Starlancer

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Starlancer rappresenta un momento importante per chi ha vissuto i primi anni della storia dei videogiochi su PC. É infatti la creazione di Chris Roberts, creatore di quella fortunata saga spaziale chiamata Wing Commander, la cui storia é ospitata nel box aggiuntivo di questa recensione
Dopo aver tentato, con risultati scadenti, la strada del cinema, Roberts e la sua Digital Anvil ritornano sui più piccoli schermi dei nostri PC con una nuova storia da raccontare e, chiaramente, con una nuova guerra interplanetaria da vincere
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Veduta romantica di una nave che si staglia con Saturno sullo sfondo

UN PO' DI BACKGROUND
Questa volta il problema non riguarda una razza di gatti alieni o ribelli geneticamente manipolati: la minaccia alla pace é sul nostro piccolo pianeta
Ci troviamo nell'anno 2060 e la federazione degli stati occidentali ha speso tutte le sue risorse nell'intento di colonizzare il Sistema Solare. Le colonie sono ormai presenti un po' dappertutto e i coloni possono finalmente vivere in pace anche lontani dalla terra. Il problema é che questa "missione" ha praticamente prosciugato i fondi della federazione e l'esercito ne ha risentito. La flotta, indebolita, non é più in grado di difendere le colonie. Del resto, chi avrebbe avuto interesse a violare queste oasi di pace? Una razza aliena forse?
Non esattamente: a quanto pare é vero che la storia é ciclica e ripete i suoi corsi e ricorsi con cadenza precisa... ebbene, questo é il tempo della guerra fredda! Beh, fredda si fa per dire, visto che l'asse orientale questa volta mette mano alle armi in puro stile guerrafondaio. La potenza della fazione nemica é tale che nessuna resistenza può essere attuata con successo. Le colonie vengono progressivamente spazzate via sotto gli occhi impotenti della federazione. Per correre ai ripari vengono arruolati volontari piloti e noialtri prenderemo le fattezze proprio di uno di questi volontari, appena giunto nel 45 Squadrone Volontari
Il problema della saga di Wing Commander é che la giocabilità propria della parte "simulativa" é rimasta praticamente invariata negli anni e questo vale anche per questo Starlancer
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Starlancer

Strano titolo questo Starlancer: in effetti non presenta sconvolgimenti dal punto di vista dell'originalità, ma resta un signor gioco. Un po' è l'immediatezza con la quale ci si cala nell'azione (anche la disposizione dei tasti è simile a quella che caratterizzava le precedenti produzioni di Roberts), un po' la trama che risulta comunque coinvolgente e stuzzicante. Il doppiaggio è ottimo, riproducendo in maniera molto simpatica i peculiari accenti degli alleati della Federazione (tedeschi e giapponesi parlano l'inglese sporco che da loro ci si aspetterebbe, un po' troppo stereotipati i russi). Graficamente siamo su livelli veramente ottimi, soprattutto dal punto di vista degli effetti. Meno riusciti i modelli dei piloti nelle cutscenes: si muovono in maniera un po' legnosa. Speciale menzione al supporto Force Feedback, potente e convincente, che ha riportato in auge il mio impolverato Force Feedback Pro.

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