Star Wars: Demolition
di
FINISH HIM!
E' importante tenere d'occhio anche il livello degli scudi energetici del mezzo e la quantità di danni subiti, poiché da questi dipende la nostra resistenza. Per ricaricare rapidamente l'energia di armi e scudi sono anche presenti appositi "distributori", che però nelle modalità Torneo e Scommessa detraggono prezioso denaro dalle nostre tasche. Quando la resistenza di un mezzo tocca lo zero il computer invita il giocatore che ha inferto l'ultimo colpo a realizzare una specie di Fatality: questa si può eseguire semplicemente effettuando un attacco di quarto livello con una delle armi a disposizione, e porta un notevole premio in denaro sul nostro conto in banca. Colpire i nemici con i colpi speciali fa anche incrementare un apposito contatore, che funge da "moltiplicatore" per i soldi guadagnati in seguito (per un periodo limitato di tempo), spronando dunque i giocatori a battaglie frenetiche. Oltre alle armi extra, i mezzi del gioco possono "ospitare" anche tre diversi dispositivi ausiliari: uno scudo "stealth", un convertitore di energia per gli scudi e una barriera anti-laser, il cui effetto é limitato nel tempo. Infine, non potevano mancare i cari vecchi droidi: in particolare, ben nascosti nei livello possiamo stanare tre piccoli robottini di grande aiuto in battaglia. Il modello R2 (C1-P8, in pratica) ripara lentamente il nostro mezzo, il droide energetico (una specie di scatolotto con i piedini) aumenta la capacità delle batterie e la rapidità di fuoco e infine il potente robot svolazzate tattico attacca i nemici in maniera automatica e potenzia persino le nostre armi (in pratica, una torretta di fuoco aggiuntiva). Questi droidi prendono posto sul nostro mezzo e ci restano fino a quando non vengono colpiti dal fuoco nemico
FANTASCIENZA A 128 BIT?
Il gioco presenta un motore grafico piuttosto elementare che, per quanto fluido e veloce, non rende giustizia all'hardware di Dreamcast. Possiamo parlare di un porting piuttosto diretto della versione PlayStation del gioco, passata in alta risoluzione e condita con texture di altissima qualità, che però non riescono a coprire del tutto dei modelli poligonali molto squadrati e sgraziati. In particolare, se mezzi come il LandSpeeder o il Battle Tank sono ben fatti e belli da vedere, non ci possiamo che lamentare della brutta resa dell'AT-ST (uno scatolotto con due zampe) o del Rancor, che denunciano una carenza di poligoni abbastanza pesante. Come se non bastasse, la distanza di draw-in nel gioco é piuttosto bassa e per nulla sdrammatizzata da effetti "di copertura" (salvo un po' di nebbiolina), per cui spesso vedremo apparire man mano grossi edifici dal nulla a poche centinaia di metri da noi, e anche se questo non pregiudica eccessivamente la giocabilità risulta comunque ingiustificabile su una console che ha saputo mostrare ben di meglio. Tolti questi problemi comunque si riesce a gradire molto l'ambientazione del gioco, riprodotta tramite buone ricostruzioni di luoghi "famosi", come la superficie del pianeta Hoth, le paludi di Dagobah, la reggia di Naboo e persino la superficie della letale Morte Nera. Anche la musica del gioco porta alla memoria le belle immagini dei film e accompagna alla perfezione l'azione, mentre gli effetti sonori sono una fedelissima riproduzione di quanto si é ascoltato nei cinema. Insomma, in generale Star Wars: Demolition riesce a portare su Dreamcast una buona quantità dell'atmosfera e della magia dei film di George Lucas.
E' importante tenere d'occhio anche il livello degli scudi energetici del mezzo e la quantità di danni subiti, poiché da questi dipende la nostra resistenza. Per ricaricare rapidamente l'energia di armi e scudi sono anche presenti appositi "distributori", che però nelle modalità Torneo e Scommessa detraggono prezioso denaro dalle nostre tasche. Quando la resistenza di un mezzo tocca lo zero il computer invita il giocatore che ha inferto l'ultimo colpo a realizzare una specie di Fatality: questa si può eseguire semplicemente effettuando un attacco di quarto livello con una delle armi a disposizione, e porta un notevole premio in denaro sul nostro conto in banca. Colpire i nemici con i colpi speciali fa anche incrementare un apposito contatore, che funge da "moltiplicatore" per i soldi guadagnati in seguito (per un periodo limitato di tempo), spronando dunque i giocatori a battaglie frenetiche. Oltre alle armi extra, i mezzi del gioco possono "ospitare" anche tre diversi dispositivi ausiliari: uno scudo "stealth", un convertitore di energia per gli scudi e una barriera anti-laser, il cui effetto é limitato nel tempo. Infine, non potevano mancare i cari vecchi droidi: in particolare, ben nascosti nei livello possiamo stanare tre piccoli robottini di grande aiuto in battaglia. Il modello R2 (C1-P8, in pratica) ripara lentamente il nostro mezzo, il droide energetico (una specie di scatolotto con i piedini) aumenta la capacità delle batterie e la rapidità di fuoco e infine il potente robot svolazzate tattico attacca i nemici in maniera automatica e potenzia persino le nostre armi (in pratica, una torretta di fuoco aggiuntiva). Questi droidi prendono posto sul nostro mezzo e ci restano fino a quando non vengono colpiti dal fuoco nemico
FANTASCIENZA A 128 BIT?
Il gioco presenta un motore grafico piuttosto elementare che, per quanto fluido e veloce, non rende giustizia all'hardware di Dreamcast. Possiamo parlare di un porting piuttosto diretto della versione PlayStation del gioco, passata in alta risoluzione e condita con texture di altissima qualità, che però non riescono a coprire del tutto dei modelli poligonali molto squadrati e sgraziati. In particolare, se mezzi come il LandSpeeder o il Battle Tank sono ben fatti e belli da vedere, non ci possiamo che lamentare della brutta resa dell'AT-ST (uno scatolotto con due zampe) o del Rancor, che denunciano una carenza di poligoni abbastanza pesante. Come se non bastasse, la distanza di draw-in nel gioco é piuttosto bassa e per nulla sdrammatizzata da effetti "di copertura" (salvo un po' di nebbiolina), per cui spesso vedremo apparire man mano grossi edifici dal nulla a poche centinaia di metri da noi, e anche se questo non pregiudica eccessivamente la giocabilità risulta comunque ingiustificabile su una console che ha saputo mostrare ben di meglio. Tolti questi problemi comunque si riesce a gradire molto l'ambientazione del gioco, riprodotta tramite buone ricostruzioni di luoghi "famosi", come la superficie del pianeta Hoth, le paludi di Dagobah, la reggia di Naboo e persino la superficie della letale Morte Nera. Anche la musica del gioco porta alla memoria le belle immagini dei film e accompagna alla perfezione l'azione, mentre gli effetti sonori sono una fedelissima riproduzione di quanto si é ascoltato nei cinema. Insomma, in generale Star Wars: Demolition riesce a portare su Dreamcast una buona quantità dell'atmosfera e della magia dei film di George Lucas.