Spyro: Year of the Dragon

di Redazione Gamesurf
UN DRAGHETTO PIENO DI RISORSE
Una volta presentati i nostri compagni di avventure, non ci resta che parlare del vero protagonista del gioco che probabilmente é una delle poche cose che ci sono state lasciate in eredità fin dal primo episodio senza alcuna modifica o quasi. Infatti il giovane drago avrà a sua disposizione la classica fiammata, la divertente cornata (ottima, come al solito, per travolgere i nemici), la carica, la planata e il salto, ma (novità decisamente gradita) anche la possibilità di nuotare e di arrampicarsi (che in Spyro 2: Ripto's Rage andavano "acquistate" dal Riccone). Detto questo possiamo iniziare a descrivere il gioco sotto un'ottica leggermente più tecnica per dire che sicuramente una delle caratteristiche migliori di Spyro: Year of the Dragon é sicuramente la longevità. Infatti per completare il gioco dovremo affrontare ben 37 livelli, raggruppati in cinque locazioni, alcuni dei quali molto più lunghi di quanto siamo stati abituati a vedere nei capitoli precedenti

LA PLAYSTATION SPUTAFUOCO
Come ormai é noto nella saga di Spyro, la grafica mette a dura prova la vecchia PlayStation attestandosi su standard decisamente elevati e presentando persino qualche lieve miglioramento specie in fatto di fluidità, che rimane ottima anche quando ci si trova circondati da nemici. Un altro elogio da fare all'equipe degli Insomniac Games riguarda la realizzazione di textures degli oggetti e degli stessi personaggi ancora più dettagliate rispetto ai precedenti capitoli, che quindi contribuiscono ad arricchire il gioco con un pizzico di dettaglio. Un orizzonte lontanissimo e forme dolci, colori vivaci e soft allo stesso tempo rendono ancora una volta da sogno l'atmosfera di questo gioco. Deliziosa é anche la colonna sonora che vede fianco a fianco effetti sonori simpatici e belle musiche, dello stesso autore che ha curato le melodie dei due precedenti capitoli
Ultimo "dettaglio" é relativo al doppiaggio interamente in italiano che, curato in maniera eccellente dalla divisione italiana di Sony Computer Interactive, sarà sicuramente in grado di stupirci e di strapparci un sorriso grazie agli accenti dialettali di alcuni dei personaggi con cui ci troveremo a parlare.