anonime.
Dopo Play 3, dobbiamo purtroppo registrare un altro passo falso dei London Studios; nonostante alcune caratteristiche decisamente interessanti ed alcuni minigiochi divertenti, Spy Toy non è un prodotto dotato della varietà, della longevità e soprattutto della profondità necessaria per raggiungere la sufficienza.
Proprio queste ultime sono in realtà costituite da alcuni semplici minigiochi che dovrebbero emulare alcune delle situazioni tipiche che deve affrontare una spia. Dovremo per esempio ricostruire l'identikit dei vari ricercati (al fine di poterli confrontare con quelli presenti nel database) selezionando la parti facciali corrispondenti, oppure recuperare dei codici di sicurezza manipolando e facendo roteare una sorta di cubo e fermandone il movimento in modo da poter visualizzare la faccia contrassegnata dal simbolo corretto. In quasi tutti i minigiochi inoltre vi sono dei limiti di tempo e in caso d'errore scatteranno delle penalità da scontare appunto sotto forma di "taglio" dei secondi. Come la maggior parte dei giochi compatibili con Eye Toy, dovremo fare a meno del joypad come sistema di controllo a favore dell'utilizzo del nostro corpo, principalmente in questo caso degli arti superiori. Questa scelta appare azzeccata soprattutto in alcuni mini game, primo fra tutti il paracadutismo: in questa prova grazie ad un preciso e coordinato movimento delle braccia, saremo in grado di controllare la direzione e la velocità della caduta, in modo da atterrare "dolcemente" sull'obbiettivo prefissato. Se nelle prime sessioni di gioco l'esperienza con Spy Toy si fa sicuramente apprezzare per i già citati spunti originali, già dopo poco tempo iniziano ad emergere gli evidenti limiti del prodotto.
Innanzi tutto la difficoltà delle prove in questioni è davvero eccessivamente ridotta ed ha come unica giustificazione il fatto che si tratti di un prodotto destinato ad i giocatori più piccoli, ciò non toglie però che vi siano alcuni passaggi frustranti; fallite in un minigioco e sarete costretti a ricominciare dal principio l'intera missione. Un altro grave difetto è da imputarsi all'esiguo numero di missioni disponibili e soprattutto ai pochi minigame presenti che si ripresenteranno più volte nel corso dell'avventura. Ad ovviare alla brevità dell'avventura in singolo non può intervenire purtroppo nemmeno la modalità multigiocatore, da sempre una delle una delle chiavi vincenti dei titoli per Eye Toy, che in questo titolo è inspiegabilmente assente.
Spy Toy è comunque dotato d'alcune caratteristiche secondarie tutto sommato interessanti; per esempio per accedere al proprio profilo salvato sarà necessario farsi riconoscere dalla telecamera e digitare il personale codice segreto (ciò impedirà dunque l'accesso ai nostri dati da parte d'altre persone), si potranno registrare brevi filmati, ed inoltre si potrà attivare una sorta di modalità sicurezza che sarà in grado di rilevare (e di filmare) eventuali "intrusi" che entreranno nel raggio d'azione della videocamera. Ci chiediamo solamente quanto persone abbiano la possibilità di lasciare accesa senza giocare la propria console.
Passando ad analizzare il gioco nei suoi aspetti tecnici, bisogna ancora una volta ripetere il solito discorso relativo ad i prodotti Eye Toy, dove la quasi totalità dello schermo è occupata dalla riproduzione del giocatore; comunque le varie schermate sono piuttosto leggibili e la risoluzione dell'immagine è piuttosto elevata. Discorso più o meno analogo per il sonoro, tutto il gioco è interamente doppiato anche in italiano, mentre le musiche sono purtroppo piuttosto anonime.
Dopo Play 3, dobbiamo purtroppo registrare un altro passo falso dei London Studios; nonostante alcune caratteristiche decisamente interessanti ed alcuni minigiochi divertenti, Spy Toy non è un prodotto dotato della varietà, della longevità e soprattutto della profondità necessaria per raggiungere la sufficienza.
Spy Toy
5
Voto
Redazione
Spy Toy
Giunto con delle premesse piuttosto interessanti (unire i minigiochi che contraddistinguono la stragrande maggioranza delle produzioni Eye Toy con un'avventura di taglio spionistico), Spy Toy delude purtroppo nella sua versione finale, difettando in varietà (troppo poche le sfide proposte che tra l'altro si ripeteranno nel corso delle missioni), della longevità (anche a causa della mancanza di una modalità multigiocatore) e soprattutto profondità.