Star Ocean The Second Story R: la recensione di un grande ritorno!
Square Enix tira a lucido uno dei migliori titoli di tri-Ace
Star Ocean: ritorno dal futuro!
Direttamente dal 1998, epoca della prima PlayStation, arriva Star Ocean The Second Story R, rifacimento dell'originale titolo targato Square Enix che, dal punto di vista del nome, oggi guadagna quella "R" come desinenza e lasciamo a voi la scelta del significato della lettera: sta per Remake? Rebirth? Reload? Poco importa, mentre quel che ci preme è scoprire se siamo davanti alla più becera operazione nostalgia o a un JRPG capace di rinverdire i propri fasti. L'unico modo per scoprirlo è indossare la tuta spaziale, salire sulla prima astronave disponibile, inserire la Velocità Smodata e leggere la nostra recensione di Star Ocean The Second Story R!
Nato dalle geniali e mai abbastanza economicamente supportate menti dello studio tri-Ace, il secondo capitolo della saga di Star Ocean è un classico gioco di ruolo giapponese, ma a differenza di molti altri titoli ha un combattimento in stile action, dove i protagonisti vengono trasportati in specifiche arene e si trovano a lottare contro mostri e avversari, con uno stile che ricorda molto i "tales of", non per nulla i tre fondatori dello studio tri-Aces (i Tre Assi, appunto) hanno iniziato lavorando al celebre marchio di Namco. La trama di Star Ocean The Second Story R, partendo nuovamente da uno spuntino sci-fi, ci porta vent'anni dopo la fine del primo episodio e questa volta avremo la possibilità di vivere la storia da due punti di vista, quello di Calude C. Kenny e quello di Rena. Claude è il figlio di Ronyx G. Kenny, il protagonista del primo capitolo ormai diventato ammiraglio della flotta interplanetaria.
Vivere con il continuo paragone con l'eroica carriera del padre è estremamente fastidioso per il nostro Claude, tanto che in uno dei vari tentativi di dimostrare il proprio valore, durante l'esplorazione di un pianeta sconosciuto, finisce per ostentare talmente tanto coraggio da peccare di imprudenza, con l'unico risultato di finire risucchiato da un portale che lo fa risvegliare su Expel, un pianeta dove la tecnologia sembra essere rimasta al nostro medioevo, ma dove esistono poteri magici. Appena ripreso conoscenza, Claude si ritroverà immediatamente a dover soccorrere Rena, ragazza del luogo che per quanto abbia incredibili capacità curative, nulla può contro un grosso mostro che invece cadrà sotto i colpi della pistola laser del nostro eroe. Sia che scegliate di vivere l'avventura attraverso gli occhi di Rena o di Claude, vi ritroverete a seguire un intreccio interessante per quanto classico: un mondo in pericolo devastato da disastri inspiegabili, la profezia di un eroe in grado di sconfiggere il male, personaggi con diversi background, storie di amicizia, rivalità e… amore!
Ingredienti che ormai conosciamo a memoria e abbiamo visto in tantissime produzioni, ma nonostante gli anni che passano, il secondo Star Ocean continua ad avere una sceneggiatura pregevole, per quanto talvolta un po’ ingenua e per essere compreso a pieno necessita di essere giocato almeno due volte, in modo da vedere i punti di vista di Claude e Rena e capire ogni avvenimento dei momenti in cui i due si separano. Non bisogna dimenticare che per la prima volta il gioco gode di una traduzione completa dei testi in italiano, fattore che rende comprensibile praticamente a tutti ogni più piccolo elemento della trama e permette di capirne ogni minimo dettaglio.
Se da un lato abbiamo una gestione estremamente tradizionale delle fasi esplorative, tra mappa del mondo, città e dungeon, i combattimenti non sono più casuali come nelle edizioni precedenti, ma adesso potremo vedere i nemici a schermo e provare a sorprenderli avvicinandoci alle loro spalle, sempre cercando di evitare di subire la medesima sorte. Il combattimento è, come detto qualche riga sopra, di stampo action e ci vede comandare uno dei nostri personaggi, mentre il resto del nostro party sarà gestito dall’intelligenza artificiale a cui potremo ovviamente dare delle indicazioni di massima su come comportarsi o obiettivi specifici nello svolgimento della battaglia. Durante il combattimento potremo saltare da un personaggio all’altro, per quanto la durata media degli scontri sia abbastanza bassa e non favorisca questo sistema di switch. Questo non significa che tutto sia semplice, visto che più di una volta, giocando a livello di difficoltà medio (denominato Galassia) abbiamo visto il gameover e abbiamo dovuto scegliere se tornare alla schermata di avvio o riprovare la battaglia.
