Star Trek Tactical Assault
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Il fascino della saga di Star Trek sembra non avere confini, come dimostrano il susseguirsi di serie televisive e l'attaccamento di un vero esercito di fans entusiasti. Con delle premesse del genere, ovvio che i videogiochi ispirati dall'Enterprise e dalla sue sorelle si moltiplichino, su tutte le console e su Pc.
Tactical Assault, come si intuisce dal titolo, punta tutto sul campo di battaglia e vi catapulterà nello spazio, dove col vostro equipaggio dovrete affrontare i più temibili e furbi comandanti nemici.
Lo schema è quello classico delle campagne. Dopo una prima fase introduttiva, necessaria per impratichirsi coi controlli della vostra nave, vi troverete ad affrontare una serie di missioni dal grado di difficoltà e complessità sempre crescente. Un particolare interessante è che potrete vestire i panni di un comandante della Federazione ma anche quella di un Klingon, anche se questa modalità non è disponibile all'inizio del gioco.
L'azione vera e propria del gioco si svolge in un'ambientazione falsamente in 3D. Si può parlare di una tridimensione non reale poiché i vostri comandi influenzeranno solo due assi, un po' come se si giocasse su una gigantesca scacchiera. L'illusione che il gioco non sia totalmente piano è data in parte dagli elementi grafici, in parte dal fatto che quando le astronavi si incrociano sul campo di battaglia, scivolano una sopra l'altra. A rafforzare l'idea di bidimensionalità anche il fatto che i vostri scudi non sono rappresentati da una sfera che avvolge il vostro incrociatore bensì da un anello che lo circonda.
Star Trek: Tactical Assault è un gioco, a essere onesti non sono poi molti, che sfrutta appieno i due schermi offerti dal Nintendo DS. Sul superiore potrete seguire l'evolversi dell'azione, seguendo le navicelle che si danno battaglia nello spazio. In quello inferiore invece potrete impartire tutte le istruzioni al vostro equipaggio.
I comandi a vostra disposizione di suddividono in tre sezioni. Nella prima, quella di navigazione, potrete selezionare la velocità, manovrare, eseguire i salti a curvatura, comunicare e variare il livello di allarme. C'è poi la sezione degli scudi, dove controllerete le condizioni delle vostre difese e convogliare energia per compensare le perdite dovute agli attacchi. Si conclude poi con la sezione degli armamenti. A seconda del vascello a vostra disposizione, avrete tutta una serie di armamenti ubicati nelle diverse sezioni della nave. A seconda del livello di energia, della posizione degli obiettivi e del vostro grado di efficienza, potrete di volta in volta selezionare bersagli e armi da utilizzare.
I comandi possono essere eseguiti sia tramite i tasti tradizionali che con il touch screen, con alterne fortune. Come spesso accade sul Nintendo DS, la soluzione ottimale è una combinazione dei due sistemi, modellati come più è comodo per il giocatore. In questo bisogna riconoscere ai programmatori il pregio di aver studiato un sistema molto flessibile. Da notare che le manovre di navigazione, potranno essere eseguite con la croce direzionale anche mentre sullo schermo avete le altre due sezioni, questa volta però solamente con la croce direzionale. Questo consente di non perdere la manovrabilità anche nelle fasi più convulse della battaglia.
I vari comandanti dell'Enterprise e affini, hanno però sempre tenuto il combattimento come ultima risorsa. Ecco che quindi, nonostante il grosso del gioco sia di combattimento come espressamente richiamato dal titolo, talvolta verrete chiamati anche a dar prova di arte diplomatica. La cosa avviene attraverso una serie di dialoghi che avrete con altri personaggi. Si tratta comunque di una fase molto limitata. Il massimo che potrete fare è scegliere di volta in volta tra un paio di frasi a disposizione, per poter influenzare il discorso e l'evolversi degli eventi. Da segnalare che, nonostante stiamo parlando della versione europea, i dialoghi scritti sono disponibili solo in inglese, limitando in parte l'accessibilità del gioco da parte di chi non conosce la lingua.
Con il susseguirsi delle missioni le difficoltà aumenteranno. Per essere sempre all'altezza della situazione potrete far evolvere il vostro equipaggio. Per ogni missione completata avrete diritto a degli upgrade, potrete utilizzarli per far acquisire nuove capacità ai vostri subalterni. Questo si rifletterà direttamente in migliori prestazioni del vostro vascello.
Per prendere dimestichezza coi comandi, potrete lasciare da parte le campagne e dedicarvi a singoli duelli contro il computer. Selezionando fra i vari vascelli disponibili.
Una cosa molto simile è possibile anche contro un avversario umano e si tratta dell'unica modalità multiplayer presente.
La realizzazione tecnica è dignitosa. Oltre ai già citati comandi, sicuramente tra gli aspetti più riusciti del gioco, la grafica è di buona fattura. I vascelli e lo spazio sono realizzati in grafica vettoriale, con un discreto livello di dettaglio. L'accompagnamento sonoro, molto cinematografico, è composto da una serie di motivi strumentali, che ben si sposano con le classiche colonne sonore delle varie serie televisive di Star Trek.
