Star Wars: Battlefront
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L'anno 2015 sarà ricordato a lungo dai fan di Star Wars. Il 16 dicembre arriverà nei nostri cinema Star Wars Episodio VII: Il Risveglio della Forza, primo capitolo di una nuova trilogia che grazie alla sapiente mano di J.J.Abrams, promette un ritorno in grande stile di quella che é probabilmente la saga fantascientifica più amata nella storia del cinema.
Ad alimentare ulteriormente questo hype - o saziarlo, scegliete voi - ci pensano DICE e EA che con il loro ormai conosciutissimo Star Wars: Battlefront puntano a far rivivere ai fan le grandi battaglie che abbiamo ammirato all'interno dei film. Missione compiuta? Ve lo spieghiamo all'interno della nostra recensione.
Star Wars: Battlefront non é stato un prodotto semplice da recensire. Dietro alla facciata di questo gioco ci sono infatti due mondi contrapposti che DICE, gioco forza, ha cercato di far convivere. Da una parte ci sono gli amanti degli FPS competitivi puri nonché fan della software house svedese o dei precedenti Battlefront, dall'altra parte della barricata troviamo invece l'oceanica folla di amanti del brand Star Wars che si avvicinano al titolo più per il nome che porta, che per effettiva passione verso il mondo dei videogiochi. Assodato il concetto che per qualsiasi publisher lo scopo principale é guadagnare, viene più facile comprendere quello che é stato il lavoro fatto dallo sviluppatore con Star Wars: Battlefront.
Sappiamo (forse é già successo mentre starete leggendo questa recensione) che molti di voi rimarranno interdetti dopo che lo stupore iniziale sarà scemato. Il gameplay pensato e sviluppato da DICE é infatti qualcosa di molto semplice, assimilabile da tutti. La scelta fatta punta a spogliare il titolo di moltissimi tecnicismi, trasformando l'esperienza di Star Wars: Battlefront in quella di un gioco pick and play. Una decisione che permette a moltissimi giocatori, anche quelli meno esperti, di imbracciare una pistola o un fucile laser, e senza troppa difficoltà trovarsi dopo pochissimo tempo a proprio agio all'interno dei vari match. Come risvolto della medaglia abbiamo ovviamente una carenza di profondità che potrebbe far storcere pesantemente il naso ai pro player del genere, rischiando, nel lungo periodo, di annoiarli a causa di una totale mancanza di sfida.
Proprio il concetto di sfida é quello che più di ogni altra cosa viene a mancare sulla lunga distanza. Ma quali sono gli elementi che ci hanno portato a dire una cosa del genere? Partiamo da quello più lampante: la mancanza di classi specifiche. In Battlefront non avremo ruoli definiti, ma la caratterizzatone del nostro personaggio sarà demandata semplicemente alla scelta di alcune skin estetiche, e dell'arma che decideremo di utilizzare. A rendere il tutto leggermente più “pepato” ci pensano delle carte speciali che potremo sbloccare a suon di crediti (tranquilli, crediti in game che si guadagnano giocando le partite) e che ci daranno la possibilità di utilizzare differenti gadget nel corso della disputa. Questa decisione rende ancora più lampante la volontà da parte degli sviluppatori di offrire un impatto assolutamente soffice e diretto.
Nonostante decisioni discutibili, in Star Wars: Battlefront non mancano le modalità all'interno delle quale cimentarsi. Quella che più ci ha esaltato é senza ombra di dubbio “squadrone di caccia” in cui 10 giocatori ne sfidano altri 10 (più altri venti bot a riempire la mappa) in furiosi scontro aerei tra X-Wing e TIE Fighter. Nonostante l'estrema semplicità del sistema di controllo, il feeling e l'aria di Star Wars che si respira in questa variante é la cosa che più si avvicina a quello che abbiamo sempre sognato da un titolo ispirato a questa serie.
Inoltre, la presenza di alcuni power up sparsi per la mappa, potrebbero far apparire da un momento all'altro o il Millenium Falcon oppure la nave di Boba Fett. Insomma vere e proprie emozioni che colpiranno i cuori dei fan.
Emozioni che saranno esaltate anche dalle modalità per 40 giocatori “supremazia” e “assalto camminatori”. La prima variante ricorda per molti aspettati quella già vista nella serie Battlefield, in cui un gruppo di giocatori deve cercare di prendere possesso di alcuni punti strategici della mappa. La seconda invece é quella che abbiamo già imparato e giocato nella beta che si é tenuta qualche settimana fa, in cui i ribelli devono cercare di abbattere dei camminatori AT-AT, mentre l'impero cerca di difenderli. Sarà in queste due modalità che avremo anche il pieno supporto dei mezzi di terra (AT-ST) e d'aria (A-Wing o Ala-Y) e degli eroi della trilogia più famosa.
