Spyro 2: Gateway to Glimmer
di
Passando ad analizzare l'aspetto estetico del gioco, c'é subito da sottolineare come anche qui sia cambiato poco rispetto al precedente episodio della saga. Gli effetti sonori sono nella norma, le musiche forse un po' anonime. La parte migliore del sonoro é senz'altro quella del parlato, interamente tradotto in Italiano. I dialoghi piuttosto ridicoli (ma sempre chiari e funzionali) e le simpatiche vocine dei vari personaggi secondari non saranno da oscar, ma riescono in più di un caso a strappare un sorriso al giocatore. La grafica, infine, é sicuramente la cosa migliore del gioco. Lo stile adottato nel disegnare i luoghi lascia spesso a bocca aperta e guardare Spyro, le cui animazioni sono veramente ben fatte, volteggiare tra quei bellissimi e variegati paesaggi può far sorgere il dubbio che il gioco non stia girando su una PlayStation, ma su una macchina più potente. Il design dei livelli non é solo un piacere per gli occhi, ma anche un punto a favore della giocabilità, visto che le strutture abbastanza complesse che fanno da sfondo alle azioni del draghetto (i livelli si estendono molto piacevolmente sia in orizzontale che in verticale, dimostrando la sagacia dei level designer nello sfruttare la terza dimensione) permettono una certa varietà di situazioni. Pure l'aspetto grafico dei vari personaggi (anch'esso molto simpatico) non é fine a se stesso, essendo integrato con l'ambiente a cui i personaggi appartengono e perfettamente in tono con le abilità da questi possedute. Non mancano poi alcuni tocchi di classe veramente pregevoli, frutto di uno straordinario lavoro per quanto riguarda l'illuminazione in tempo reale di alcune zone esplorate da Spyro. E anche qui, sembra incredibile, non si tratta di puro sfoggio di capacità tecnica, visto che anche la più piccola lampada accesa da Spyro ha quantomeno un ruolo nella soluzione di una miniquest
Forse lo scotto di tutta questa bellezza (che, é bene sottolinearlo, non inficia minimamente sul frame rate sempre costante del gioco) é pagato un po' dalla telecamera che, pur comportandosi benissimo in quasi tutte le fasi di gioco, presenta un fastidioso rallentamento nel momento in cui deve stabilizzarsi quando il protagonista é fermo. Si tratta, in ogni caso, di una cosa trascurabilissima che non intacca neanche lontanamente la giocabilità del titolo.
Forse lo scotto di tutta questa bellezza (che, é bene sottolinearlo, non inficia minimamente sul frame rate sempre costante del gioco) é pagato un po' dalla telecamera che, pur comportandosi benissimo in quasi tutte le fasi di gioco, presenta un fastidioso rallentamento nel momento in cui deve stabilizzarsi quando il protagonista é fermo. Si tratta, in ogni caso, di una cosa trascurabilissima che non intacca neanche lontanamente la giocabilità del titolo.