La gestione dei proiettili laser é precisa al millessimo: questi raggi non si limitano ad entrare in rozza collisione col nostro personaggio, ma possono essere schivati con un movimento minimo oppure entrare in collisione con la spada laser mentre eseguiamo una combo. In breve le battaglie si trasformano in vere carneficine, in cui con le nuove combo apprese al termine del precedente stage eliminiamo i nemici che sono a portata di lama, mentre con la coda dell'occhio seguiamo gli avversari che sparano da lontano, per parare nel momento giusto e usare quella pioggia di proiettili per stendere tutti gli oppositori Obi-Wan si avvicina ad un droide inoffensivo.. per distruggerlo e guadagnarne un bonus. La tipica azione di gioco potrebbe essere descritta così: con uno scatto improvviso evitiamo i primi proiettili nella nostra direzione e con un colpo di spada in corsa tagliamo in due il primo droide lasciandoci alle spalle gli altri, poi con un doppio salto evitiamo la linea di fuoco e atterriamo alle spalle dei cecchini, ora con la parata deflettiamo la pioggia di proiettili e stendiamo tutti quanti. Non c'é che dire: elegante, acrobatico, rispettoso delle coreografie del film. Qualche fase platform memore delle imprese acrobatiche di Prince of Persia spezza l'azione di gioco per riattivare la materia grigia con un minimo di ragionamento, necessario per raggiungere una determinata posizione sfruttando sporgenze e piani mobili Una certa varietà di situazioni, come rulli trasportatori, mandrie di sauri impazziti, terreni impervi con numerosi crepacci, rendono il gioco un po' più vario e stimolante. I boss di fine livello, pur non rappresentando degli ostacoli insormontabili, costituiscono delle sfide dove é richiesto un metodo per superare indenni le fasi finali dello stage. Infine, il fatto che dopo ogni livello si apprendano nuove combo e poteri Jedi rappresenta uno stimolo a proseguire fino al completamento di tutti e dieci gli stage Tecnicamente, Jedi Power Battles, pur essendo un titolo dalla struttura antiquata, sfoggia una confezione audiovisuale ineccepibile. Andiamo in dettaglio..
Giocando a Jedi Power Battles si ha la netta sensazione che LucasArts abbia voluto rispolverare l'adrenalinica, coinvolgente giocabilità che caratterizzava gli spin-off di Star Wars per SuperNintendo. In effetti anche Jedi Power Battles, come i suoi lontani antenati, ha una struttura di gioco assolutamente antiquata, ma riesce a salvarsi e perfino a coinvolgere seriamente il giocatore grazie a combattimenti divertenti e spettacolari e al sistema di apprendimento che ci stimola ad arrivare alla fine dello stage. Numerosi diversivi tattici ci aiutano a credere che LucasArts abbia profuso in JPB un certo impegno mentre, a livello audiovisuale, il titolo risulta curato fin nei dettagli. Graficamente sembra un gioco di miniature, dato che nella maggior parte dei casi l'inquadratura si mantiene piuttosto distante dai personaggi, ma la visuale non va a scapito della giocabilità, mentre la colonna sonora dinamica è vibrante, epica, e gli effetti ineccepibili. Jedi Power Battles, nonostante l'esordio un po' stentato, riesce infine a decollare e divertire il giocatore (meglio se due) almeno fino al completamento dei dieci, lunghi livelli di gioco. Compratelo se cercate un arcade disimpegnato su Phantom Menace e non siete troppo esigenti in termini di originalità.
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