Star Trek: Hidden Evil
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La trama in questo senso é l'indizio più eclatante, infatti l'azione prende luogo sul pianeta Ba'ku di cui si raccontava il destino nell'ultima produzione cinematografica della serie, il discusso "ST 9: Insurrection". Le diatribe fra i Ba'ku ed i Son'a sembravano essere finite nell'armonia, ma come sempre i Romulani pare abbiano intravisto qualche possibilità di speculazione sull'energia vitale generata dal pianeta, e sono decisi a sfruttarla con le loro solite (che palle però sta razza!) macchinazioni. Insieme al Capitano Picard ed al Comandante Data il povero Sovok si ritrova sul pianeta e dovrà sbrogliare questa brutta matassa (tremenda se si pensa che é la sua prima assegnazione nella federazione!).L'azione presto precipita ed all'intelligenza bisognerà in più di un caso sostituire un letale raggio del phaser
A dire il vero si spara veramente un po' troppo in questo gioco: tradizionalmente i personaggi di ST: the next generation sono soliti evitare quando possibile gli scontri a fuoco e risolvere i problemi con l'intelligenza o per vie trasversali. Niente di tutto questo, nel gioco non si prende parte ad un singolo tentativo di mediazione diplomatica coi Romulani, semplicemente si accetteranno gli ordini del pelatissimo capitano che deve averci scambiato per delle macchine da guerra. La struttura dei vari livelli é un po' deludente a dire il vero: dividere il gioco in missioni, anche se assolutamente continue ed omogenee fra di loro ci estrania dalla sensazione di stare vivendo in prima persona un utopico "Star Trek 10"
In ogni caso nel gioco ci si può togliere più di una soddisfazione: fare irruzione in una nave Romulana é stato uno dei miei sogni più ricorrenti, in vece di spettatore del telefilm ed anche ricevere i complimenti da Picard é una cosa allettante. Purtroppo la trama appare più che sfilacciata e deboluccia, e proprio quando la situazione sembra iniziare a farsi interessante e ci si prepara ad una svolta clamorosa nella narrazione (almeno io me la aspettavo), ci si ritrova davanti ai credits del gioco: "tutti a casa, il film é finito, se volete c'é il secondo spettacolo ma sappiamo che non ne avete più voglia." La mia prima reazione di fronte ai titoli di coda é stata perlomeno rabbiosa: ma come, prendo confidenza con i comandi, inizio ad entrare nella trama, e dopo due giorni di gioco nemmeno troppo intenso é già tutto finito? Ed in questo modo, senza nessun clamore?
Triste ma vero: Star Trek: Hidden Evil può essere considerata un'ottima esperienza di gioco ma dannatamente facile e disgustosamente breve. Non c'é il tempo fisico di approfondire la psicologia dei personaggi, non riusciamo ad affezionarci a nulla. Il singolo CD sul quale risiede il gioco mi aveva insospettito fin dall'inizio sull'effettiva durata del gioco: gli scenari pre-renderizzati occupano una marea di spazio e così pure le voci dei vari personaggi (Patrik Steward e Brent Spiner in persona doppiano le loro controparti digitali)
A dire il vero si spara veramente un po' troppo in questo gioco: tradizionalmente i personaggi di ST: the next generation sono soliti evitare quando possibile gli scontri a fuoco e risolvere i problemi con l'intelligenza o per vie trasversali. Niente di tutto questo, nel gioco non si prende parte ad un singolo tentativo di mediazione diplomatica coi Romulani, semplicemente si accetteranno gli ordini del pelatissimo capitano che deve averci scambiato per delle macchine da guerra. La struttura dei vari livelli é un po' deludente a dire il vero: dividere il gioco in missioni, anche se assolutamente continue ed omogenee fra di loro ci estrania dalla sensazione di stare vivendo in prima persona un utopico "Star Trek 10"
In ogni caso nel gioco ci si può togliere più di una soddisfazione: fare irruzione in una nave Romulana é stato uno dei miei sogni più ricorrenti, in vece di spettatore del telefilm ed anche ricevere i complimenti da Picard é una cosa allettante. Purtroppo la trama appare più che sfilacciata e deboluccia, e proprio quando la situazione sembra iniziare a farsi interessante e ci si prepara ad una svolta clamorosa nella narrazione (almeno io me la aspettavo), ci si ritrova davanti ai credits del gioco: "tutti a casa, il film é finito, se volete c'é il secondo spettacolo ma sappiamo che non ne avete più voglia." La mia prima reazione di fronte ai titoli di coda é stata perlomeno rabbiosa: ma come, prendo confidenza con i comandi, inizio ad entrare nella trama, e dopo due giorni di gioco nemmeno troppo intenso é già tutto finito? Ed in questo modo, senza nessun clamore?
Triste ma vero: Star Trek: Hidden Evil può essere considerata un'ottima esperienza di gioco ma dannatamente facile e disgustosamente breve. Non c'é il tempo fisico di approfondire la psicologia dei personaggi, non riusciamo ad affezionarci a nulla. Il singolo CD sul quale risiede il gioco mi aveva insospettito fin dall'inizio sull'effettiva durata del gioco: gli scenari pre-renderizzati occupano una marea di spazio e così pure le voci dei vari personaggi (Patrik Steward e Brent Spiner in persona doppiano le loro controparti digitali)