Star Wars Rogue Squadron III : Rebel Strike
Tanto tempo fa in una galassia lontana lontana...
Lo so, l'inizio non è certo tra i più originali ma non volevo perdermi l'occasione di cominciare quest'articolo con la frase simbolo di tutte le produzioni legate a Star Wars, siano essere cinematografiche o, come in questo caso, videoludiche.
Tutto questo per presentare Star Wars Rogue Squadron III : Rebel Strike l'ultimo nato in casa Factor 5 (gli stessi autori del celebre Turricane) destinato ancora una volta alla console cubica di casa Nintendo.
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La saga si espande
Logico seguito di Rogue Leader, Rogue Squadron III : Rebel Strike porta ancora una volta alla ribalta l'ormai epica saga di Gorge Lucas, riproponendone le principali battaglie in chiave videoludica. Fondamentalmente il gioco rimane piuttosto fedele alla serie da cui proviene, proponendo le classiche missioni a bordo dei mezzi d'assalto delle forze della Ribellione ( dall' X-Wing al magnificol Millenium Falcon) che se portate a termine ci daranno l'accesso al quelle successive. Le missioni ( divise in questo caso in tre differenti mini capitoli) saranno abbastanza varie proponendo sia "semplici" compiti di attacco fino a più impegnative missioni di soccorso o di appoggio agli incrociatori stellari.
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Rispetto al precedente episodio della serie il nuovo Rebel Strike mostra tuttavia alcuni elementi del tutto nuovi, primo fra tutti l'inserimento di alcune sezioni a piedi già ammirate nella controparte cinematografica. L'altra novità consiste proprio in questo, ovvero nella presenza di alcune situazioni ricavate anche dalle ultime due produzioni cinematografiche e non più solo dai primi tre episodi della serie. Termina l'elenco l'inserimento, finalmente, della modalità multiplayer in split screen orizzontale che aggiunge alle classiche corse ad inseguimento e il death match l'intero Rogue Leader rivisitato in chiave multiplayer cooperative match.
Il lato oscuro della forza
Ciò che doveva essere la vera innovazione del gioco, rappresenta purtroppo il vero tallone di Achille di Rebel Strike. Con l'introduzione delle sezioni "a terra" i programmatori puntavano di fatto a rendere l'ultimo capitolo della serie Rogue Squadron ben più vario dei propri predecessori, esperimento che stando ai risultanti è da considerarsi fallito. In tutte le sezioni di "non volo" ( siano esse a piedi o a bordo di mezzi come la Speeder Bike Pursuit) sia i personaggi principali che quelli secondari si dimostrano poco fluidi, denotando in particolare un netto distacco con l'ambiente circostante. A ciò va ad aggiungersi la mancanza di un sistema di controllo tale da rendere la sezione più varia dal solito sparare all'impazzata in puro stile old arcade-game a cui si è costretti ad adattarsi. Il livello medio del gioco si attesta ciononostante su un livello più che sufficiente, frutto di un'ottima realizzazione delle missioni in volo e del fascino che la serie di Rogue Squadron esercita ormai da diverso tempo.
Tecnicamente parlando
Come ampiamente accennato, ad eccezione delle sezioni a piedi Rebel Strike sfoggia un comparto grafico molto al di sopra della media. Il gioco gode di strutture 3D tanto varie quanto vaste, impreziosite da texture di altissimo livello ( incredibili in tal senso la qualità dei fondali nella missione sulla Luna di Endor ) al limite del fotorealismo. Tutto questo non va naturalmente ad inficiare il lavoro dell'engine grafico targato Factor 5 che esibisce un framerate ottimale anche nelle situazioni di battaglia più concitate. E' incredibile constatare come il team di sviluppo sia riuscito ad inserire all'interno dello schermo un numero così elevato di elementi dinamici non pre calcolati, lavoro ancor più evidente nelle differenti modalità multiplayer.
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Star Wars Rogue Squadron III : Rebel Strike
6.5
Voto
Redazione
Star Wars Rogue Squadron III : Rebel Strike
Stilare un giudizio positivo su Rebel Strike è un compito piuttosto difficile. Presentato al pubblico come un titolo innovativo ( per la serie), il tanto atteso Rebel Strike non ha di fatto portato nulla di nuovo se si eccettua l'inserimento di una modalità di gioco a piedi di difficile interpretazione e della modalità multiplayer assente nei precedenti capitoli della serie. Per il resto ci troviamo di fronte al solito Rogue Squadron, indubbiamente rifinito ed implementato sotto il profilo grafico ma che è ancora lontano dall'essere definito come un capolavoro. Considerando la già ottima fattura di Rogue Leader c'è da chiedersi se di Rebel Strike ce ne fosse veramente bisogno.