Star Wars: Episode I Racer
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Se la scelta può essere condivisa dal punto di vista teorico c'é però da sottolineare il fatto che il Gameboy ha una risoluzione limitata, e, in concomitanza con una scala adottata forse eccessiva, in questo gioco il tratto di strada visibile é praticamente nullo. Non sarebbe fisicamente possibile anticipare nessuna delle numerose curve ne scartare gli innumerevoli ostacoli posti sul percorso se non ci venissero costantemente in aiuto alcuni indicatori direzionali
In un certo senso questo fatto riduce il gioco a una sorta di Dragon's Lair moderno, in cui misurare i propri riflessi premendo i tasti a comando. Un eccessivo ritardo nelle nostre reazioni porterà a frequenti scontri con gli ostacoli e a un eccessivo consumo dei propulsori cono conseguente spettacolare esplosione del pod. Altro metodo per abbreviare la vita del nostro mezzo é usare il turbo, una volta portati i motori a massima velocità é possibile infatti inserire per pochi secondi i postbruciatori, ma se li terremo inseriti per troppo tempo inizieranno a surriscaldarsi e danneggiare il nostro mezzo
Da non dimenticare poi la possibilità di danneggiarsi scontrandosi con il pod avversario, che stranamente riesce ad avere sempre la meglio in questo tipo di incidenti. Insomma, una cosa i programmatori hanno tenuto buona del film: il vostro pod é bello, velocissimo e maledettamente fragile. Dopo questo breve manualetto sul come far esplodere il proprio mezzo passiamo ad analizzare come questo gioco é stato realizzato. Riuscire a definire Star Wars: Episode I : Racer con un unico aggettivo che ne delinei le caratteristiche risulta quasi impossibile, e se proprio mi venisse imposto di liquidare questo gioco con un unico termine penso che opterei per "contrastato"
Il gioco infatti é un mix costante di elementi di indubbia qualità, cadute di stile, divertimento allo stato puro ed incontenibile noia. Questa dualità si manifesta sin dall'inizio, l'ottima introduzione animata che ci mostra un breve spezzone tratto dalla pellicola cinematografica viene seguita da menù ridotti a poco più dell'essenziale. Alla grafica poco definita e spesso banale fa da contraltare lo scrolling tremendamente fluido e l'altissimo numero di frames con cui sono rappresentati i pod. L'adrenalinica frenesia della competizione viene a scemare per la ripetitività delle gare
In un certo senso questo fatto riduce il gioco a una sorta di Dragon's Lair moderno, in cui misurare i propri riflessi premendo i tasti a comando. Un eccessivo ritardo nelle nostre reazioni porterà a frequenti scontri con gli ostacoli e a un eccessivo consumo dei propulsori cono conseguente spettacolare esplosione del pod. Altro metodo per abbreviare la vita del nostro mezzo é usare il turbo, una volta portati i motori a massima velocità é possibile infatti inserire per pochi secondi i postbruciatori, ma se li terremo inseriti per troppo tempo inizieranno a surriscaldarsi e danneggiare il nostro mezzo
Da non dimenticare poi la possibilità di danneggiarsi scontrandosi con il pod avversario, che stranamente riesce ad avere sempre la meglio in questo tipo di incidenti. Insomma, una cosa i programmatori hanno tenuto buona del film: il vostro pod é bello, velocissimo e maledettamente fragile. Dopo questo breve manualetto sul come far esplodere il proprio mezzo passiamo ad analizzare come questo gioco é stato realizzato. Riuscire a definire Star Wars: Episode I : Racer con un unico aggettivo che ne delinei le caratteristiche risulta quasi impossibile, e se proprio mi venisse imposto di liquidare questo gioco con un unico termine penso che opterei per "contrastato"
Il gioco infatti é un mix costante di elementi di indubbia qualità, cadute di stile, divertimento allo stato puro ed incontenibile noia. Questa dualità si manifesta sin dall'inizio, l'ottima introduzione animata che ci mostra un breve spezzone tratto dalla pellicola cinematografica viene seguita da menù ridotti a poco più dell'essenziale. Alla grafica poco definita e spesso banale fa da contraltare lo scrolling tremendamente fluido e l'altissimo numero di frames con cui sono rappresentati i pod. L'adrenalinica frenesia della competizione viene a scemare per la ripetitività delle gare