StarCraft II: Heart of the Swarm
di
Quando si sente parlare di Blizzard Entertainment é facile avvertire un piacevole ticchettio nelle nostre menti, precisamente nell'angolo dei giochi che hanno fatto la storia del mondo videoludico. A intervalli di anni, brevi o lunghi che siano, il colosso é (quasi) sempre riuscito a portare una ventata di freschezza, dimostrando effettivamente che la cura e la dedizione, misti ad una buonissima dose di volontà, riescono a fruttare guadagno e notorietà. A concludere un anno d'oro per la Blizzard, dopo l'attesissimo Diablo 3 ed il seguito di WoW, Mists Of Pandaria (entrambi recensiti tra le nostre pagine) ecco arrivare sui nostri scaffali l'espansione di Starcraft 2, intitolata Heart Of The Swarm. Ma cosa propone essenzialmente questo prodotto?
Partiamo dalla storia. Titanica, in grado di riprendere il filo conduttore del finale di Wings of Liberty senza colpo ferire, capace di prenderci alla gola lasciandoci l'amaro in bocca per alcune scelte, avvertendo l'odio irreversibile di una Kerrigan pronta alla redenzione ma costretta all'oscurità, di fronte alla perdita fortuita dell'amore ritrovato. Tutto, quindi, prende una piega discendente, trascinandoci a bordo di un astronave pulsante di vita Zerg in giro per lo spazio, alla ricerca di nuovo potere per contrastare un unico vero nemico, che possiede il volto di Arcturus Mengsk ma che in realtà, nel profondo del cuore umano di Kerrigan, ha la forma del sentimento della solitudine. Nera. Corrotta. Fonte di nuova forza.
Sarà quindi nostro compito guidare lo Sciame ad un nuovo stadio evolutivo, curando ogni aspetto possibile delle nostre unità e della nostra Kerrigan, in un susseguirsi di azioni che completeranno la ricerca della perfezione, aiutati (questo va sottolineato) dalla genia di una razza forte e malleabile in grado di raggiungere il più alto grado della catena alimentare con un unico scopo: la sopravvivenza. Proprio in questo contesto sopraggiungono le novità del titolo, che porta una ventata di freschezza al vecchio sistema (comunque ottimo e funzionale) di Starcraft 2.
La base é rimasta invariata, costante che la Blizzard riesce a mantenere praticamente per ogni titolo che sviluppa data la precisa formula vincente che, se creata “ad hoc” sin dall'inizio, é in grado di essere solamente perfezionata ed avvicinata agli standard che il mercato videoludico (sarebbe meglio dire NOI giocatori) cerchiamo e vorremmo dai vari titoli e generi che ormai spesso fanno capolino in questo marasma infinito di offerte. Tornando al gioco, (perdonate il breve exploit) sono due le cose importanti che dobbiamo tenere in considerazione.
Per prima, Sarah Kerrigan. Lei sarà il fulcro di quasi ogni missione che affronteremo durante le nostre passeggiate amorose in giro per i pianeti del sistema e sarà importante curare e migliorare ogni caratteristica del suo schema evolutivo, così da risultare praticamente vincitori ad ogni sfida a cui verremo sottoposti. In ciò veniamo aiutati da una schermata dedicata, che dal Leviatano, ci permetterà di scegliere abilità funzionali e potenti, tutte in grado di combinarsi con un pizzico di fantasia alle abilità pre-esistenti delle unità Zerg, così da avvicinarsi il più possibile al nostro “modus operandi”. Stessa cosa, per certi versi, avviene nella Fossa Evolutiva, dove un curioso quanto macabro essere non farà altro che mettere mani ai filamenti genetici della nostra genia, permettendoci di evolvere le capacità dei nostri cari animaloni pucciosi con estrema minuzia, cercando di renderli il più letali possibili. Potremo inoltre attingere a sette missioni evolutive, che svilupperanno ulteriormente i nostri sottoposti fino a raggiungere la perfezione.
Peccato che quest'ultime rappresentino solamente una piccola parentesi dimostrativa volta per lo più a dimostrare le potenziali caratteristiche acquisibili dall'unità che andremo a potenziare. Una piccola nota obbligatoria ci sentiamo di darvela anche in merito a Kerrigan, sicuramente ben sviluppata nell'alberatura delle abilità, ma terribilmente potente a livelli medio-alti, visto che ci ha permesso di affrontare le missioni della campagna single-player con estrema facilità a livello normale, una volta scoperto il modo giusto per combinare abilità dell'eroe con quello delle unità zerg. Questo comunque comporta un ottimo spunto per affrontare difficoltà maggiori, così da aumentare la longevità del titolo che già di per se, grazie al comparto multigiocatore, riesce ad essere quasi praticamente infinita.