Sebbene il caos di questa modalità ricordi molto da vicino le reali battaglie che si sono combattute nei film, bisogna anche ammettere che si tratta di varianti troppo caotiche, in cui non esiste nessuna componente strategica di sorta. C'é di positivo che, una volta morti, non ci saranno tempi di respaw, ma potremo immediatamente scegliere se rientrare a fianco di un nostro amico o nel punto predefinito.
A questi elementi più caratteristici non mancheranno varianti già viste in altri titoli e qui riproposte in una veste completamente nuova. In “Carico”, ad esempio, giocheremo una sorta di variante di cattura la bandiera, mentre in corsa ai droidi dovremo invece catture e difendere tre droidi, infine, in “Eliminazione” dieci ribelli si scontreranno contro 10 imperiali in quello che ha tutto il sapore di un classico deathmatch a squadre.
Lasciamo per ultime le due modalità che meno ci hanno convinto dell'interno pacchetto, ovvero, “Caccia all'eroe” e “Eroi contro malvagi”. Nonostante la presenza di personaggi storici della saga come Darth Vader, Luke Skywalker, Boba Fett o Han Solo, lo stile di gioco é davvero insipido e senza alcun tipo di mordente.
Per tutti coloro che amano le sfide in collaborativa, il gioco offre anche la possibilità di cimentarsi in missioni che ci daranno la possibilità di giocare insieme ad un nostro amico per sconfiggere diverse ondate di nemici, oppure dei tutorial sotto forma di missioni che oltre ad insegnarci le basi del combattimento, ci daranno la possibilità di essere affrontate come vere e proprie sfide, andando a modificare il livello di difficoltà dello schema, e facendoci guadagnare stelline come premio.
Se questi elementi rimangono fortemente soggettivi come fattore di gradimento, dobbiamo invece segnalare la grave mancanza di mappe: troppo poche per essere un gioco votato completamente alla componente multigiocatore. Inoltre, abbiamo percepito anche un preoccupante sbilanciamento per quel che riguarda le armi tra cui scegliere: alcune troppo più forti di altre. Niente che non possa essere sistemato con futuri DLC (già annunciato il season pass) o con delle patch, ma da Dice, francamente, ci saremmo aspettati una maggiore cura sotto questi due aspetti.
Dove Dice ha fatto un vero e proprio lavoro da manuale é nel comparto audio visivo del gioco. Star Wars: Battlefront, senza troppi giri di parole, é in assoluto il più bel prodotto del brand che possiamo ammirare in movimento. Per quanto poche in termini numerici, le mappe del gioco sono di una bellezza disarmante. Hoth, Tatooine, Endor sono realizzata con una cura certosina, e la percezione di essere realmente immersi all'interno di questi pianeti é davvero incredibile, e soprattutto nelle prime partite, vi assicuriamo che la mascella tenderà a raggiungere il pavimento per lo stupore.
Gran parte del lavoro é anche facilitato da una modellazione dei personaggi davvero credile e dettagliata, dando al fan più esperto dei veri e propri dettagli che gli faranno apprezzare ancora di più il titolo, ancor di più se si decide di utilizzare la visuale in terza persona. Tutto questo ben di Dio, fa passare quasi in secondo piano una risoluzione che - su Xbox One - non supera i 720p.
Non bisogna poi dimenticare che sullo stesso piano della componente visiva troviamo una campionatura audio da brividi, che riesce a riproporre in maniera perfetta la qualità del suono cinematografo. Tutti questi elementi messi assieme, trasformano l'esperienza di Star Wars: Battlefront in un qualcosa che alza decisamente l'asticella qualitativa del genere multiplayer online, portandolo a diventare un nuovo punto di riferimento per molti.
Tirando quindi le somme dobbiamo essere del tutto onesti nei vostri confronti. Star Wars: Battlefront é un titolo molto furbo. Non fraintendeteci, con il termini furbo non voglio certamente dire brutto o non meritevole, ma semplicemente legato a doppia mandata a delle logiche di mercato che avendo tra le mani un brand come Star Wars é abbastanza naturale fare.
Dice ha deciso di offrire un'esperienza che potesse essere capita e assimilata da tutti, con un grado di sfida tarato verso il basso per facilitare il gioco anche a coloro che questo Battlefront lo prenderanno più perché appassionati di Star Wars che veri e proprio giocatori di tutti i giorni. A rimanere delusi potrebbero quindi essere gli appassionati dei vecchi Battlefront e i fan degli sparatutto più tattici.
