Street Fighter EX 3
di
ANALISI LOGICA
La saga di Street Fighter Ex non ha mai raccolto grandi consensi, si tratta di una precisazione doverosa. La prima edizione, pubblicata nel lontano '98, proponeva nulla più che uno Street Fighter II con personaggi poligonali ma concept e struttura di gioco praticamente inalterata, tralasciando la marea di opzioni eliminate e qualche minimo cambiamento nella fisica del gioco
Circa un paio di mesi or sono Street Fighter Ex 2, sempre sviluppato dalla Arika, ha riportato i cubetti in casa Street Fighter, sulla PlayStation e oggi é finalmente (?) arrivato il momento del battesimo della PS2. Poteva trattarsi di un battesimo di fuoco ed invece é solo un battesimo all'acqua di rose: Street Fighter Ex 3 si presenta subito con qualche innovazione degna di nota (per quel che riguarda la serie a cui appartiene), anche se già vista e rivista ultimamente. Stiamo parlando della modalità Tag Team, offerta in grande stile da Dead or Alive 2 e Tekken Tag Tournament, almeno rimanendo in quest'ultimo periodo
Il gioco in singolo occupa il giocatore per circa 10 minuti, se proprio si é rimasti a terra con le lezioni sul "come vincere continuando a fare un paio di mosse". Gli incontri avvengono secondo diverse modalità: contro tre nemici contemporaneamente (ma la cui linfa vitale é ridotta quasi allo zero), utilizzando due personaggi contemporaneamente e così via. Alla fine di ogni incontro é possibile, inoltre, decidere se graziare l'ultimo combattente abbattuto facendolo entrare nel nostro gruppo di atleti, scegliendo poi, incontro per incontro, quale tra i tanti ci farà da compagno
Non si tratta di un'innovazione particolarmente innovativa, anche perché alla fine della fiera gli incontri sono sempre quelli e la scarsa caratterizzazione di buona parte dei nuovi personaggi é piuttosto scoraggiante
Le modalitò di gioco non finiscono qua, perlomeno se si ha la possibilità di giocare in due: incontri singoli, tag team e via di questo passo. Per il giocatore che non deve chiedere mai (singolo), oltretutto, si può anche prendere parte a un'opzione che permette di allenarsi con un personaggio "vuoto" e ottenere per lui mosse, completando missioni e quant'altro. E' poi possibile utilizzare tale personaggio per entrare nella modalità base di gioco. Niente male, se non fosse che le missioni e la completezza del tutto sono largamente inferiori (usiamo un bell'eufemismo va') al Master Mode di Soul Calibur
La saga di Street Fighter Ex non ha mai raccolto grandi consensi, si tratta di una precisazione doverosa. La prima edizione, pubblicata nel lontano '98, proponeva nulla più che uno Street Fighter II con personaggi poligonali ma concept e struttura di gioco praticamente inalterata, tralasciando la marea di opzioni eliminate e qualche minimo cambiamento nella fisica del gioco
Circa un paio di mesi or sono Street Fighter Ex 2, sempre sviluppato dalla Arika, ha riportato i cubetti in casa Street Fighter, sulla PlayStation e oggi é finalmente (?) arrivato il momento del battesimo della PS2. Poteva trattarsi di un battesimo di fuoco ed invece é solo un battesimo all'acqua di rose: Street Fighter Ex 3 si presenta subito con qualche innovazione degna di nota (per quel che riguarda la serie a cui appartiene), anche se già vista e rivista ultimamente. Stiamo parlando della modalità Tag Team, offerta in grande stile da Dead or Alive 2 e Tekken Tag Tournament, almeno rimanendo in quest'ultimo periodo
Il gioco in singolo occupa il giocatore per circa 10 minuti, se proprio si é rimasti a terra con le lezioni sul "come vincere continuando a fare un paio di mosse". Gli incontri avvengono secondo diverse modalità: contro tre nemici contemporaneamente (ma la cui linfa vitale é ridotta quasi allo zero), utilizzando due personaggi contemporaneamente e così via. Alla fine di ogni incontro é possibile, inoltre, decidere se graziare l'ultimo combattente abbattuto facendolo entrare nel nostro gruppo di atleti, scegliendo poi, incontro per incontro, quale tra i tanti ci farà da compagno
Non si tratta di un'innovazione particolarmente innovativa, anche perché alla fine della fiera gli incontri sono sempre quelli e la scarsa caratterizzazione di buona parte dei nuovi personaggi é piuttosto scoraggiante
Le modalitò di gioco non finiscono qua, perlomeno se si ha la possibilità di giocare in due: incontri singoli, tag team e via di questo passo. Per il giocatore che non deve chiedere mai (singolo), oltretutto, si può anche prendere parte a un'opzione che permette di allenarsi con un personaggio "vuoto" e ottenere per lui mosse, completando missioni e quant'altro. E' poi possibile utilizzare tale personaggio per entrare nella modalità base di gioco. Niente male, se non fosse che le missioni e la completezza del tutto sono largamente inferiori (usiamo un bell'eufemismo va') al Master Mode di Soul Calibur