Sulla cresta dell'onda, già che l'abbiamo citata, passiamo quindi alla modalità di maggiore interesse per il titolo, ovvero il multi-player. Come al solito la Blizzard ci ha messo enorme cura, permettendo di visionare le varie ladder con estrema facilità (parlo dell'interfaccia e delle impostazioni, decisamente pratiche e semplici da consultare) grazie anche ad un piacevole tutorial che introduce persino il neofita in un mondo complesso e dinamico come quello di Starcraft. Sono state aggiunte ovviamente nuove unità alle varie fazioni, questo per arricchire e bilanciare partite che, dopo un po' di tempo chiaramente, hanno preso una piega sempre più ripetitiva.
Ecco quindi arrivare gli Swarm Host ed i Viper per gli Zerg, che rispettivamente si occupano la prima di spawnare piccole blatte fastidiose in grado di dare filo da torcere alle unità terrestri che tenteranno di attaccare il vostro alveare, mentre le seconde sono utilissime combinate ad unità di terra (come gli Zerglings) poiché inibiscono il fuoco dei nemici.
Riguardo invece i Protoss, sono state aggiunte perlopiù unità volanti, nominate rispettivamente Mothership Core, Oracle e Tempest. Quest'ultime, se utilizzate in combinazioni sempre più nuove e fantasiose, vi permettono di vincere scontri altrimenti difficilissimi, visto che il Tempest possiede un fuoco a lungo raggio e la Oracle é invece più veloce e comoda per rivelare le zone ove sono situati i vostri nemici.
Concludiamo con i Terran, che posseggono in questa nuova espansione un evoluzione dell'Hellion, ovvero l'Hellbat e le Widow Mine. Rispettivamente unità di fanteria terrestre efficienti, possono risultare letali se combinate grazie alla loro forza, la prima verso unità leggere, la seconda invece verso le corazzate.
Inoltre tutte le unità e le abilità delle varie fazioni sono state riviste, sinonimo del fatto che non é importante cambiare il sistema di gioco, quanto più le varie sfumature che possono accontentare, grazie a novità minuziose e particolari, un giocatore sempre più votato a livelli alti di competitività, dove ogni valore ed ogni shortcut può risultare vitale per vincere uno scontro.
Se tutto ciò che Blizzard vi offre non vi accontenta, non preoccupatevi. Un interessante modalità Arcade vi metterà in mano giochi diversi e particolari, creati a puntino da amatori della rete e del gioco, così da poter spezzare il ritmo serrato della campagna o delle giocate in linea, cambiando completamente genere e tipologia di gioco. Potremo inoltre attingere a contenuti extra per lo stesso Starcraft, come le mappe, così da ampliare le sessioni di gioco ulteriormente fino ad un potenziale infinito.
Concludiamo con delle piccole pecche, che purtroppo non permettono ad un titolo così ben realizzato di raggiungere la perfezione. Primo fra tutti, l'installazione. Noi, fortunati possessori della Collector's Edition con supporto fisso DVD, siamo stati costretti a scaricare ben 6GB su disco in linea con i server Blizzard, così da allungare (con relativo tedio) l'attesa per poter giocare il titolo. Ok, tutti possediamo una connessione internet, ma é altrettanto vero che a questo punto il supporto fisso mi diventa inutile, a meno che non venga utilizzato a scopo puramente collezionistico. Altro aspetto fastidioso sono le sessioni di dati in streaming durante il caricamento delle mappe, che con connessioni non particolarmente veloci (ragazzi perdonatemi!) ci ha fatto aspettare non poco pur non dipendendo dall'hardware (8gb di Ram con SO a 64bit e Scheda Video ATI RADEON 6750 dovrebbero bastare) e senza farcene capire il motivo apparente.
Esclusi gli elementi sopracitati, Starcraft 2 resta comunque un offerta videoludica di spicco, che riesce a proporre un genere stravisto con nuova forza ed innovazione, grazie all'operato di una società videoludica ricca di idee. I vari filmati non saranno l'unica novità grafica del titolo, visto nel lato tecnico del comparto grafico vi sarà la possibilità di selezionare nuove opzioni grafiche (come l'anti-aliasing) che permettono di gustare il gioco ad un nuovo livello, grazie alla realizzazione di modelli più curati e di effetti scenici annessi, mentre il comparto sonoro, gradevole durante le sessioni di gioco come accompagno musicale, ci fanno invece chinare il capo alla maestosità del doppiaggio, che anche in italiano, ci trasporta in un mondo infinito con enorme pathos, rendendo le nostre sessioni di gioco piacevoli oltre ogni dire.
