Stalingrad

Stalingrad
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Febbraio 1943. A Stalingrado si fermò l' avanzata della sanguinosa macchina da guerra nazista. La tenacia dell' esercito sovietico impedì alla Whermacht di proseguire il suo cammino verso i pozzi petroliferi del Caucaso e, soprattutto, dimostrò agli alleati che l' esercito tedesco non era imbattibile. In molti pensano che lo scacco di Stalingrado sia stato la vera svolta della guerra, e tra questi ci sono gli sviluppatori della DTFGames che ci ripropongono, con questo"Stalingrad", una ricostruzione il più possibile fedele a quanto accaduto tra l ';agosto del ';42 e il febbraio del '43. Sette mesi di estenuante battaglia trasposti con una cura al limite del maniacale in uno strategico in tempo reale che pur non sfoggiando una grafica tridimensionale mozzafiato (ripropone il motore grafico di Blitzkrieg) riesce comunque ad affascinare sia per la sua complessità tattica sia per il realismo delle missioni.

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LA PRESA DI .. "STALINGRAD"
Stalingrad ci permette di vestire i panni dello Whermacht tedesco o quelli dell' Armata Rossa sovietica. In entrambi i casi dovremo affrontare ben 43 missioni di cui 7 segrete che si potranno sbloccare solo ed esclusivamente completando precisi obiettivi. Ogni singola campagna ci verrà descritta con grande dovizia di particolari all' inizio di ciascuna missione grazie anche all'utilizzo di mappe particolareggiate che ripropongono i movimenti strategici dei due eserciti dell' epoca. Successivamente, dopo aver superato la fase "briefing", ci ritroveremo subito immersi nell' atmosfera bellica a decidere le strategie delle manovre d' attacco alla città o a spezzare l' assedio nemico, a seconda dello schieramento scelto. L'approccio strategico utilizzato per Stalingrad, differisce notevolmente da quanto visto in classici dell'RTS quali Command & Conquer o Red Alert, dove tattica e azione trovavano una giusta compensazione all'interno dello "scacchiere". Stalingrad, al contrario, tende ad esaltare il lato tattico-strategico del gioco, senza scendere a compromessi con le componenti più action.

Altamente sconsigliato, quindi, mandare allo sbaraglio un nostro contingente senza prima aver valutato i probabili spostamenti del nostro nemico, poiché le perdite potrebbero essere subito disastrose. L'esercito contro cui ci scontreremo ci attaccherà sistematicamente nei nostri punti deboli (o quelli che lasceremo più scoperti) senza mai smettere la difesa dell' obiettivo che noi assedieremo. Inoltre la totale assenza di risorse da accumulare (anche se alcune volte si possono ottenere dei rifornimenti da appositi camion) per avere nuovi contingenti a supporto di quelli iniziali, mette il giocatore di fronte a delle scelte tattico/belliche da ponderare sempre con la massima cautela. Il realismo nel titolo della Black Bean, come subito si evidenzia nelle prime battute di gioco, è portato ai massimi livelli. Non solo, infatti, gli spostamenti dei mezzi pesanti a supporto delle unità della fanteria e i vari appostamenti delle nostre truppe all' interno delle rovine dei palazzi della città a presidiare vie di passaggio obbligato risulteranno spesso strategicamente determinanti per il raggiungimento degli obiettivi finali, ma si dovrà anche e soprattutto tener conto della potenza di fuoco con cui andremo a scontrarci. I ragazzi della DTF infatti non si sono limitati a ricostruire solo gli eventi accaduti in quel sanguinoso periodo ma hanno tenuto conto anche delle reali caratteristiche delle armi e dei mezzi con cui e contro cui combatteremo. Ogni unità di guerra avrà infatti delle sue specifiche ben precise che tengono in consideazione lo spessore della corazza di ciascun carro armato fino alla potenza di fuoco della fanteria, non tutte abili, ad esempio, a poter abbattere un tank, poiché non tutte potranno disporre di armi anti-carro in grado di perforare le corazze dei cingolati nemici. Determinante sarà quindi la valutazione delle postazioni difensive, creando barriere con sacchi di sabbia o scavando trincee per il riparo dei nostri soldati, oltre che di assedio.


