Star Trek Voyager: Elite Force
di
Redazione Gamesurf
I "ferri" che userete per difendervi (e attaccare) in Elite Force sono alimentati alternativamente dall'energia della vostra tuta Hazard (su cui tornerò in seguito) o dai comuni proiettili. In entrambi i casi, un rifornimento saltuario é quantomai consigliato, vista anche la percentuale di azione, circa l'80% del gioco, contenuta nel titolo Raven, che porta a rimanere spesso a corto di rifornimenti. Per quanto riguarda la cosiddetta "Hazard Suite", va detto che siamo di fronte a una versione potenziata della tuta protettiva già vista in Half Life, che in Star Trek Voyager svolge il compito aggiuntivo di alimentatore per alcune armi e medicamento per i colpi più duri inferti dal nemico. Sul fronte interfaccia, gli sviluppatori hanno fatto la scelta astuta di riprendere lo stile tipico di tutte le serie recenti di Star Trek da The Next Generation in poi, con una tavola comandi fornita di indicatori animati e tinte basiche sul giallo/arancione/viola
Questo tipo di HUD aiuta moltissimo a calarsi nell'atmosfera della serie televisiva e viene usato sia nei menu di gioco che durante l'azione vera e propria, aumentando in quantità esponenziale la sensazione di "vivere" un episodio del serial. Lo svolgimento del gioco sfrutta il classico sistema a missioni e sotto-missioni progressive, in cui gli obbiettivi vengono presentati passo dopo passo, intervallati da eventuali colpi di scena della trama o da intermezzi girati con lo stesso motore del gioco. La sostanziale differenza, rispetto alla massa degli FPS sul mercato, é rappresentata dal fatto che nel gioco Activision saremo sempre all'interno di una squadra di minimo tre elementi, che dovrà collaborare per la buona riuscita della missione assegnata. Pur nell'impossibilità di controllare in alcun modo i propri compagni, si avrà comunque l'occasione di intervenire in modo attivo al prosieguo degli eventi, tramite azioni che si ripercuoteranno sulla trama stessa (per esempio, salvando o abbandonando a sé stessi alcuni compagni)
Questo tipo di HUD aiuta moltissimo a calarsi nell'atmosfera della serie televisiva e viene usato sia nei menu di gioco che durante l'azione vera e propria, aumentando in quantità esponenziale la sensazione di "vivere" un episodio del serial. Lo svolgimento del gioco sfrutta il classico sistema a missioni e sotto-missioni progressive, in cui gli obbiettivi vengono presentati passo dopo passo, intervallati da eventuali colpi di scena della trama o da intermezzi girati con lo stesso motore del gioco. La sostanziale differenza, rispetto alla massa degli FPS sul mercato, é rappresentata dal fatto che nel gioco Activision saremo sempre all'interno di una squadra di minimo tre elementi, che dovrà collaborare per la buona riuscita della missione assegnata. Pur nell'impossibilità di controllare in alcun modo i propri compagni, si avrà comunque l'occasione di intervenire in modo attivo al prosieguo degli eventi, tramite azioni che si ripercuoteranno sulla trama stessa (per esempio, salvando o abbandonando a sé stessi alcuni compagni)
Star Trek Voyager: Elite Force
Star Trek Voyager: Elite Force
Incredibile a dirsi per un titolo su licenza, Elite Force riesce non soltanto a guadagnarsi un'ottima valutazione, ma anche a insidiare il "trono" di Half Life nella categoria degli sparatutto in single player. Le ragioni di questo sostanziale trionfo si possono riassumere nella professionalità con cui è stato realizzato il gioco, dall'aspetto grafico (il meglio visto finora in un gioco del genere, Quake 3 incluso) a quello sonoro, per arrivare infine alla sceneggiatura e al montaggio, di qualità inedita per uno sparatutto. L'assoluta fedeltà alla serie originale e la grandissima cura per i dettagli sono le note di merito finali per un prodotto che si impone su tutta la categoria dei first person shooter e che conferma la classe di questo stagionato team di sviluppo. L'eccessiva linearità dell'azione e la relativa mancanza di profondità (non è presente alcun inventario e non è possibile assegnare compiti specifici ai propri compagni) sono gli unici aspetti negativi di un titolo che, nella sua interezza, rappresenta comunque quanto di meglio sia stato fatto finora con la licenza di Star Trek (perlomeno nel campo dei giochi d'azione). Se apprezzate la serie televisiva e amate gli sparatutto 3D, Star Trek Voyager: Elite Force è un acquisto obbligato. Se non appartenete a questa categoria, dateci comunque un'occhiata, non sia mai che riesca a farvi cambiare idea...
Alessandro Martini
SECONDO COMMENTO
Star Trek Voyager Elite Force rappresenta, a parere del sottoscritto, il migliore esponente nella categoria degli sparatutto 3D in prima persona single player: se infatti la modalità multiplayer (come correttamente segnalato da Alessandro Martini) è un gradevolissimo "Plus", ma non ambisce certamente ad insidiare il torno di Quake III Arena o Unreal Tournament, il single player cala il giocatore nell'avventura 3D dinamica, fucile alla mano, più affascinante e immersiva dai tempi di Half Life. Chi ama Star Trek, non potrà non restare folgorato dalla sensazione di essere parte viva e attiva di una bellissima puntata della serie (e un plauso immenso va alla Raven che del gioco ha scritto tutta la sceneggiatura); per gli altri, che magari non godranno dei tutte le finezze e delle citazioni cinematografiche, Elite Force resta comunque un'appuntamnto imperdibile essendo sotto ogni profilo (da quello tecnico a quello narrativo) il meglio del meglio che uno shooter 3D moderno ha saputo esprimere. Tanto di cappello alla grandezza della Raven che gioco dopo gioco si rivela sempre più immensa!
Matteo Camisasca
Alessandro Martini
SECONDO COMMENTO
Star Trek Voyager Elite Force rappresenta, a parere del sottoscritto, il migliore esponente nella categoria degli sparatutto 3D in prima persona single player: se infatti la modalità multiplayer (come correttamente segnalato da Alessandro Martini) è un gradevolissimo "Plus", ma non ambisce certamente ad insidiare il torno di Quake III Arena o Unreal Tournament, il single player cala il giocatore nell'avventura 3D dinamica, fucile alla mano, più affascinante e immersiva dai tempi di Half Life. Chi ama Star Trek, non potrà non restare folgorato dalla sensazione di essere parte viva e attiva di una bellissima puntata della serie (e un plauso immenso va alla Raven che del gioco ha scritto tutta la sceneggiatura); per gli altri, che magari non godranno dei tutte le finezze e delle citazioni cinematografiche, Elite Force resta comunque un'appuntamnto imperdibile essendo sotto ogni profilo (da quello tecnico a quello narrativo) il meglio del meglio che uno shooter 3D moderno ha saputo esprimere. Tanto di cappello alla grandezza della Raven che gioco dopo gioco si rivela sempre più immensa!
Matteo Camisasca