Star Wars Racer Revenge

Star Wars Racer Revenge
Star Wars Racer Revenge


Notevole inoltre la cura riservata alla realizzazione dei differenti circuiti, che sono molto vari e particolari e che danno la sensazione di essere realmente su mondi diversi, nonché di alcuni effetti speciali - come la polvere sollevata dal passaggio dei pod sui terreni sabbiosi, oppure l'effetto fumo e fiamme dei motori dei veicoli danneggiati - che sono stati ottenuti grazie all'uso di effetti particellari, in grado di ricreare i vari fenomeni senza l'uso di animazioni pre-renderizzate. Oltre alla possibilità di scegliere tra ben quattro visuali differenti vanno infine segnalati l'uso del motion blur (l'effetto sfocatura prodotto dalle improvvise accelerazioni) durante l'impiego del boost e la velocità d'azione sempre molto elevata, che non subisce rallentamenti neanche nelle situazioni più concitate (l'azione non scende mai al di sotto dei 30 fps); molto carina, inoltre, la possibilità di vedere i frammenti dei pod distrutti sul terreno anche nei passaggi successivi. Unici limiti grafici sono rappresentati dalla presenza di un leggero fenomeno di clipping durante i tamponamenti (comunque riscontrabile solo usando l'inquadratura ampia) e dall'assenza di una vera e propria modalità Replay (anche se sullo sfondo si vedono scorrere le immagini relative ai risultati delle varie gare).
La giocabilità è forse il vero tallone d'Achille di questo gioco. Se infatti la realizzazione tecnica di "Star Wars Racer Revenge" è davvero di tutto rispetto, non può certo dirsi lo stesso della sua longevità, decisamente ridotta: giocando vi apparirà subito evidente che, nonostante l'intelligenza artificiale degli avversari sia stata decisamente incrementata (adesso non si limiteranno più solo a correre lungo i way points predefiniti, ma cercheranno con qualunque mezzo di eliminarvi dalla gara), potenziando il vostro sguscio grazie alla modalità Garage di Watto potrete vincere in tutti i tracciati senza grossi problemi (troppa la differenza tra voi e gli altri sette concorrenti in gara).

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Questo indubbiamente rappresenta un limite non di poco conto, mitigato fortunatamente dalla possibilità di scegliere un sistema di controllo avanzato che, prevedendo l'uso delle due levette analogiche come manetta per i motori del vostro sguscio, vi creerà non pochi problemi di adattamento allo stile di guida richiesto (come in ';Episodio I', infatti, in questo caso per virare non dovrete più usare il D-Pad o una levetta analogica ma dovrete gestire al meglio la potenza dei motori, alimentando per esempio più quello di sinistra rispetto a quello di destra se vorrete virare verso destra, o viceversa se vorrete virare verso sinistra). Va segnalata inoltre la presenza della modalità a due giocatori (con la possibilità di scegliere tra uno split-screen verticale ed uno orizzontale), che vi aiuterà di certo a rendere il tutto meno monotono e più impegnativo.
Trattandosi di un titolo ispirato alla saga di Star Wars, "Star Wars Racer Revenge" non poteva non presentare un sonoro nel più classico stile Lucas, con musiche originali dei quattro capitoli della serie. Oltre alla bella e coinvolgente colonna sonora sono davvero ottimi gli effetti acustici prodotti dai pod (il rombo dei motori, soprattutto nelle accelerazioni e durante l'uso dei boost, è veramente ben realizzato), mentre le voci dei piloti (che sbeffeggiano o insultano gli avversari che incrociano sul loro percorso durante le competizioni) e dello speaker (in lingua madre inglese, molto coinvolgente e adatto al tipo di gioco di cui stiamo parlando) contribuiscono ad incrementare il senso di realismo complessivo. Molto interessante e decisamente innovativa, infine, la possibilità di selezionare la diffusione dell'audio con effetto Dolby Sourround: questa opzione, che permette di sfruttare meglio le grandi potenzialità della PS2 e che è stata finora introdotta da pochissimi giochi, contribuisce non poco ad immergere l'utente nell'ambiente di gara.
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Star Wars Racer Revenge
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Star Wars Racer Revenge

Star Wars Racer Revenge", distribuito in Italia dalla CTO, può essere considerato una via di mezzo tra un capolavoro e un bluff: accanto ad una realizzazione tecnica di tutto rispetto e ad un concept interessante (stiamo parlando di un titolo inerente alla serie Star Wars), infatti, troviamo una relativa semplicità di gioco ed una conseguente limitata longevità a minarne il suo valore complessivo. Tra l'altro la recente uscita di "Wipe Out Fusion" - titolo per molti versi simile che, nonostante tutti i suoi difetti, al momento rappresenta l'icona dei giochi di questo genere - certamente non contribuisce ad alimentare l'interesse per questo nuovo titolo della Lucas, anche se la sua correlazione con la mitica saga di Star Wars potrebbe comunque attirare l'attenzione di una buona parte del pubblico videoludico. Consigliabile quindi a tutti i fan della Saga della Lucas ed agli amanti dei giochi alla "Wipe Out", un po' meno agli altri, specialmente se già possiedono il prequel.