Star Wars: Knights of the Old Republic
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Chi ha avuto a che fare con un gioco di ruolo della serie D&D, si troverà praticamente a casa navigando tra le caratteristiche ed il sistema di skill dei personaggi. Per prima cosa dovremo scegliere il sesso e la classe tra le tre disponibili: Soldier, Scout oppure Scoundrel. La differenza tra le tre classi non è puramente estetica ma si ripercuote sulle abilità e sullo sviluppo che il personaggio avrà nel corso dell'avventura. Se il Soldier è più indicato per risolvere le situazioni col l'uso della forza, lo Scoundrel ha a sua disposizione abilità che gli permettono di superare i problemi in maniera meno diretta, mentre lo Scout rappresenta la classica via di mezzo che farà la felicità di tutti quei giocatori che desiderano di tutto un po' senza però eccellere in nessun particolare aspetto. Il passo seguente consiste nella distribuzione di una certa quantità di punti nelle varie caratteristiche: forza, destrezza, costituzione, intelligenza, carisma e saggezza. Più punti assegneremo ad una caratteristica primaria e più alto sarà il bonus che otterremo da essa: questo avrà ripercussioni su tutta una serie di abilità che sono influenzate da quella caratteristica in particolare.
Per fare un esempio, un punteggio elevato di forza ci permetterà di godere di un bonus sui danni che infliggeremo al nemico con le armi da corpo a corpo, mentre un elevato carisma influenzerà tutte quelle abilità che richiedono un certo "fascino", la persuasione su tutte. Terminata la curatissima procedura di creazione del personaggio, il gioco comincia proprio da quella famosa battaglia di cui parlavamo poco fa. Come si può intuire da ciò che è stato detto precedentemente, il sistema di gioco ed il gameplay ricalcano quello del gioco di ruolo classico. In sostanza le fasi principali sono essenzialmente quattro: combattimento, esplorazione, interazione con i personaggi non giocanti e sviluppo dei propri personaggi. Cominciamo innanzitutto col parlare del sistema di combattimento. Come dicevamo in precedenza, questo è basato su delle regole, quelle di D&D, per cui, nonostante sia possibile affrontare le battaglie anche in tempo reale, l'abilità del giocatore col joypad non avrà nessun tipo di influenza sulle battaglie stesse. Ma spieghiamo meglio questo concetto: per ogni azione scelta durante il combattimento, sia che si tratti di un colpo di arma da fuoco piuttosto che di una tecnica speciale, ci sarà una certa possibilità di successo che va a scontrarsi con le caratteristiche dell'avversario che stiamo affrontando.
In pratica per ogni azione, la CPU effettua un tiro di dado virtuale (così come il dungeon master nei giochi di ruolo cartacei effettua il tiro di dado per stabilire il successo di determinate azioni), tiro che subisce modifiche con bonus derivati dalle nostre caratteristiche e malus derivati da quelle dell'avversario. Un nemico con una classe armatura bassa avrà meno possibilità di essere colpito di uno con la classe armatura alta. In ogni caso, il combattimento potrà essere effettato sia in tempo reale, sia con il classico svolgimento a turni, modalità comunque intercambiabili anche nel corso di una battaglia. Questo sistema non deve però trarre in inganno i più. Esso ha radici antiche ed è ben collaudato, e dietro un aspetto apparentemente noioso (a parole), si nasconde una grandiosa possibilità di interazione, si diversa dalla classica offerta dai giochi dove i riflessi del giocatore la fanno da padroni, ma altrettanto appagante: senza contare che moltissimi combattimenti sono spettacolari ed alcuni raggiungono apici di spettacolarità sublime (vedere battaglie a suon di spade laser tra Jedi e Sith).