Nel caso si debba abbordare una nave nemica, sarà il caso di rafforzare la presenza di uomini della sicurezza, ben armati per l'occasione. Infatti, utilizzando i teletrasporti, si possono trasferire membri dell'equipaggio da una nave all'altra, da una nave spaziale a un pianeta, o abbordare e conquistare navi spaziali nemiche. Se invece, la vostra necessità é di sfruttare al massimo gli scudi o la potenza dei motori, sarà il caso di dotarsi del maggior numero di ingegneri possibili, utili anche per le riparazione dei danni strutturali subiti dalla nave spaziale Sulla sinistra dello schermo si nota la mappa tattica, mentre a destra c'è l'anello di comando Ogni astronave può esser dotata di congegni e dispositivi extra, acquistabili man mano che si accumulano crediti. Diventa così possibile dotarsi di Siluri Quantum, con una potenza distruttiva doppia rispetto ai Siluri Fotonici di base, o utilizzare dispositivi che permettono di rinforzare gli scudi, di incrementare la precisione delle armi, senza andare a incidere sulla potenza dell'astronave Non tutte le missioni andranno affrontate con più navi, capiterà anche di dover penetrare fra le fila nemiche utilizzandone una sola. La maggior parte delle missioni ha più obiettivi da portare a termine. Spesso si tratta di penetrare nel territorio nemico ed eliminare un qualche dispositivo o base orbitante, oppure di scortare navi spaziali cargo e nel frattempo difendere Deep Space Nine, abbattendo le flotte nemiche. Tutto nella norma per chi é abituato a questo genere di giochi CHE LA BATTAGLIA ABBIA INIZIO Avviata la missione, vi troverete nello spazio con una visuale in terza persona. Il gioco ha una grafica in 3D, e i fondali, pur non essendo complessi, riescono comunque a dare quella sensazione di spazio profondo. I modelli in 3D delle astronavi sono realizzati con cura e dovizia, cosa che non mancherà di esaltare i fan di Star Trek. L'interfaccia grafica é quella classica di tutti i giochi ambientati nell'universo di Star Trek. Il pannello di comando infatti, ha lo stesso design per tutti i giochi della serie, utilizza gli stessi font, colori e lo stesso stile da terminale di computer, sicuramente familiare ai fan che seguono la serie TV. I movimenti della telecamera consentono diverse visuali del campo di battaglia, da una vista molto ravvicinata della propria nave, si può zoomare all'indietro per avere una visione più ampia del campo di battaglia. C'é però da dire che il 3D si ferma solo all'estetica del gioco, mentre il gameplay permette di muovere le proprie navi solo su di un piano bidimensionale, al contrario di un titolo come Homeworld che invece gestiva le tre dimensioni anche a livello tattico e strutturale. Peccato le strategie ne avrebbero guadagnato in profondità
Non sempre partendo dalle serie TV di Star Trek sono stati sviluppati giochi all'altezza delle aspettative sia dei fan che dei videogiocatori in generale. Ma dalla pubblicazione di titoli quali Star Trek: Voyager Elite Force o Deep Space Nine: The Fallen, solo per citarne un paio, abbiamo assistito ad un'inversione di tendenza. Dominion Wars, che riassume in sé le caratteristiche sia di un gioco strategico che tattico, conferma in parte questo trend. Una delle peculiarità di questo titolo è la possibilità di personalizzare la propria flotta di navi spaziali, scegliendo il tipo di astronave, il capitano, la tipologia dell'equipaggio, e gettarsi nella battaglia missione dopo missione. Un'idea divertente ma che alla lunga manca un po' di profondità. Sicuramente è un gioco che appassionerà i fan di Star Trek, ma gli amanti degli strategici potrebbero trovarlo fin troppo leggero visto che le tre dimensioni sono solo estetiche. Fortunatamente, la possibilità di determinare la difficoltà del gioco, renderà questo titolo appetibile sia ai meno abili che agli strateghi più esperti.
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