Spyro: enter the Dragonfly

Spyro enter the Dragonfly
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Spyro: enter the Dragonfly

Per quel che concerne la giocabilità, le cose non sono cambiate dagli altri capitoli, tanto che le novità sono rasenti lo zero. La linearità è il fattore comune a ogni livello di gioco, tranne quelli in cui dovrete sconfiggere i nemici a bordo di vari mezzi: in altri saranno presenti dei mini-giochi, il cui totale dovrebbe superare la quindicina. I livelli invece sono 25, ma una decina di ore di gioco saranno sufficienti per portare a termine tutta l'avventura.

Tra le altre imperfezioni presenti in questo prodotto, vanno sicuramente menzionate un'IA dei nemici veramente poco curata, e anche una caratterizzazione degli stessi quasi comica, nonché il livello generale di difficoltà, davvero basso. Spyro riprende una meccanica di gioco datata, che sebbene avesse trovato un buon sviluppo negli altri capitoli, in questo proprio non riesce a decollare.

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Va comunque preso atto del fatto che Spyro prevedeva una meccanica di gioco davvero azzeccata che se fosse stata stravolta, avrebbe di certo fatto storcere il naso agli amanti della serie: purtroppo però a nostro avviso, la scelta dei programmatori non è risultata vincente. Anche dal punto di vista dei comandi le cose non sono cambiate, e le azioni fattibili sono più o meno sempre le stesse, con qualche aggiunta di poco conto. Ora Spyro oltre il fuoco può sputare delle bolle o energia elettrica, ma è ben poca cosa rispetto al rinnovamento che ci si aspettava.

D'altro canto questo gioco ha dalla sua anche dei pregi: andare a trovarli nel motore grafico è praticamente inutile, perché i difetti da cui è minato lo rovinano oltremodo, ma bisogna tenere conto anche di altri fattori. Innanzitutto il gioco è completamente in italiano, dal parlato alle scritte, e poi la facilità nel portarlo a termine potrebbe far veramente comodo a un utenza decisamente più giovanile: anche i puzzle alla fine risultano parecchio facili, e difficilmente capiterà di rimanere bloccati nella stessa locazione. L'apprendimento dei comandi poi è semplice e veloce, e già dopo una quindicina di minuti saremo in grado di comandare a dovere il nostro draghetto, complice un numero di azioni fattibili ridotto all'osso. In più Spyro è sempre un buon personaggio, piacevole e carismatico, per questo i fan della serie potrebbero chiudere l'occhio su parecchi dei difetti presenti.

Per chiudere, direi che Spyro: enter the Dragonfly non è un prodotto da buttare via. Dai fan della serie potrebbe anche essere apprezzato, ma il rammarico consiste nel fatto che ci si aspettava molto di più da questo titolo: riprovaci Spyro!

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Spyro: enter the Dragonfly
5

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Redazione

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Spyro: enter the Dragonfly

Una barca alla deriva, pare questa la serie di Spyro che dopo un inizio entusiasmante è caduta in basso con quest'ultima versione che va a toccare il fondo. Purtroppo, è il caso di dirlo, non ci saremmo mai aspettati un prodotto simile, non perché faccia gridare allo scandalo, bensì perché questa serie ci ha abituati a ben altro. La meccanica di gioco è datata, ma questo non sarebbe un male, sempre se la realizzazione tecnica non fosse costellata di difetti quanto mai evidenti: un frame rate basso, collisioni approssimative e un'IA dei nemici modellata troppo sulla giovane età degli utenti a cui Spyro è dedicato. Senza dimenticare poi dei tempi di caricamento davvero troppo lunghi. Non ci rimane quindi che indirizzare questo gioco a un pubblico molto giovanile, vista sia la facilità consistente nel portarlo a termine, sia la durata stessa del gioco: una decina di ore scarse.

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