Stitch, punto ricamo tascabile - Recensione Switch
La recensione del puzzle game di Lykke Studios, un gradevole e rilassante passatempo che stuzzica gli animi senza entusiasmarli
Direttamente dai meandri dell’Apple Arcade, Stitch. è un puzzle game di tipo rompicapo creato da Lykke Studios, al debutto in questi giorni su Nintendo Switch in esclusiva console dopo essere stato presentato al Nintendo Indie World Showcase. Il titolo si propone di allietare lo stress quotidiano con una formula di gioco paciosa, basata sul ricamo.
L’obiettivo è “colorare” le sezioni di un telaio seguendo le indicazioni dei numeri sullo schermo, fino a formare l’immagine completa. Il titolo ricorda un po’ il Picross di Nintendo, ma vanta una presentazione di gran lunga più vivace e un approccio più semplice e intuitivo, che lo rende più facile e quindi più distensivo per le menti affaticate, ma anche meno stimolante per coloro in cerca di una sfida.
Dopo un breve tutorial in cui veniamo chiamati a completare delle prove piuttosto immediate (roba che si risolve da sola), vediamo aprirsi l’intero campionario di livelli, oltre un centinaio, che potremo affrontare nell’ordine che preferiamo. Una finestra in alto ci fornirà degli obiettivi per aiutarci nella scelta del prossimo telaio da ricamare, il cui completamento ci fornirà punti esperienza per salire di livello e sbloccare ulteriori contenuti (qui si vedono le origini mobile dell’opera).
Una volta scelto l’animale, l’oggetto o l’intero panorama che vogliamo ritrarre, il gioco ci guiderà attraverso i vari settori del telaio da riempire. Stitch. è nato per un’interfaccia touch, come si può intuire dalle generose dimensioni di ogni riquadro e bottone a schermo, e infatti si può giocare interamente con lo schermo tattile della console Nintendo in modalità portatile, ma funziona benissimo anche ricorrendo ad un regolare gamepad.
Con il dito (o il cursore) si seleziona una delle caselle e lo si fa scorrere in verticale, orizzontale o diagonale a riempire una porzione dello schema, facendo bene attenzione di coprire massimo uno dei numeri riportati in alcuni dei riquadri, che indicano quante caselle quella particolare “toppa” dovrà occupare nel disegno, con lo scopo di assegnare ad ogni cifra il corretto numero di caselle, esattamente come nel Picross.
Non ci sono spazi vuoti e la difficoltà sta nel capire come le varie zone si districano con quelle adiacenti. Non è mai troppo complesso, e anche nei livelli categorizzati come “rompicapo” spesso basta un colpo d’occhio per arrivare alla soluzione ottimale, ma è comunque un passatempo piacevole e divertente, soprattutto guardando la propria creazione prendere lentamente vita, punto dopo punto.
Come già asserito però il ridotto livello di difficoltà lo rende decisamente meno sfizioso di un altro titolo appartenente alla categoria, pertanto la formula, per quanto rilassante, funziona solo per brevi sprazzi prima di perdere mordente. Un valido passatempo, dunque, per chi cerca brevi sollazzi, colorato, zen e che stimola la creatività. E se non avete voglia di risolvere puzzle, potete sempre mettervi a personalizzare quelli già completati in precedenza.