Come avrete capito, lo studio e la valutazione della posizione di tutte le unità, in Stalingrad, è fondamentale per la buona riuscita delle missioni. Un aspetto, l' ennesimo, che si rivela stupendamente coincidente con le reali strategie dell' epoca, ma anche un aspetto, questo, che sicuramente esalterà gli amanti del genere ma che difficilmente sarà digeribile per i neofiti. E' consigliato infatti prima di ogni sfida di operare dei salvataggi onde evitare di ritrovarsi a ricominciare da capo il completamento di una campagna per una sbagliata pianificazione strategica. Un gameplay decisamente ostico che cammina lungo una sottile linea di confine che divide il classico RTS dalla simulazione. Il motore grafico risulta essere di buona realizzazione tecnica (garanzia Blitzkrieg) e risponde egregiamente a tutte le richieste che uno strategico in tempo reale può esigere. Certo, non ci viene offerta una grafica tridimensionale (i poligoni sono esclusivamente riservati per i carri, gli automezzi e per gli effetti esplosivi), la prospettiva rimane fissa senza la possibilità né di zoomare né di ruotare il campo d' azione e di tutto questo sicuramente ne risente l' impatto scenico del prodotto, ma è anche vero che nella sua "bidimensionalità" ogni particolare è curato in maniera finissima.

Gli scenari sono ottimamente definiti, infondendo al giocatore la drammatica realtà dell' epoca, lo scrolling risulta rapidissimo e completamente assente ogni tipo di rallentamento in fasi di combattimento altamente affollate. Se volessimo invece trovare il pelo nell' uovo si potrebbe obiettare su una certa mancanza di definizione della fanteria, tanto quanto basta per far confondere, a volte, il giocatore nella scelta di unità piuttosto che altre nel momento in cui servono soldati con determinate specifiche d' assalto. Un altro neo abbastanza evidente è la mancanza del multiplayer. A nostro avviso un titolo così ben realizzato avrebbe necessariamente dovuto prevedere la possibilità di uno scontro quanto meno in una intranet fra due giocatori. Sotto il profilo audio Stalingrad regala degli ottimi attimi di adrenalina con una colonna sonora metal che precede e accompagna i combattimenti più cruciali, e avvolge il giocatore nell' atmosfera di quel tempo con effetti di comunicazione radio di ricezione nel momento in cui si impartiranno i vari comandi e con effetti d' ambiente decisamente in linea con la realtà dell' epoca. Abbiamo tra le mani, a conti fatti un titolo che non delude, nonostante un gameplay non propriamente user-friendly, più adatto forse ai puristi del genere e ai più smaliziati piuttosto che ai neofiti. Gli sviluppatori di casa DTFGames hanno comunque fatto un lavoro egregio proponendo un RTS talmente realistico sotto tutti gli aspetti strategici e storici che quasi si fatica a distinguerlo da una simulazione di guerra. E nonostante pesi l' assenza del multiplayer (speriamo che gli sviluppatori ci regalino un espansione che lo supporti quanto prima) il prodotto è caldamente consigliato sia ai veterani che ai neofiti ma a patto che questi ultimi siano armati - almeno all' inizio di una buona dose di santa pazienza.

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Stalingrad
7.5

Voto

Redazione

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Stalingrad

Un prodotto decisamente tosto sotto il punto di vista del gameplay ma dannatamente coinvolgente, specie se siete degli amanti del genere. La Black Bean, con Stalingrad, ci propone una trasposizione RTS della battaglia che si verificò alle porte della città sovietica, e che segnò in qualche modo il corso degli eventi della seconda Guerra Mondiale, con un accuratezza tale da far venire i brividi nonostante alcune piccole "defaillance". Un titolo strategico che esalterà i veterani e metterà a dura prova i nervi di chi comincia a muovere i primi passi su questo genere di prodotto, a causa una curva di apprendimento abbastanza elevata, ma che sicuramente non deluderà le attese di chi ne aspettava l' uscita.

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