Non vi resta che sedervi sulla poltrona del comandante, puntare il dito verso lo schermo e dire "Signor Sulu, ci porti fuori".
Tactical Assault, come si intuisce dal titolo, punta tutto sul campo di battaglia e vi catapulterà nello spazio, dove col vostro equipaggio dovrete affrontare i più temibili e furbi comandanti nemici.
Lo schema è quello classico delle campagne. Dopo una prima fase introduttiva, necessaria per impratichirsi coi controlli della vostra nave, vi troverete ad affrontare una serie di missioni dal grado di difficoltà e complessità sempre crescente. Un particolare interessante è che potrete vestire i panni di un comandante della Federazione ma anche quella di un Klingon, anche se questa modalità non è disponibile all'inizio del gioco.
L'azione vera e propria del gioco si svolge in un'ambientazione falsamente in 3D. Si può parlare di una tridimensione non reale poiché i vostri comandi influenzeranno solo due assi, un po' come se si giocasse su una gigantesca scacchiera. L'illusione che il gioco non sia totalmente piano è data in parte dagli elementi grafici, in parte dal fatto che quando le astronavi si incrociano sul campo di battaglia, scivolano una sopra l'altra. A rafforzare l'idea di bidimensionalità anche il fatto che i vostri scudi non sono rappresentati da una sfera che avvolge il vostro incrociatore bensì da un anello che lo circonda.
Star Trek: Tactical Assault è un gioco, a essere onesti non sono poi molti, che sfrutta appieno i due schermi offerti dal Nintendo DS. Sul superiore potrete seguire l'evolversi dell'azione, seguendo le navicelle che si danno battaglia nello spazio. In quello inferiore invece potrete impartire tutte le istruzioni al vostro equipaggio.
I comandi a vostra disposizione di suddividono in tre sezioni. Nella prima, quella di navigazione, potrete selezionare la velocità, manovrare, eseguire i salti a curvatura, comunicare e variare il livello di allarme. C'è poi la sezione degli scudi, dove controllerete le condizioni delle vostre difese e convogliare energia per compensare le perdite dovute agli attacchi. Si conclude poi con la sezione degli armamenti. A seconda del vascello a vostra disposizione, avrete tutta una serie di armamenti ubicati nelle diverse sezioni della nave. A seconda del livello di energia, della posizione degli obiettivi e del vostro grado di efficienza, potrete di volta in volta selezionare bersagli e armi da utilizzare.
I comandi possono essere eseguiti sia tramite i tasti tradizionali che con il touch screen, con alterne fortune. Come spesso accade sul Nintendo DS, la soluzione ottimale è una combinazione dei due sistemi, modellati come più è comodo per il giocatore. In questo bisogna riconoscere ai programmatori il pregio di aver studiato un sistema molto flessibile. Da notare che le manovre di navigazione, potranno essere eseguite con la croce direzionale anche mentre sullo schermo avete le altre due sezioni, questa volta però solamente con la croce direzionale. Questo consente di non perdere la manovrabilità anche nelle fasi più convulse della battaglia.
I vari comandanti dell'Enterprise e affini, hanno però sempre tenuto il combattimento come ultima risorsa. Ecco che quindi, nonostante il grosso del gioco sia di combattimento come espressamente richiamato dal titolo, talvolta verrete chiamati anche a dar prova di arte diplomatica. La cosa avviene attraverso una serie di dialoghi che avrete con altri personaggi. Si tratta comunque di una fase molto limitata. Il massimo che potrete fare è scegliere di volta in volta tra un paio di frasi a disposizione, per poter influenzare il discorso e l'evolversi degli eventi. Da segnalare che, nonostante stiamo parlando della versione europea, i dialoghi scritti sono disponibili solo in inglese, limitando in parte l'accessibilità del gioco da parte di chi non conosce la lingua.
Con il susseguirsi delle missioni le difficoltà aumenteranno. Per essere sempre all'altezza della situazione potrete far evolvere il vostro equipaggio. Per ogni missione completata avrete diritto a degli upgrade, potrete utilizzarli per far acquisire nuove capacità ai vostri subalterni. Questo si rifletterà direttamente in migliori prestazioni del vostro vascello.
Per prendere dimestichezza coi comandi, potrete lasciare da parte le campagne e dedicarvi a singoli duelli contro il computer. Selezionando fra i vari vascelli disponibili.
Una cosa molto simile è possibile anche contro un avversario umano e si tratta dell'unica modalità multiplayer presente.
La realizzazione tecnica è dignitosa. Oltre ai già citati comandi, sicuramente tra gli aspetti più riusciti del gioco, la grafica è di buona fattura. I vascelli e lo spazio sono realizzati in grafica vettoriale, con un discreto livello di dettaglio. L'accompagnamento sonoro, molto cinematografico, è composto da una serie di motivi strumentali, che ben si sposano con le classiche colonne sonore delle varie serie televisive di Star Trek.
Non vi resta che sedervi sulla poltrona del comandante, puntare il dito verso lo schermo e dire "Signor Sulu, ci porti fuori".