Star Wars Starfighter

di Redazione Gamesurf

CHE LA FORZA SIA CON VOI

Il genere delle simulazioni spaziali è stato affrontato dalla Lucasarts con numerose interpretazioni, sia di tipo più impegnativo (X-Wing VS Tie Fighter, X-Wing Alliance...) che di tipo più arcade (Rebel Assault, Rogue Squadron...). Starfighter s'inquadra in questo ultimo filone, ponendo infatti più attenzione verso l'immediatezza e la semplicità di gioco e trascurando gli aspetti più cerebrali delle simulazioni. Nonostante questo gli sviluppatori si sono prodigati nel creare una trama (sviluppata mediante filmati renderizzati) che facesse da sfondo alle nostre battaglie tra caccia: inizieremo l'avventura nei panni di un giovane cadetto della marina stellare di Naboo chiamato Rhys, che durante una delle sue prime missioni di servizio, si trova coinvolto in un pericoloso scontro a fuoco, in cui la sua istruttrice di volo verrà assassinata. Lui stesso avrebbe seguito la stessa fine se un gruppo di contrabbandieri, capitanati da un'affascinante ragazza di nome Vana, non l'avesse salvato: da qui in poi, in certe missioni, impersoneremo la ragazza, con relativa astronave, avente caratteristiche differenti rispetto a quella del cadetto. In seguito, durante lo svolgimento della storia, si aggiungerà alla combriccola un losco bandito (Nym), anche questo comandabile in certi livelli. Obiettivo finale del gruppo sarà contrastare gli oscuri piani della Federazione del Commercio e vendicare la morte della povera istruttrice. Per fare questo dovrete superare quattordici missioni; ogni missione è suddivisa in obbiettivi primari e obbiettivi secondari, che vi verranno comunicati in un briefing iniziale oppure nel corso della stessa per mezzo di comunicazioni dai vostri compagni. I primi sono quelli che determinano il successo o il fallimento della missione: se per un qualsiasi motivo non doveste riuscire a completarne qualcuno la missione risulterebbe non superata, con l'obbligo di rigiocarla (obbligo che si presenta anche quando la vostra astronave verrà abbattuta). Gli obbiettivi secondari possono, invece, anche non essere soddisfatti: se però deciderete di affrontarli, in caso di esito positivo non mancheranno medaglie e avrete la possibilità di accedere a livelli bonus. Verso le ultime missioni i tre protagonisti agiranno in squadra: nonostante non sia possibile scegliere quale comandare potrete ugualmente influenzare in un certo modo il comportamento dei vostri compagni. Come capi squadriglia potrete, infatti, ordinare ad un alleato, ad esempio, di attaccare un determinato obiettivo oppure di coprirvi le spalle, funzioni che solo in certe situazioni risulteranno efficaci. Ogni sezione è affrontabile scegliendo uno dei tre livelli di difficoltà (facile, medio, difficile), inoltre dopo ogni missione affrontata positivamente la situazione di gioco verrà salvata, permettendo di riprendere le partite successive da quella posizione.

TECNICAMENTE PARLANDO...

L'aspetto prettamente "consollistico" del gioco si nota sin dai menù iniziali: l'impossibilità di usare il mouse per selezionare le voci (sebbene nel gioco possa essere usato come controllo) e le poche opzioni di personalizzazione ne sono una spia evidente. Non essendo questo necessariamente un difetto, passiamo ad analizzare le peculiarità audiovisive del titolo. Graficamente Starfighter è un titolo molto ben sviluppato; ogni missione sarà accompagnata da giochi di luce, effetti di lens flare, pianeti splendidamente realizzati, esplosioni fantastiche (davvero ben realizzate!) e altra amenità di questo tipo. Tutto questo è mosso da un motore che nelle situazioni più confusionarie dimostra qualche incertezza (indipendentemente dalla risoluzione, che, comunque può essere variata in base al vostro computer), ma nel complesso risulta adeguatamente realizzato. I filmati d'intermezzo presentano invece qualche pecca per quanto riguarda la modellazione delle figure umane (sembrano burattini), ma si riscattano con i modelli delle astronavi e le ambientazioni che sono molto accurate. Per quanto riguarda l'audio non c'è da lamentarsi: la vostra attenzione sarà catturata piuttosto che dalle musiche di sottofondo (il classico tipo di musica di Star Wars, tra cui si evidenzia quella dell'ultima missione), dai numerosi dialoghi che vi coinvolgeranno davvero nell'azione, dialoghi che, se non sarà fatta la localizzazione, richiederanno tuttavia una buona conoscenza dell'inglese parlato per essere compresi. Per il resto troverete effetti di laser, esplosioni, motori che risultano perfettamente adatti al contesto. Sebbene si possa scegliere di usare anche la tastiera come sistema di controllo, ritengo che solo l'utilizzo di un joypad con almeno sei tasti possa garantire la perfetta manovrabilità del mezzo, in particolare durante le situazioni di combattimento tra caccia.