Combattimenti in tempo reale con un pizzico di strategia!
Serve una certa strategia e molto si basa sul tempismo della schivata perfetta e sull’usare colpi speciali e normali per fiaccare le difese dei nemici e lasciarli intontiti, ricordando che se in un gruppo di antagonisti sarà presente un caposquadra, riuscendo a rompere le sue difese potremo sbilanciare sia lui che i suoi sottoposti. Ogni volta che sconfiggeremo un avversario vedremo comparire a schermo delle sfere che assorbiremo e andranno a riempire un particolare contatore che potrà raggiungere tre differenti livelli. Quando ne raggiungeremo uno, sbloccheremo un bonus da sfruttare in combattimento, sino a quando non raggiungeremo il massimo livello o verremo colpiti più volte e torneremo a livello zero. Potremo portare i bonus con noi da una battaglia e l’altra, fattore che rende molto importante mantenere l’attenzione sempre alta, visto che riuscire a non perdere i bonus sarà importantissimo nei dungeon più complicati.
Compare anche un'abilità tutta nuova legata al poter evocare alcuni personaggi presi direttamente da altri episodi della serie. Questi, una volta sbloccati (a voi scoprire come) saranno legati a uno dei tasti della croce direzionale del controller e dopo un certo numero di attacchi dei nostri personaggi, potranno essere richiamati in battaglia per sferrare coreografici e utili colpi. Il sistema è utile per far volgere a proprio vantaggio alcune battaglie e sarà sicuramente gradito a chi ricorda i personaggi più iconici della saga, ma va detto che non trova una spiegazione davvero sensata nell’economia della storia. Insomma, il gameplay è interessante, ma ancora un po’ troppo caotico, senza comunque particolari picchi qualitativi, vista anche una certa difficoltà nel capire l’esatto momento in cui effettuare le schiave. Ad ogni modo ci si diverte senza troppi patemi.
Per quanto riguarda la difficoltà generale di Star Ocean The Second Story R, va detto che da un alto è praticamente impossibile andare dritti per la storia principale senza fare un po’ di grinding, ma basterà dedicarsi a tutte o quasi le attività secondarie disponibili per riuscire ad essere sempre pronti ad affrontare i nemici presenti nel susseguirsi dei fatti della trama. Oltre alle missioni principali potremo portare a termine altre quest che non solo ci permetteranno di salire di livello, ma andranno a ampliare la trama e a farci comprendere meglio il mondo di gioco e le sfumature dei vari personaggi, visto che alcuni saranno reclutabili solo in questa maniera.
Ha davvero poco senso tirare dritto verso la fine del gioco in un titolo come Star Ocean The Second Story R è un vero piacere scoprire tutto quello che il titolo ha da offrire, motivo per cui consigliamo di aprire spesso la mappa e controllare tutto quello che potremo fare, in questa maniera godremo a pieno di quello che questo titolo può darci e saliremo di livello per prepararci alle nuove missioni senza mai patire la pesantezza del dover grindare. Ricordiamo anche che in qualsiasi momento potremo abbandonare il party e accedere a delle situazioni legate al singolo protagonista e anche in questo caso vi consigliamo di non perderne nemmeno una, visto che potremmo assistere a semplici approfondimenti o parti importanti della trama, compresa una ulteriore occasione per reclutare nuovi personaggi. Grazie alle azioni personali potremo migliorare l'amicizia tra personaggi e questo, ovviamente, porterà dei benefici. Arrivati alla fine di Star Ocean The Second Story R, in base a tutto quello che avremo fatto e deciso, vedremo uno dei tanti finali disponibili, per quanto alcune variabili si distinguono solo per piccole differenze.
Con le giuste abilità non ci si annoia mai!
