Star Wars: Episode I Racer

di Redazione Gamesurf
Nel film omonimo abbiamo potuto ammirare la velocità e la pericolosità delle corse con i pod, rinominati nell'adattamento in lingua italiana "sgusci" (per coerenza comunque rispetto al gioco, in inglese, in questa sede continueremo ad usare il termine originale ). Nella trasposizione ludica ritroviamo il concetto di velocità e rischio ma, per esigenze di copione, sono stati variati molti aspetti rispetto a come viene presentata la gara su pellicola

Nel film infatti la competizione é strumentale al fatto di poter riparare la nave dove viaggia la principessa e tentare di portala in salvo. Qui il fatto di parteciparvi e di battere i vari campioni locali di podrace é fine a se stesso, tutto l'eroismo e l'importanza dell'evento per il destino della galassia sono stati omessi. L'unico vostro scopo del gioco sarà quindi quello di potenziarvi, fare esperienza, ed in fine sconfiggere il cattivissimo Sebulba
La seconda grande variazione é conseguente alla prima, al posto di dover affrontare un'unica decisiva gara, dovremmo affrontare quindici gare su cinque pianeti differenti (oltre a cinque gare bonus su un pianeta segreto che ci porteranno al già citato scontro finale). Ogni gara si riduce allora a uno sconto testa a testa, in cui dovremo affrontare un campione di podrace locale, dotato di un particolare veicolo
Se riusciremo a vincere la gara potremmo appropriarci del pod dello sconfitto e sbloccheremo la gara successiva relativa al pianeta in cui abbiamo vinto. Per i più fanatici della saga fra di voi posso dirvi che i pianeti in cui gareggeremo saranno Tatoonie, Ando, Prime, Baroonda e MonGazza, ogniuno caratterizzato da un tipo di ambientazione diversa, dai paesaggi desertici, a quelli boschivi, passando ovviamente alle lande ghiacciate
Anche i pod che man mano guadagneremo non avranno soltanto potenza progressiva, ma caratteristiche di tenuta, resistenza e accelerazione differenti. Starà a voi individuare il mezzo più adatto ad affrontare le varie gare in cui vi cimenterete. Come potete notare dalle immagini il punto di vista scelto dai programmatori é il classico "volo d'uccello", con la telecamera posta in alto e perpendicolare al percorso