Star Trek Voyager: Elite Force

di Redazione Gamesurf
MOTORI A PIENA POTENZA
Elite Force é uno dei primi titoli, insieme al contemporaneo Heavy Metal F.A.K.K. 2, a sfruttare il chiacchierato engine di Quake 3 Arena. Volendo esprimere un parere rapido & conciso sui risultati ottenuti dalla Raven Software con questo motore, potrei usare l'appellativo "stupefacente". Basta un'occhiata alle immagini qui intorno e almeno un paio d'ore di prova con il gioco completo per meravigliarsi del livello di dettaglio, dei particolari e della qualità grafica generale raggiunta dal team di sviluppo. Un esempio assolutamente chiarificatore arriva dalla prima missione (delle otto disponibili e suddivise in altri sottolivelli), ambientata su un'astronave "vivente", nel più classico stile Alien. Ebbene, preparatevi a raccogliere la mascella da terra nel raggiungere la suddetta astronave e vedere al suo interno una tale profusione di linee curve ed effetti speciali da lasciare a bocca aperta il più pignolo dei designer

Dal punto di vista grafico, siamo di fronte ad un vero e proprio passo in avanti per gli sparatutto in prima persona, che rende l'idea dell'importanza delle famose curve di Bézier nell'arricchire l'esperienza di gioco. Esplorare ambienti finalmente realistici, quasi totalmente privi di spigoli e dotati di architetture intricate e surreali aumenta enormemente il coinvolgimento, soprattutto se sotto a una così splendida facciata si cela una sceneggiatura di primo piano come quella scritta dagli sviluppatori Raven. Senza svelare particolari critici sulla trama, é impossibile non notare come tutti i personaggi del gioco siano caratterizzati in modo assolutamente perfetto, dal tono di voce usato nei numerosi dialoghi, alle piccole scenette di cui saremo coprotagonisti tra una missione e l'altra (dato che é possibile gironzolare per la Voyager e perfino allenarsi nell'Holodeck)
Questa caratterizzazione si somma a un'intelligenza artificiale molto buona, che porta i nostri compagni a comportarsi secondo il ruolo ricoperto nel team Hazard (il tecnico-riparatore si avvicinerà per primo ai congegni elettrici, mentre il soldato speciale salterà, sprezzante del pericolo, nel vivo del combattimento) dando la forte sensazione di trovarsi fianco a fianco con compagni di squadra umani. La possibilità di scontrarsi/collaborare con altri giocatori in carne e ossa é comunque offerta dall'opzione Holomatch, che rappresenta il lato multiplayer di Elite Force, oltre che un vero e proprio gioco a sé stante (questa modalità va caricata direttamente dal desktop di Windows). Sfruttando la solidissima struttura online di Quake 3, i programmatori Raven si sono limitati ad aggiungere nuovi oggetti, modelli e armi a quanto già fece la id Software qualche mese fa, in modo da fornire un'interpretazione "alla Star Trek" del classico e furioso deathmatch che imperversa sui server di tutto il mondo. Pur se completo nelle sue caratteristiche (supportati teamplay, capture the flag e deathmatch, oltre a futuri mod) e piuttosto funzionale all'atto pratico, il multiplayer rappresenta più che altro un semplice bonus, vista anche la natura cinematografica del titolo Activision, la cui vera ragion d'essere é rappresentata dall'avvincente modalità per giocatore singolo.