Star Trek Klingon Academy

di Redazione Gamesurf
Oltre ai canonici menu che aggiornano sullo status degli scudi e dello scafo si ha accesso alle funzioni delle varie sottostazioni che sono visualizzabili in versione ridotta direttamente nella schermata principale, oppure possono essere viste nella totalità in una schermata apposita. Le funzioni di ogni nave coprono praticamente ogni evenienza, a partire dalla contaminazione da radiazioni (supporto medico in infermeria) allo sbarco di truppe ostili sull'unità (sistemi di sicurezza), senza contare i vari sistemi di rilevazione che permettono di tenere sotto stretto controllo l'area di spazio pattugliata. L'efficienza di ogni sezione é subordinata al livello di energia concesso anche se esiste una lista di allocazioni predefinite accessibili grazie al menu della sala macchine

E' possibile anche usufruire della velocità di curvatura che stavolta permette di spostarsi liberamente da un punto all'altro del settore rispettando ovviamente i limiti delineati nei parametri di riuscita della missione. I combattimenti sono in genere piuttosto lunghi e due unità dello stesso livello devono compiere molti scambi prima che una raggiunga la supremazia. Si può dire senza ombra di dubbio che questo sia l'elemento migliore di Klingon Academy in quanto é necessaria una buona dose di strategia per uscire dalle situazioni più intricate. La presenza di una vasta gamma di corpi celesti con caratteristiche ben precise rende il tutto più interessante, specialmente quando si combatte nei pressi di un buco nero o di una stella, campi di battaglia che possono dare enormi vantaggi a un capitano abbastanza furbo da sfruttarli
A giocare a favore di Klingon Academy c'é anche la vasta gamma di navi disponibili che arrivano alla decina solo contando la flotta Klingon accessibile nello story mode. Nella modalità multiplayer e quick battle é invece possibile selezionare ogni singola unità vista nel gioco con l'eccezione delle installazioni fisse come le basi stellari che possono al massimo essere assegnate alla CPU. Nello stock sono presenti anche molti design creati ex novo per il gioco come la classe Yamato della Federazione o la quasi totalità delle navi romulane. Fortunatamente le aggiunte non stonano con le unità che tutti conosciamo e l'implementazione delle navi viste nella vecchia serie del 1966 completa il quadro