Notevolissimo ancora oggi il sistema di abilità di Star Ocean The Second Story R che mescola crafting a tantissime altre sfumature che influenzano il gameplay. Senza un po' di attenzione, per quanto siano presenti (e sempre disponibili) i relativi tutorial, sarà complicato apprendere tutto quello che avremo a nostra disposizione. Fermo restando che salendo di livello si acquisiscono diversi punti che potremo utilizzare per sfruttare un sistema di crescita molto tradizionale che va a toccare le statistiche dei personaggi e le loro abilità tra magia, combattimento o l'uso dei sigilli (la forma di incantesimo più diffusa su Expel), guadagneremo anche punti da utilizzare per sbloccare skill come la pesca, il borseggio, l'alchimia, la cucina e via dicendo, in un complesso sistema fatto di abilità primarie e "super-abilità". Le prime permettono di compiere azioni dai singoli personaggi, ma riuscendo a combinarle insieme, sfruttando un maggior numero di personaggi, potremo dare vita alle super-abilità che permetteranno risultati davvero notevoli. Si, il sistema è decisamente articolato, ma prendendoci un po' la mano, il divertimento e le soddisfazioni saranno davvero tante.
Facciamo un esempio: facendo arrivare al giusto livello due protagonisti del nostro party sia per quanto riguarda la conoscenza degli oggetti e la capacità di personalizzarli, potremo sbloccare la possibilità di forgiare pezzi pregiati di armatura. Moltiplicate questo discorso per un gran numero di arti e skill di ogni tipo, sino ad arrivare alla possibilità di dipingere o scrivere canzoni, si va a creare un sistema così ad ampio respiro che passerete svariate ore a esplorarne tutte le possibilità, anche perché ne potrete trarre molto vantaggi, sia dal punto di vista degli oggetti che creerete, sia per la crescita che parallelamente avranno i personaggi. A corredo troverete sparse per le città delle gilde che vi assegneranno missioni legate a queste abilità e vi daranno preziosi consigli per usarle al meglio. Se già la trama vi farà viaggiare in lungo e in largo, tutti gli elementi secondari (che poi tanto secondari non sono) vi daranno modo di rivisitare zone già viste, sempre con qualche nuovo stimolo.
Non abbiamo ancora parlato del fattore che ha più colpito durante la presentazione di Star Ocean The Second Story R, cioè la particolare scelta di inserire i personaggi in pixel art su fondali statici in alta definizione, soluzione che sin da subito si è mostrata efficace e di pregevole fattura. I fondali sono ben realizzati e i personaggi vi calzano a pennello, grazie a una discreta capacità di utilizzare i pixel che mostra il fianco solo sulle animazioni legate alla corsa, con alcuni movimenti un po' legnosi rispetto ad altre opere recenti che sfruttano questa tecnica. Nel complesso la grafica è comunque buona e mostra una strada poco sfrutta che invece ha dimostrato di poter dare diverse soddisfazioni. Anche il riarrangiamento dei brani musicali è di buon livello, nonostante da questo punto di vista alcune situazioni patiscono un po' il problema dell'opera originale, cioè una certa ripetitività dei temi.
Ottimo il doppiaggio soprattutto in giapponese, mentre le opzioni relative alla "quality of Life" sono un po' risicate. Possiamo utilizzare gli art work creati appositamente per il gioco o recuperare quelli delle edizioni precedenti, e se vogliamo velocizzare l'azione potremo raddoppiare la velocità, ma attenzione: questo sarà possibile solo nelle fasi di dialogo o nelle cut scene, mentre sarebbe stato piacevole sfruttare la stessa feature anche durante l'esplorazione. I difetti di Star Ocean The Second Story R esistono, ma sono marginali e non inficiano il valore di un ottimo JRPG e va dato atto al team Gemdrops di aver saputo gestire al meglio l'occasione senza cadere nel tranello di limitarsi a creare una semplice remastered. Ricordiamo che tra gli sviluppatori possiamo trovare nomi di spicco come Yuichiro Kitao (Valkyrie Prophile, Dragon Quest XI e una marea di altri titoli), il designer Yukihiro Kajimoto (gli ultimi due Star Ocean e Infinite Undiscovery) e Motoi Sakuraba alle musiche, un nome che è legato a talmente tanti capolavori da non necessitare nemmeno presentazioni (se doveste scrivere il suo nome su un motore di ricerca, trovereste decine e decine di suoi superbi lavori). Ecco, quando Square Enix decide di mettere in campo professionisti di questo calibro, anche quello che potrebbe essere un semplice remake diventa un titolo imperdibile per gli amanti dei JRPG. Passate sopra a qualche difetto e godetevi il viaggio di Claude e Rena e incrociate le dita: forse siamo davanti a un apripista per un ritorno in pompa magna di titoli come Chrono Trigger. Nell'attesa, però, state certi che Star Ocean The Second Story non vi deluderà, ma invece sapra regalarvi diverse decine di ore di divertimento!