Star Wars: Super Bombad Racing
di
MA QUANTO CI PIACE, QUESTA FORZA?
Nulla di particolarmente innovativo o originale, dunque, a livello di meccanica di gioco, né forse Lucasarts aveva questo tra i suoi obiettivi, vista l'assenza di titoli simili nell'attuale parco giochi della PlayStation 2. La domanda é: può bastare l'appeal dei protagonisti di Guerre stellari in versione super-deformed per far di questo gioco un classico qual é la serie di Mario Kart? La risposta, tanto vale darla subito, é "non del tutto e non per tutti"
Dal punto squisitamente estetico, il gioco si attesta né più né meno che nella media assoluta, o poco sotto. Graficamente sono apprezzabili le strutture di alcune piste, le scelte cromatiche e l'aspetto in generale nitido e pulito; tuttavia Super Bombad Racing non mette certo alla frusta l'hardware del monolite Sony. Il gioco é interamente in 3D, come la prassi oramai richiede, i modelli sono piuttosto curati e dettagliati, particolarmente per quanto riguarda i volti dei personaggi (e non poteva essere altrimenti dato il carattere super-deformed), ma la citata pulizia dell'immagine si traduce anche in poco dettaglio per quanto riguarda sfondi, paesaggi e texture in generale. Sporadicamente, inoltre, quando la situazione si fa "affollata" e si effettuano vigorose rotazioni della mappa, il gioco soffre di fastidiosi rallentamenti, che certamente non fanno onore alle capacità dei programmatori, visto che in ogni caso tutto il gioco non brilla certo per velocità. Il fronte sonoro risulta, invece, assai più povero: il rombo, anzi il sibilo dei pod fa da cornice a motivetti simpatici e allegri ispirati alle musiche di Guerre Stellari, che però nel complesso risultano poco incisivi e alla lunga quasi fastidiosi. D'altronde nessuno si aspettava che questo gioco stabilisse nuovi standard tecnici o estetici; Super Bombad Racing tenta di costruire un'atmosfera accattivante e di proporre uno schema di gioco divertente e immediato, adatto alla partita veloce del dopo caffé, alla serata spensierata con un gruppo di amici ancora ad un pubblico meno adulto (tant'é vero che lo sviluppo del gioco é ad opera della Lucas Learning)
Nulla di particolarmente innovativo o originale, dunque, a livello di meccanica di gioco, né forse Lucasarts aveva questo tra i suoi obiettivi, vista l'assenza di titoli simili nell'attuale parco giochi della PlayStation 2. La domanda é: può bastare l'appeal dei protagonisti di Guerre stellari in versione super-deformed per far di questo gioco un classico qual é la serie di Mario Kart? La risposta, tanto vale darla subito, é "non del tutto e non per tutti"
Dal punto squisitamente estetico, il gioco si attesta né più né meno che nella media assoluta, o poco sotto. Graficamente sono apprezzabili le strutture di alcune piste, le scelte cromatiche e l'aspetto in generale nitido e pulito; tuttavia Super Bombad Racing non mette certo alla frusta l'hardware del monolite Sony. Il gioco é interamente in 3D, come la prassi oramai richiede, i modelli sono piuttosto curati e dettagliati, particolarmente per quanto riguarda i volti dei personaggi (e non poteva essere altrimenti dato il carattere super-deformed), ma la citata pulizia dell'immagine si traduce anche in poco dettaglio per quanto riguarda sfondi, paesaggi e texture in generale. Sporadicamente, inoltre, quando la situazione si fa "affollata" e si effettuano vigorose rotazioni della mappa, il gioco soffre di fastidiosi rallentamenti, che certamente non fanno onore alle capacità dei programmatori, visto che in ogni caso tutto il gioco non brilla certo per velocità. Il fronte sonoro risulta, invece, assai più povero: il rombo, anzi il sibilo dei pod fa da cornice a motivetti simpatici e allegri ispirati alle musiche di Guerre Stellari, che però nel complesso risultano poco incisivi e alla lunga quasi fastidiosi. D'altronde nessuno si aspettava che questo gioco stabilisse nuovi standard tecnici o estetici; Super Bombad Racing tenta di costruire un'atmosfera accattivante e di proporre uno schema di gioco divertente e immediato, adatto alla partita veloce del dopo caffé, alla serata spensierata con un gruppo di amici ancora ad un pubblico meno adulto (tant'é vero che lo sviluppo del gioco é ad opera della Lucas Learning)