Startopia
di
In ogni caso, per poter godere al meglio delle features di StarTopia sarebbe meglio possedere un computer non troppo antico, pena la resa generale del prodotto. Dimenticate textures ripetute e noiosi bianchi e neri: qui è tutto molto colorato e il solo ambiente naturale nella zona agricola della stazione vi farà sentire dei fieri possessori di questo prodotto. Le specie aliene, ben delineate nell'aspetto e nella psicologia (particolari non trascurabili), possono sembrare poche, ma vi assicuriamo che l'aggiunta di ulteriori razze avrebbe rischiato di creare maggior confusione nell'utilizzo delle stesse.
Come già accennato, la prospettiva isometrica in 3D è variabile grazie all'uso di facili comandi e potremo tenere sott'occhio tutta la nostra stazione in totale libertà, spostandoci tranquillamente da un ambiente all'altro, con semplicità ineccepibile. Abbiamo trovato un po' ripetitive le musichette di background, ma ce ne sono parecchie, per cui diremmo che questo può essere un particolare trascurabile. Al contrario, ci piace sottolineare, in generale, l'apparato "sound fx" che, sfruttando in modo decoroso il "surround", associa suoni diversi alle varie locazioni attive della stazione (mitica la discoteca, con una base sonora anni '70 riveduta e corretta in chiave interplanetaria!). Certo, qualche difettuccio StarTopia ce l'ha, soprattutto se consideriamo dei fastidiosi "crash" durante il gioco (speriamo risolvibili con l'inevitabile patch di turno!), la lentezza in alcune fasi di caricamento e richieste hardware un po' salate, nonostante tutto. Ma, si sa, nessuno è perfetto e, sorvolando su queste cose, peraltro ovviabili, quello che ci rimane tra le mani è un prodotto indiscutibilmente valido.
In chiusura, possiamo sicuramente consigliare StarTopia a tutti gli amanti di quei videogiochi in cui, oltre all'abilità, occorre un bel po' di sale in zucca per riuscire a coordinare il gran numero di azioni richieste, considerando sempre l'aspetto divertente della questione, senza il quale, alla lunga, si arriverebbe a toccare fatalmente l'apice mortale della noia. E in questa calda estate, la nuova produzione Eidos, lungi dall'essere una novità assoluta in quanto a concept, non può che portare un fresco vento di umorismo, ironia e giocabilità. Tutte cose che, in ogni forma di vita (anche aliena, s'intende!) non guastano mai. Ben fatto, Mucky Foot!
Luca "LuMas" Masala
Come già accennato, la prospettiva isometrica in 3D è variabile grazie all'uso di facili comandi e potremo tenere sott'occhio tutta la nostra stazione in totale libertà, spostandoci tranquillamente da un ambiente all'altro, con semplicità ineccepibile. Abbiamo trovato un po' ripetitive le musichette di background, ma ce ne sono parecchie, per cui diremmo che questo può essere un particolare trascurabile. Al contrario, ci piace sottolineare, in generale, l'apparato "sound fx" che, sfruttando in modo decoroso il "surround", associa suoni diversi alle varie locazioni attive della stazione (mitica la discoteca, con una base sonora anni '70 riveduta e corretta in chiave interplanetaria!). Certo, qualche difettuccio StarTopia ce l'ha, soprattutto se consideriamo dei fastidiosi "crash" durante il gioco (speriamo risolvibili con l'inevitabile patch di turno!), la lentezza in alcune fasi di caricamento e richieste hardware un po' salate, nonostante tutto. Ma, si sa, nessuno è perfetto e, sorvolando su queste cose, peraltro ovviabili, quello che ci rimane tra le mani è un prodotto indiscutibilmente valido.
In chiusura, possiamo sicuramente consigliare StarTopia a tutti gli amanti di quei videogiochi in cui, oltre all'abilità, occorre un bel po' di sale in zucca per riuscire a coordinare il gran numero di azioni richieste, considerando sempre l'aspetto divertente della questione, senza il quale, alla lunga, si arriverebbe a toccare fatalmente l'apice mortale della noia. E in questa calda estate, la nuova produzione Eidos, lungi dall'essere una novità assoluta in quanto a concept, non può che portare un fresco vento di umorismo, ironia e giocabilità. Tutte cose che, in ogni forma di vita (anche aliena, s'intende!) non guastano mai. Ben fatto, Mucky Foot!
Luca "LuMas" Masala