Ad alimentare ulteriormente questo hype - o saziarlo, scegliete voi - ci pensano DICE e EA che con il loro ormai conosciutissimo Star Wars: Battlefront puntano a far rivivere ai fan le grandi battaglie che abbiamo ammirato all'interno dei film. Missione compiuta? Ve lo spieghiamo all'interno della nostra recensione.
Guerre…trasversali!
Star Wars: Battlefront non é stato un prodotto semplice da recensire. Dietro alla facciata di questo gioco ci sono infatti due mondi contrapposti che DICE, gioco forza, ha cercato di far convivere. Da una parte ci sono gli amanti degli FPS competitivi puri nonché fan della software house svedese o dei precedenti Battlefront, dall'altra parte della barricata troviamo invece l'oceanica folla di amanti del brand Star Wars che si avvicinano al titolo più per il nome che porta, che per effettiva passione verso il mondo dei videogiochi. Assodato il concetto che per qualsiasi publisher lo scopo principale é guadagnare, viene più facile comprendere quello che é stato il lavoro fatto dallo sviluppatore con Star Wars: Battlefront.
Sappiamo (forse é già successo mentre starete leggendo questa recensione) che molti di voi rimarranno interdetti dopo che lo stupore iniziale sarà scemato. Il gameplay pensato e sviluppato da DICE é infatti qualcosa di molto semplice, assimilabile da tutti. La scelta fatta punta a spogliare il titolo di moltissimi tecnicismi, trasformando l'esperienza di Star Wars: Battlefront in quella di un gioco pick and play. Una decisione che permette a moltissimi giocatori, anche quelli meno esperti, di imbracciare una pistola o un fucile laser, e senza troppa difficoltà trovarsi dopo pochissimo tempo a proprio agio all'interno dei vari match. Come risvolto della medaglia abbiamo ovviamente una carenza di profondità che potrebbe far storcere pesantemente il naso ai pro player del genere, rischiando, nel lungo periodo, di annoiarli a causa di una totale mancanza di sfida.
Proprio il concetto di sfida é quello che più di ogni altra cosa viene a mancare sulla lunga distanza. Ma quali sono gli elementi che ci hanno portato a dire una cosa del genere? Partiamo da quello più lampante: la mancanza di classi specifiche. In Battlefront non avremo ruoli definiti, ma la caratterizzatone del nostro personaggio sarà demandata semplicemente alla scelta di alcune skin estetiche, e dell'arma che decideremo di utilizzare. A rendere il tutto leggermente più “pepato” ci pensano delle carte speciali che potremo sbloccare a suon di crediti (tranquilli, crediti in game che si guadagnano giocando le partite) e che ci daranno la possibilità di utilizzare differenti gadget nel corso della disputa. Questa decisione rende ancora più lampante la volontà da parte degli sviluppatori di offrire un impatto assolutamente soffice e diretto.
Proprio il concetto di sfida é quello che più di ogni altra cosa viene a mancare sulla lunga distanza
Nonostante decisioni discutibili, in Star Wars: Battlefront non mancano le modalità all'interno delle quale cimentarsi. Quella che più ci ha esaltato é senza ombra di dubbio “squadrone di caccia” in cui 10 giocatori ne sfidano altri 10 (più altri venti bot a riempire la mappa) in furiosi scontro aerei tra X-Wing e TIE Fighter. Nonostante l'estrema semplicità del sistema di controllo, il feeling e l'aria di Star Wars che si respira in questa variante é la cosa che più si avvicina a quello che abbiamo sempre sognato da un titolo ispirato a questa serie.
Inoltre, la presenza di alcuni power up sparsi per la mappa, potrebbero far apparire da un momento all'altro o il Millenium Falcon oppure la nave di Boba Fett. Insomma vere e proprie emozioni che colpiranno i cuori dei fan.
Emozioni che saranno esaltate anche dalle modalità per 40 giocatori “supremazia” e “assalto camminatori”. La prima variante ricorda per molti aspettati quella già vista nella serie Battlefield, in cui un gruppo di giocatori deve cercare di prendere possesso di alcuni punti strategici della mappa. La seconda invece é quella che abbiamo già imparato e giocato nella beta che si é tenuta qualche settimana fa, in cui i ribelli devono cercare di abbattere dei camminatori AT-AT, mentre l'impero cerca di difenderli. Sarà in queste due modalità che avremo anche il pieno supporto dei mezzi di terra (AT-ST) e d'aria (A-Wing o Ala-Y) e degli eroi della trilogia più famosa.
