Nel periodo prenatalizio dello scorso anno, in mezzo alla valanga di giochi usciti per PlayStation, non passò sicuramente inosservato Spyro The Dragon. Il titolo, prodotto da Sony stessa, riuscì ad accaparrarsi i plausi della critica, grazie ad un ottima realizzazione tecnica, e il favore del pubblico, molto probabilmente per la simpatia del draghetto protagonista, Spyro. Era prevedibilissimo che un personaggio così carismatico venisse sfruttato per una nuova avventura. Il tenero mostriciattolo torna quindi alla carica, pompato più che mai da un martellante spot televisivo che sicuramente avrà destato almeno un po' della vostra attenzione Quando rimane inattivo per un po' di tempo, Spyro si volta verso il giocatore per richiamarne l'attenzione... non è tenerissimo? Spyro 2: Gateway To Glimmer si presenta senza inibizione alcuna come seguito del titolo che tanto successo ottenne lo scorso anno. Non c'é da meravigliarsi, quindi, se ad una prima occhiata il gioco appare pressoché identico al suo prequel. Molto spesso si tiene troppo in considerazione la scarsa originalità di un titolo e si finisce per penalizzare in fase di giudizio, forse con un pizzico di superficialità, lavori talvolta pregiatissimi; tutto ciò per il semplice fatto di trovare in un gioco poche innovazioni rispetto ad altri esponenti del genere o a episodi precedenti della stessa serie Ma procediamo con ordine. Spyro 2: Gateway To Glimmer é una moderna platform adventure, con tutte le caratteristiche tipiche di questo genere di giochi, dall'aspetto buffo dei vari personaggi alla trama fiabesca che giustifica tutto ciò che c'é da fare durante il gioco. L'universo in cui Spyro si trova suo malgrado trasportato all'inizio del gioco é diviso in mondi, ciascuno dei quali racchiude una serie di livelli. La libertà d'azione concessa al giocatore é pressoché totale, visto che é possibile spostarsi di livello in livello ed esplorare le zone dei vari mondi nell'ordine che più si preferisce. Viaggiando di livello in livello il giocatore ha il compito di guidare Spyro alla raccolta delle gemme disseminate un po' ovunque. Grazie alle gemme é possibile concludere diversi tipi di affari con alcuni personaggi secondari del gioco (i cosiddetti ricconi). In cambio di un numero variabile di gemme il riccone di turno sarà in grado di insegnare a Spyro una nuova abilità o di far sì che il draghetto acceda a passaggi prima nascosti. Oltre alle gemme, in ciascuna zona di un mondo c'é da recuperare un talismano. Raccogliere tutti i talismani di un mondo permette a Spyro di affrontare l'immancabile boss di fine mondo e di passare così al livello successivo. Numerosissime sono poi le avventure secondarie a cui Spyro può prendere parte decidendo di aiutare gli abitanti dei vari posti esplorati. Per ciascuna avventura risolta Spyro riceve in cambio una sfera. Collezionare sfere serve ad aprire portali magici che danno accesso a nuove zone. La varietà di queste sottomissioni é veramente notevole: sezioni puramente arcade, puzzle, giochi di precisione, piccole cacce al tesoro sono solo alcuni esempi delle sottoquest che vengono proposte a Spyro durante il corso dell'avventura principale. Anche la difficoltà delle miniavventure varia da caso a caso e viene indicata al giocatore nel momento in cui si decide di accettare l'incarico. Come per tutto il resto del gioco, anche per quanto riguarda le avventure secondarie non esiste nessun ordine prestabilito e spetta al giocatore decidere quale avventura affrontare prima e quale rimandare ad un secondo momento. Le cose da fare vi sembrano tante? Niente paura, ce n'é ancora di più! In ogni sottomondo Spyro ha la possibilità di rendere più efficiente una sua abilità principale (che sia il salto, la fiammata o la carica, per maggiori informazioni vedi box sulle abilità) grazie a degli appositi potenziatori. Per attivare questi ultimi é però necessario eliminare un certo numero di nemici, variabile da livello a livello. Come avrete avuto modo di constatare leggendo fin qui, tutto ciò che é possibile fare in questo gioco ha un fine ed é legato in qualche modo alla trama principale. Insomma, niente di quello che si può trovare nei vari mondi é lì per caso. Persino gli innocui animaletti che popolano gli strani luoghi in cui Spyro opera hanno una loro funzione: quella di essere... ehm... arrostiti per dare energia alla libellula che accompagna il protagonista durante tutta l'avventura. La funzione di questa libellula é quella che in genere spetta alla più classica barra di energia. Più é luminosa la libellula, migliore é lo stato di salute di Spyro
Non c'è dubbio: ci si trova di fronte a uno dei titoli meglio realizzati per la console Sony. Il lavoro svolto da Insomniac è encomiabile sotto tutti i punti di vista. Grafica spettacolare, sonoro più che decente e giocabilità ad altissimi livelli fanno di Spyro 2: Gateway to Glimmer probabilmente il miglior platform in assoluto mai prodotto per PlayStation. Innovazioni apportate al genere? Zero. Importanza che la mancanza di originalità può avere di fronte ad una realizzazione di questo tipo? Meno di zero. Diciamocelo chiaramente: se un titolo si lascia giocare come pochi altri, se è addirittura sorprendente per quanto riguarda alcuni aspetti, su tutti quello grafico, che importa se le innovazioni sono poche? Del resto il primo Spyro era già un gioco di tutto rispetto. Questo secondo episodio, che ne ha leggermente migliorato alcune caratteristiche, non può che essere straconsigliato a tutti gli amanti delle platform adventures e a chiunque sia in cerca di un titolo giocabilissimo, godibile e piacevole da guardare. La cosa che più fa piacere mentre si gioca a Spyro 2 è quella bellissima sensazione di avere sempre qualcosa da fare. In questo gioco non si rischia mai di rimanere con le mani in mano, le cose da fare contemporaneamente sono sempre almeno una decina. Allo stesso tempo non si rischia neanche di perdersi tra le varie cose da portare a termine, visto che uno strumento azzeccatissimo come quello del libro guida è stato opportunamente inserito nel gioco. Spyro 2 è destinato a fare breccia anche nel cuore dei giocatori più giovani, vista la caratterizzazione tenero-comica dei protagonisti e la sensazione fiabesca che pervade tutta l'avventura. Inutile dire, però, che la realizzazione tecnica sopraffina e (ci si ripete, lo so, ma è così) la gustosissima giocabilità di questo titolo renderebbe bambino anche il più svezzato dei videogiocatori. Da evitare solo per coloro che non hanno apprezzato il primo titolo o che l'hanno giocato da poco e adesso hanno voglia di qualcosa di diverso. Tutti gli altri farebbero bene ad accaparrarsi una copia di questo gioco.
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