Non ci resta che aspettare il terzo ed ultimo capitolo insomma, per il momento buona evoluzione..!
Partiamo dalla storia. Titanica, in grado di riprendere il filo conduttore del finale di Wings of Liberty senza colpo ferire, capace di prenderci alla gola lasciandoci l'amaro in bocca per alcune scelte, avvertendo l'odio irreversibile di una Kerrigan pronta alla redenzione ma costretta all'oscurità, di fronte alla perdita fortuita dell'amore ritrovato. Tutto, quindi, prende una piega discendente, trascinandoci a bordo di un astronave pulsante di vita Zerg in giro per lo spazio, alla ricerca di nuovo potere per contrastare un unico vero nemico, che possiede il volto di Arcturus Mengsk ma che in realtà, nel profondo del cuore umano di Kerrigan, ha la forma del sentimento della solitudine. Nera. Corrotta. Fonte di nuova forza.
Sarà quindi nostro compito guidare lo Sciame ad un nuovo stadio evolutivo, curando ogni aspetto possibile delle nostre unità e della nostra Kerrigan, in un susseguirsi di azioni che completeranno la ricerca della perfezione, aiutati (questo va sottolineato) dalla genia di una razza forte e malleabile in grado di raggiungere il più alto grado della catena alimentare con un unico scopo: la sopravvivenza. Proprio in questo contesto sopraggiungono le novità del titolo, che porta una ventata di freschezza al vecchio sistema (comunque ottimo e funzionale) di Starcraft 2.
La base é rimasta invariata, costante che la Blizzard riesce a mantenere praticamente per ogni titolo che sviluppa data la precisa formula vincente che, se creata “ad hoc” sin dall'inizio, é in grado di essere solamente perfezionata ed avvicinata agli standard che il mercato videoludico (sarebbe meglio dire NOI giocatori) cerchiamo e vorremmo dai vari titoli e generi che ormai spesso fanno capolino in questo marasma infinito di offerte. Tornando al gioco, (perdonate il breve exploit) sono due le cose importanti che dobbiamo tenere in considerazione.
Per prima, Sarah Kerrigan. Lei sarà il fulcro di quasi ogni missione che affronteremo durante le nostre passeggiate amorose in giro per i pianeti del sistema e sarà importante curare e migliorare ogni caratteristica del suo schema evolutivo, così da risultare praticamente vincitori ad ogni sfida a cui verremo sottoposti. In ciò veniamo aiutati da una schermata dedicata, che dal Leviatano, ci permetterà di scegliere abilità funzionali e potenti, tutte in grado di combinarsi con un pizzico di fantasia alle abilità pre-esistenti delle unità Zerg, così da avvicinarsi il più possibile al nostro “modus operandi”. Stessa cosa, per certi versi, avviene nella Fossa Evolutiva, dove un curioso quanto macabro essere non farà altro che mettere mani ai filamenti genetici della nostra genia, permettendoci di evolvere le capacità dei nostri cari animaloni pucciosi con estrema minuzia, cercando di renderli il più letali possibili. Potremo inoltre attingere a sette missioni evolutive, che svilupperanno ulteriormente i nostri sottoposti fino a raggiungere la perfezione.
Peccato che quest'ultime rappresentino solamente una piccola parentesi dimostrativa volta per lo più a dimostrare le potenziali caratteristiche acquisibili dall'unità che andremo a potenziare. Una piccola nota obbligatoria ci sentiamo di darvela anche in merito a Kerrigan, sicuramente ben sviluppata nell'alberatura delle abilità, ma terribilmente potente a livelli medio-alti, visto che ci ha permesso di affrontare le missioni della campagna single-player con estrema facilità a livello normale, una volta scoperto il modo giusto per combinare abilità dell'eroe con quello delle unità zerg. Questo comunque comporta un ottimo spunto per affrontare difficoltà maggiori, così da aumentare la longevità del titolo che già di per se, grazie al comparto multigiocatore, riesce ad essere quasi praticamente infinita.
