Street Fighter Ex 2 Plus
di
Redazione Gamesurf
E' passato ormai qualche tempo da quando la Arika, sotto la direzione della Capcom, sviluppò Street Fighter Ex, versione tridimensionale, almeno per quel che riguardava la grafica, ma non lo stile di combattimento, di una delle saghe di picchiaduro più gettonate e più famose del mondo. Ora che di acqua sotto i ponti ne é passata parecchia e che l'iniziale entusiasmo per la novità (Street Fighter 3D!!) si é spento, l'accoppiata Arika/Capcom sforna un seguito, chiamandolo ovviamente SF EX 2 Plus, ma cosa c'é di nuovo in questo gioco? Valeva veramente la pena dare un sequel a quel primo esperimento? Ma soprattutto, varrà la pena spenderci sopra tutti quei soldi? Continuate a leggere e lo saprete
C'ERA UNA VOLTA..
La storia é sempre quella: Vega (o M.Bison, a seconda della versione) continua a rompere le scatole e sta a voi, impersonando il vostro lottatore preferito, contrastare i suoi piani di dominio. La storyline non é certo innovativa (praticamente é sempre quella del vecchio SF2), ma si sa, é solo un pretesto per darsele di santa ragione, anche se una trama un minimo più articolata non credo dispiacerebbe a nessuno. Come per ogni nuovo capitolo di SF, é quantomeno
d'obbligo aggiungere personaggi per rinnovare le fila degli eroi, quindi alle vecchie conoscenze prese dal prequel (va segnalato comunque l'ingresso di Blanka nella terza dimensione), si affiancano altri nuovi lottatori più o meno interessanti che portano la rosa di scelta a 20 unità (esclusi gli altrettanto obbligatori personaggi segreti, fra i quali ne spuntano alcuni che sembrano presi da fumetti di Hong Kong come Solar Lord et similia). Parlando proprio dei personaggi, é triste vedere che più il tempo passa, più l'appetibilità delle new entry cala. Alla fine uno si ritrova a scegliere sempre i soliti vecchi Ryu, Ken o comunque coloro che hanno fatto la storia di questo gioco, ben più carismatici di gente tipo Area, una ragazzina con occhiali e pattini a rotelle che attacca con un guanto meccanico a razzo da lancio (?!). Forse la fantasia dei programmatori comincia a far cilecca o forse ne hanno anche troppa e questi sono i risultati, comunque questa é solo una mia opinione, ma anche puntando gli occhi su titoli del calibro di SF3 ce ne sarebbero tante di cose da dire sui nuovi personaggi, sulle loro mosse e sulla loro coerenza col mondo di Street Fighter (gli esperimenti russi, Necro e Twelve, meritano senza dubbio una menzione). Tornando a noi, passiamo ora al sistema di gioco che, rispetto al precedente capitolo, ha subito ben poche modifiche. Diciamolo pure, SF EX 2 Plus, per quanto voglia fregiarsi di una grafica in tre dimensioni, é e rimane, in quanto tali sono le sue radici, un picchiaduro a incontri bidimensionale in cui la possibilità di muoversi lateralmente non é stata nemmeno lontanamente presa in esame come invece lo fu per titoli come Battle Arena Toshinden o Tekken che, conservando comunque un concept 2D, permettevano di sfruttare la nuova dimensione. Da qui al dire che il sistema di gioco é sostanzialmente lo stesso di sempre il passo é breve. Avete sempre la vostra barra delle super che, come nel capitolo precedente, é divisa in tre segmenti che vi permettono di dosare la potenza dei vostri colpi speciali consumandone 1,2 o 3 in una volta sola. Oltre alle super potete esibirvi, al costo di un segmento della suddetta barra, nelle Excel, altro nome con cui chiamare le classiche super combo, ovvero le velocissime sequenze di colpi che potete eseguire alla velocità consentita da questa modalità potenziata. Inoltre avete le canoniche Counter, Break, ecc, ecc, nulla di nuovo sotto il sole quindi. Sembra quasi che la terza dimensione sia stata aggiunta solo perché vanno di moda i giochi 3D. Una volta scelto il vostro lottatore dovrete sostenere un certo numero di scontri prima di fronteggiare il combattimento finale, ma non finisce qui, infatti gli scontri saranno intervallati da dei bonus stage come ad esempio distruggere un satellite e alcuni meteoriti che stanno cadendo sulla terra a suon di cartoni o eliminare un avversario che può essere danneggiato solo dalle Excel. Di sequenze finali neanche l'ombra, solo un breve trafiletto sullo sfondo dell'ultimo colpo inferto al boss finale e la possibilità di menare un manichino (come altro definirlo dato che non si muove) durante i titoli di coda
C'ERA UNA VOLTA..