Sebbene il caos di questa modalità ricordi molto da vicino le reali battaglie che si sono combattute nei film, bisogna anche ammettere che si tratta di varianti troppo caotiche, in cui non esiste nessuna componente strategica di sorta. C'é di positivo che, una volta morti, non ci saranno tempi di respaw, ma potremo immediatamente scegliere se rientrare a fianco di un nostro amico o nel punto predefinito.
A questi elementi più caratteristici non mancheranno varianti già viste in altri titoli e qui riproposte in una veste completamente nuova. In “Carico”, ad esempio, giocheremo una sorta di variante di cattura la bandiera, mentre in corsa ai droidi dovremo invece catture e difendere tre droidi, infine, in “Eliminazione” dieci ribelli si scontreranno contro 10 imperiali in quello che ha tutto il sapore di un classico deathmatch a squadre.
Lasciamo per ultime le due modalità che meno ci hanno convinto dell'interno pacchetto, ovvero, “Caccia all'eroe” e “Eroi contro malvagi”. Nonostante la presenza di personaggi storici della saga come Darth Vader, Luke Skywalker, Boba Fett o Han Solo, lo stile di gioco é davvero insipido e senza alcun tipo di mordente.
Per tutti coloro che amano le sfide in collaborativa, il gioco offre anche la possibilità di cimentarsi in missioni che ci daranno la possibilità di giocare insieme ad un nostro amico per sconfiggere diverse ondate di nemici, oppure dei tutorial sotto forma di missioni che oltre ad insegnarci le basi del combattimento, ci daranno la possibilità di essere affrontate come vere e proprie sfide, andando a modificare il livello di difficoltà dello schema, e facendoci guadagnare stelline come premio.
Se questi elementi rimangono fortemente soggettivi come fattore di gradimento, dobbiamo invece segnalare la grave mancanza di mappe: troppo poche per essere un gioco votato completamente alla componente multigiocatore. Inoltre, abbiamo percepito anche un preoccupante sbilanciamento per quel che riguarda le armi tra cui scegliere: alcune troppo più forti di altre. Niente che non possa essere sistemato con futuri DLC (già annunciato il season pass) o con delle patch, ma da Dice, francamente, ci saremmo aspettati una maggiore cura sotto questi due aspetti.
Una splendida galassia
Dove Dice ha fatto un vero e proprio lavoro da manuale é nel comparto audio visivo del gioco. Star Wars: Battlefront, senza troppi giri di parole, é in assoluto il più bel prodotto del brand che possiamo ammirare in movimento. Per quanto poche in termini numerici, le mappe del gioco sono di una bellezza disarmante. Hoth, Tatooine, Endor sono realizzata con una cura certosina, e la percezione di essere realmente immersi all'interno di questi pianeti é davvero incredibile, e soprattutto nelle prime partite, vi assicuriamo che la mascella tenderà a raggiungere il pavimento per lo stupore.
Gran parte del lavoro é anche facilitato da una modellazione dei personaggi davvero credile e dettagliata, dando al fan più esperto dei veri e propri dettagli che gli faranno apprezzare ancora di più il titolo, ancor di più se si decide di utilizzare la visuale in terza persona. Tutto questo ben di Dio, fa passare quasi in secondo piano una risoluzione che - su Xbox One - non supera i 720p.
Non bisogna poi dimenticare che sullo stesso piano della componente visiva troviamo una campionatura audio da brividi, che riesce a riproporre in maniera perfetta la qualità del suono cinematografo. Tutti questi elementi messi assieme, trasformano l'esperienza di Star Wars: Battlefront in un qualcosa che alza decisamente l'asticella qualitativa del genere multiplayer online, portandolo a diventare un nuovo punto di riferimento per molti.
Tirando quindi le somme dobbiamo essere del tutto onesti nei vostri confronti. Star Wars: Battlefront é un titolo molto furbo. Non fraintendeteci, con il termini furbo non voglio certamente dire brutto o non meritevole, ma semplicemente legato a doppia mandata a delle logiche di mercato che avendo tra le mani un brand come Star Wars é abbastanza naturale fare.
Dice ha deciso di offrire un'esperienza che potesse essere capita e assimilata da tutti, con un grado di sfida tarato verso il basso per facilitare il gioco anche a coloro che questo Battlefront lo prenderanno più perché appassionati di Star Wars che veri e proprio giocatori di tutti i giorni. A rimanere delusi potrebbero quindi essere gli appassionati dei vecchi Battlefront e i fan degli sparatutto più tattici.