Sulla cresta dell'onda, già che l'abbiamo citata, passiamo quindi alla modalità di maggiore interesse per il titolo, ovvero il multi-player. Come al solito la Blizzard ci ha messo enorme cura, permettendo di visionare le varie ladder con estrema facilità (parlo dell'interfaccia e delle impostazioni, decisamente pratiche e semplici da consultare) grazie anche ad un piacevole tutorial che introduce persino il neofita in un mondo complesso e dinamico come quello di Starcraft. Sono state aggiunte ovviamente nuove unità alle varie fazioni, questo per arricchire e bilanciare partite che, dopo un po' di tempo chiaramente, hanno preso una piega sempre più ripetitiva.
Ecco quindi arrivare gli Swarm Host ed i Viper per gli Zerg, che rispettivamente si occupano la prima di spawnare piccole blatte fastidiose in grado di dare filo da torcere alle unità terrestri che tenteranno di attaccare il vostro alveare, mentre le seconde sono utilissime combinate ad unità di terra (come gli Zerglings) poiché inibiscono il fuoco dei nemici.
Riguardo invece i Protoss, sono state aggiunte perlopiù unità volanti, nominate rispettivamente Mothership Core, Oracle e Tempest. Quest'ultime, se utilizzate in combinazioni sempre più nuove e fantasiose, vi permettono di vincere scontri altrimenti difficilissimi, visto che il Tempest possiede un fuoco a lungo raggio e la Oracle é invece più veloce e comoda per rivelare le zone ove sono situati i vostri nemici.
Concludiamo con i Terran, che posseggono in questa nuova espansione un evoluzione dell'Hellion, ovvero l'Hellbat e le Widow Mine. Rispettivamente unità di fanteria terrestre efficienti, possono risultare letali se combinate grazie alla loro forza, la prima verso unità leggere, la seconda invece verso le corazzate.
Inoltre tutte le unità e le abilità delle varie fazioni sono state riviste, sinonimo del fatto che non é importante cambiare il sistema di gioco, quanto più le varie sfumature che possono accontentare, grazie a novità minuziose e particolari, un giocatore sempre più votato a livelli alti di competitività, dove ogni valore ed ogni shortcut può risultare vitale per vincere uno scontro.
Se tutto ciò che Blizzard vi offre non vi accontenta, non preoccupatevi. Un interessante modalità Arcade vi metterà in mano giochi diversi e particolari, creati a puntino da amatori della rete e del gioco, così da poter spezzare il ritmo serrato della campagna o delle giocate in linea, cambiando completamente genere e tipologia di gioco. Potremo inoltre attingere a contenuti extra per lo stesso Starcraft, come le mappe, così da ampliare le sessioni di gioco ulteriormente fino ad un potenziale infinito.
Concludiamo con delle piccole pecche, che purtroppo non permettono ad un titolo così ben realizzato di raggiungere la perfezione. Primo fra tutti, l'installazione. Noi, fortunati possessori della Collector's Edition con supporto fisso DVD, siamo stati costretti a scaricare ben 6GB su disco in linea con i server Blizzard, così da allungare (con relativo tedio) l'attesa per poter giocare il titolo. Ok, tutti possediamo una connessione internet, ma é altrettanto vero che a questo punto il supporto fisso mi diventa inutile, a meno che non venga utilizzato a scopo puramente collezionistico. Altro aspetto fastidioso sono le sessioni di dati in streaming durante il caricamento delle mappe, che con connessioni non particolarmente veloci (ragazzi perdonatemi!) ci ha fatto aspettare non poco pur non dipendendo dall'hardware (8gb di Ram con SO a 64bit e Scheda Video ATI RADEON 6750 dovrebbero bastare) e senza farcene capire il motivo apparente.
Esclusi gli elementi sopracitati, Starcraft 2 resta comunque un offerta videoludica di spicco, che riesce a proporre un genere stravisto con nuova forza ed innovazione, grazie all'operato di una società videoludica ricca di idee. I vari filmati non saranno l'unica novità grafica del titolo, visto nel lato tecnico del comparto grafico vi sarà la possibilità di selezionare nuove opzioni grafiche (come l'anti-aliasing) che permettono di gustare il gioco ad un nuovo livello, grazie alla realizzazione di modelli più curati e di effetti scenici annessi, mentre il comparto sonoro, gradevole durante le sessioni di gioco come accompagno musicale, ci fanno invece chinare il capo alla maestosità del doppiaggio, che anche in italiano, ci trasporta in un mondo infinito con enorme pathos, rendendo le nostre sessioni di gioco piacevoli oltre ogni dire.
Non ci resta che aspettare il terzo ed ultimo capitolo insomma, per il momento buona evoluzione..!