La storia é sempre quella: Vega (o M.Bison, a seconda della versione) continua a rompere le scatole e sta a voi, impersonando il vostro lottatore preferito, contrastare i suoi piani di dominio. La storyline non é certo innovativa (praticamente é sempre quella del vecchio SF2), ma si sa, é solo un pretesto per darsele di santa ragione, anche se una trama un minimo più articolata non credo dispiacerebbe a nessuno. Come per ogni nuovo capitolo di SF, é quantomeno
d'obbligo aggiungere personaggi per rinnovare le fila degli eroi, quindi alle vecchie conoscenze prese dal prequel (va segnalato comunque l'ingresso di Blanka nella terza dimensione), si affiancano altri nuovi lottatori più o meno interessanti che portano la rosa di scelta a 20 unità (esclusi gli altrettanto obbligatori personaggi segreti, fra i quali ne spuntano alcuni che sembrano presi da fumetti di Hong Kong come Solar Lord et similia). Parlando proprio dei personaggi, é triste vedere che più il tempo passa, più l'appetibilità delle new entry cala. Alla fine uno si ritrova a scegliere sempre i soliti vecchi Ryu, Ken o comunque coloro che hanno fatto la storia di questo gioco, ben più carismatici di gente tipo Area, una ragazzina con occhiali e pattini a rotelle che attacca con un guanto meccanico a razzo da lancio (?!). Forse la fantasia dei programmatori comincia a far cilecca o forse ne hanno anche troppa e questi sono i risultati, comunque questa é solo una mia opinione, ma anche puntando gli occhi su titoli del calibro di SF3 ce ne sarebbero tante di cose da dire sui nuovi personaggi, sulle loro mosse e sulla loro coerenza col mondo di Street Fighter (gli esperimenti russi, Necro e Twelve, meritano senza dubbio una menzione). Tornando a noi, passiamo ora al sistema di gioco che, rispetto al precedente capitolo, ha subito ben poche modifiche. Diciamolo pure, SF EX 2 Plus, per quanto voglia fregiarsi di una grafica in tre dimensioni, é e rimane, in quanto tali sono le sue radici, un picchiaduro a incontri bidimensionale in cui la possibilità di muoversi lateralmente non é stata nemmeno lontanamente presa in esame come invece lo fu per titoli come Battle Arena Toshinden o Tekken che, conservando comunque un concept 2D, permettevano di sfruttare la nuova dimensione. Da qui al dire che il sistema di gioco é sostanzialmente lo stesso di sempre il passo é breve. Avete sempre la vostra barra delle super che, come nel capitolo precedente, é divisa in tre segmenti che vi permettono di dosare la potenza dei vostri colpi speciali consumandone 1,2 o 3 in una volta sola. Oltre alle super potete esibirvi, al costo di un segmento della suddetta barra, nelle Excel, altro nome con cui chiamare le classiche super combo, ovvero le velocissime sequenze di colpi che potete eseguire alla velocità consentita da questa modalità potenziata. Inoltre avete le canoniche Counter, Break, ecc, ecc, nulla di nuovo sotto il sole quindi. Sembra quasi che la terza dimensione sia stata aggiunta solo perché vanno di moda i giochi 3D. Una volta scelto il vostro lottatore dovrete sostenere un certo numero di scontri prima di fronteggiare il combattimento finale, ma non finisce qui, infatti gli scontri saranno intervallati da dei bonus stage come ad esempio distruggere un satellite e alcuni meteoriti che stanno cadendo sulla terra a suon di cartoni o eliminare un avversario che può essere danneggiato solo dalle Excel. Di sequenze finali neanche l'ombra, solo un breve trafiletto sullo sfondo dell'ultimo colpo inferto al boss finale e la possibilità di menare un manichino (come altro definirlo dato che non si muove) durante i titoli di coda
Street Fighter Ex 2 Plus
Street Fighter Ex 2 Plus
La Arika evidentemente non ha imparato granchè dall'esperienza precedente, a parte poche migliorie grafiche e l'aggiunta dei soliti nuovi personaggi ci troviamo di fronte a una minestra riscaldata che si discosta solo in minima parte dal predecessore, che almeno poteva vantare sull' "innovazione" di aver proposto una versione tridimensionale del celebre picchiaduro a incontri della Capcom. Se siete possessori del primo SF EX, potete tranquillamente saltare questo capitolo, magari aspettando, se la PS2 rientra nei vostri acquisti futuri, il terzo episodio, sempre della Arika. Se invece non siete possessori del prequel, vuol dire che non ve ne importa nulla, in caso contrario compratelo solo se volete a tutti i costi uno SF in 3D, ben consapevoli del fatto che non cambia comunque nulla. Personalmente ritengo che non si debba cercare la tridimensionalità a tutti i costi (una volta si diceva che non era la grafica a contare in un gioco, ma la sua giocabilità... bei tempi) trasportando a forza un concept di gioco che si basa sulla bidimensionalità, soprattutto se i precedenti affondano le loro radici nel bitmap. In questo caso SF è nato in due dimensioni e tale deve rimanere in barba alle nuove tecnologie, come dimostra la tecnicamente eccellente saga di SF3. Aggiungendo la terza dimensione si rischia solo di fare la brutta figura che ha fatto la SNK coi suoi Samurai Spirits 64 prima e Fatal Fury Wild Ambition poi.