Startopia

di Redazione Gamesurf
Vedere, poi, che tutto fila liscio riempie il cuore e lo spirito di una certa gratificazione: un altro agevole grafico ci permetterà di tenere sotto controllo la situazione, dandoci addirittura la possibilità di verificare quali alieni hanno deciso di risiedere in loco o quali si trovano in giro per i loro affari personali.
Sarà anche importante verificare lo stato di salute dei nostri ospiti (specie di quelli buoni), onde evitare che un precario equilibrio psicofisico li conduca prematuramente al decesso, causando un inevitabile tracollo delle nostre finanze. E non è finita! Un altro dei nostri doveri sarà quello di curare la biosfera artificiale presente nelle sezioni appositamente dedicate alla coltivazione di piante spaziali. E qui la Mucky Foot tradisce le sue origini "populousiane": l'azione sugli agenti atmosferici e i conseguenti effetti sul nano-suolo ricordano l'antico capolavoro di Molineaux. Ma tant'è: StarTopia è un gioco diverso, anche perché diversi sono i tempi in cui è stato realizzato.

In pieno ventunesimo secolo, comunque, ci piace riuscire ad interagire in tal modo con le textures grafiche (tira, molla, crea umidità, qui più sole, lì meno acqua, eccetera, avete presente?) e creare un ambiente a noi confacente in tutto e, in modo particolare, adattarlo agli scopi dei nostri amici alieni! Ma non pensiate che dirigere una base spaziale sia un affare di tutto riposo, basato sull'innaffiare qualche piantina o spostarsi in maniera casuale qua e là. Considerato che in StarTopia gestione, strategia ed azione vanno allegramente a braccetto, se vogliamo che la nostra baracca prosperi, dovremo tenere a bada tutto ciò che riguarda gli scambi commerciali con gli altri pianeti. L'aspetto economico della base è, infatti, direttamente proporzionale all'energia necessaria per farla funzionare. E vi possiamo garantire che per mandare avanti tutti gli edifici attivi, che sarà obbligatorio costruire per il bene della comunità, non sempre basterà quella che ci viene fornita ad inizio missione. Fortunatamente, se saremo dei bravi manager, avremo quasi sempre a disposizione tutto ciò che ci occorre per il benessere generale e per far fronte alle pressanti richieste dei nostri ospiti.
Altro particolare da non sottovalutare sarà la scoperta scientifica: gli esperti e "bi-testuti" scienziati Turakken (un po' sbevazzoni, ma in gamba, dopotutto!) si prodigheranno affinché il nostro progresso tecnologico vada di pari passo con la crescita della stazione, offrendoci la possibilità di costruire nuove strutture aliene senza troppa fatica. E anche se capiterà di dover affrontare l'incombente minaccia di qualche criminale o di qualche spia, potremo sempre contare sull'aiuto dei druidi Scuzzer di sicurezza e, nei casi più gravi, sulla forza d'attacco di un personale esercito di fidi combattenti, pronti a schierarsi dalla nostra parte, dopo un regolare arruolamento, nel caso le nostre velleità espansionistiche richiedano nuovi spazi da conquistare. E vedrete che succederà molto spesso...