Starsky & Hutch
di
COME ON, STARSKY!
Di Bay City si possono dire tante belle cose, ma di sicuro non che sia un luogo tranquillo: non solo perché la criminalità è piuttosto diffusa, ma anche perché la legge si trova spesso a dover ricorrere alle disastrose, ma efficaci, qualità dei suoi due agenti più scapestrati. Sto parlando di Dave Starsky e di Ken Hutchvattelapesca (al diavolo! Lo chiamano tutti Hutch!), che al volante della multitruccata Zebra3 non disdegnano di gettarsi in folli inseguimenti tra le vie cittadine, riempiendo di piombo i veicoli dei malfattori. Dura cosa, la legge...
C'E' VOLUTO QUALCHE ANNETTO...
Starsky & Hutch è probabilmente la serie poliziesca americana più famosa degli anni '70, alla quale seguirono molto d'appresso una piccola trasposizione a cartoni animati e (-credo anche-) dei fumetti. Fatto sta che tutti hanno sentito parlare almeno una volta dei due piedipiatti di Bay City, e quasi tutti sanno che giravano a bordo di una rombante automobile rossa e bianca (anche se non tutti forse si ricordano il nome "Zebra3").
Questo gioco ci ripropone di cimentarci in alcune delle avventure di questi due eroi così scapestrati, sia in solitario sia in una vera e propria esperienza di coppia. C'è voluto qualche anno per vedere Starsky & Hutch tra i nostri videogiochi: vediamo dunque se ne è valsa la pena.
A SPASSO PER BAY CITY
Il concetto base del gioco è piuttosto semplice: la storia si snoda attraverso 3 "stagioni" da 6 "episodi" ciascuna. Ogni episodio avrà un suo obiettivo principale, ma in linea di massima si tratterà sempre di "bloccare" (vale a dire riempire di piombo sicché non smette di muoversi) uno o più veicoli fuorilegge; quello che cambierà saranno solo le condizioni di fallimento, come ad esempio il tempo (valutazione) a disposizione, il dover proteggere un altro veicolo, e così via. Il gioco, in linea di massima, è un gioco di guida: una buona sintesi è che "Starsky guida e Hutch spara", anche se questo limita molto le potenzialità del prodotto. Come gioco di guida, i controlli sono semplici ed essenziali, limitandosi al pad analogico sinistro per lo sterzo, a Croce per accelerare, a Quadrato per il freno e la retromarcia, a Cerchio per il freno a mano e a Triangolo per il cambio di inquadratura (sono possibili due visuali: esterna e schermo intero). Non è possibile usare l'analogico destro per accelerare e frenare, e assolutamente non sono implementate le marce.
Giocando in solitario, Hutch mirerà automaticamente il bersaglio più prossimo al centro dello schermo: a quel punto sarà sufficiente premere R1 per aprire il fuoco. Giocando in coppia, questa incombenza passerà al giocatore2, che potrà utilizzare l'analogico per mirare anche oggetti ai lati del campo visivo; in alternativa, se possedete una LightGun il vostro socio potrà avvalersi di questa periferica, aumentando così lo spirito emulativo della coppia di poliziotti.
In basso a destra dello schermo è presente un mini radar che indica la posizione della nostra vettura nella mappa cittadina ed inoltre la posizione (se vicini) o la direzione (se oltre la portata del radar) ove si trovano gli altri veicoli importanti ai fini dell'episodio.
In alto a sinistra sarà invece segnata la nostra valutazione attuale, che altro non è se non una via di mezzo tra tempo e punteggio: la valutazione aumenterà tutte le volte che colpiremo un bersaglio "lecito" (veicoli avversari, semafori, barili, bersagli appositi, eccetera) e diminuirà tutte le volte che colpiremo un bersaglio "illecito" (altre macchine della polizia) o che procureremo danni alla nostra vettura o ai civili, oltre che, cosa importantissima, col passare del tempo. Se la valutazione scende a 0 l'episodio è automaticamente fallito ed andrà ripetuto (e questa può non essere l'unica condizione di fallimento).
Sparsi per tutto l'episodio ci saranno numerosi Power-Up: questi spaziano da aumenti di valutazione, a bonus temporanei come turbo, extra tenuta o sirena blocca-civili, a danni doppi, ad armi più potenti della pistola standard (ma con munizioni limitate), fino alle stelle che attivano i cosiddetti "eventi speciali", ossia dei repentini cambi di inquadratura in slow motion in cui assistiamo a salti sulle bisarche, esplosioni, incidenti, e così via.