Star Trek Away Team

di Redazione Gamesurf
Star Trek Away Team comincia con un esplicativo filmato in 3D (anche se un po' deludente dal punto di vista dell'animazione!) che ci mostra l'utilizzo della nuova tecnologia olografica in uso nella flotta Stellare. Grazie ad un abile gioco di schermi protettivi, le navi d'assalto possono trasformarsi nei vascelli avversari, risolvendo alla fonte tutti quei problemi causati dalle fazioni rivoltose all'interno della Federazione. Sono proprio questi tafferugli, di non sempre lieve entità, che hanno reso necessaria la formazione di una task force, un gruppo d'assalto (l'Away Team, appunto!) in grado di fronteggiare le eventuali minacce che quotidianamente tentano di infrangere l'ordine costituito. E così, sotto la supervisione del Comandante Data e dell'Ammiraglio Nolotai, il Capitano Marcus Refelian ha selezionato una rosa di sedici elementi, di razze e formazione diverse, caricandosi dell'onere di infiltrarsi nelle zone disturbate e debellare qualsiasi focolaio di rivolta. Sembra, infatti, che alcune fazioni Romulane e Klingon stiano organizzando un attacco diretto ai pilastri della Federazione, con motivi apparentemente ignoti. Il nostro compito consisterà nello scegliere i componenti della nostra squadra e investigare sulle origini di tali disordini, sperando che un colpo stordente di phaser sia sufficiente per placare gli animi.

In realtà, lungo lo svolgimento della vicenda, scopriremo a nostre spese che vittime e carnefici fanno parte di un gioco più grande e intricato, in cui entrano in ballo interessi di potere e malvagità allo stato puro; e, purtroppo, come sempre accade in questi casi, l'uso della forza si rivelerà l'unica arma vincente per far prevalere la giustizia e il ritorno della pace...
Questo il background storico di Star Trek Away Team, ben 18 missioni segrete da svolgere, ognuna con le sue caratteristiche e la sua strategia, in ambientazioni composite e differenti tra loro. Il comodo manuale, disponibile in formato .PDF, ci fornirà tutte le informazioni supplementari di cui avremo bisogno. E, forse, domani non ci sembrerà più strano farci teletrasportare all'interno di un cubo Borg, adoperandoci al massimo per evitare di essere assimilati...