Star Wars Starfighter

di Redazione Gamesurf

LONGEVITA', CHI ERA COSTEI?

Chiariamo subito un concetto: finché dura, il gioco è parecchio divertente. Per chi ama gli arcade le varie sessioni di dogfighting sono molto piacevoli, e non ci sarà spazio per la noia, a causa di ritmi frenetici e valori di adrenalina elevati. Il feeling con l'astronave è immediato e la giocabilità è, sin dagli inizi, alta. Questa grande immediatezza nasconde, tuttavia, una progettazione delle missioni non molto accurata, rendendole troppo semplicistiche e non particolarmente varie , tanto da rendere, per alcune di esse, inutile il riepilogo iniziale degli obiettivi. Sebbene si stia parlando di un arcade, sarebbe stata gradita una maggiore attenzione e complessità verso la creazione degli obbiettivi; l'idea di cambiare l'astronave da pilotare in certe missioni era buona, ma non è stata sfruttata adeguatamente, rendendo i mezzi troppo simili tra loro e non lasciando al giocatore la possibilità di scegliere autonomamente quale utilizzare (opzione che sarà possibile una volta sbloccate le modalità bonus). Questi leggeri difetti sarebbero tollerabili se non si aggiungesse ad essi un basso numero di missioni prima di raggiungere la fine del gioco: superatene quattordici e vedrete le, poco sudate, parole "The End". Anche affrontando tutte le sezioni alla difficoltà maggiore a causa della possibilità di salvataggi della situazione senza limiti, il tempo di gioco previsto non supererà le dieci ore, lasciandovi con l'amaro in bocca; certo, sarà possibile rigiocare Starfighter con l'impegno di soddisfare anche tutti gli obiettivi secondari e quindi accedere a tutti i livelli bonus (sette in totale più quattro modalità di rigioco delle missioni originali), ma non è un espediente in grado di aggiungere molto alla longevità complessiva, essendo questi livelli aggiuntivi poco più che sottogiochi. Un modo per utilizzare efficacemente gli obbiettivi secondari sarebbe stato quello di far variare il corso della storia in base al loro raggiungimento, rendendo l'interazione con la trama molto più interessante rispetto ad un semplice racconto, come è quello a cui assistiamo in Starfighter. Certo, non ci aspettavamo una longevità del calibro di giochi come X-Wing Alliance, che essendo più simulativi, hanno dalla loro parte una nutrita serie di possibilità per aumentare il tempo di gioco, tuttavia fare di più era doveroso, in particolare se si pensa che è completamente assente l'opzione di multiplayer; dunque, una volta finito, il gioco rischia di andare a prendere polvere negli scaffali, rendendo il basso numero di livelli un difetto grave. Spiace constatare come un gioco in grado di garantire notevole divertimento per gli amanti degli arcade, sia costretto a diventare solo discreto a causa di una non oculata progettazione delle missioni e di un livello di difficoltà non attentamente calibrato. Consigliato a chi è davvero un fan di tutto quello che riguarda "Star Wars", e a chi pensa di giocarlo "a piccole dosi" in modo da farlo durare un tempo sufficiente.



Daniele "dansolo" Palmas